Come pagine

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Levi stava ancora sotto il cielo. Il cuore non accennava a fermarsi.
"Ehy Levaicchi!" Urlò un ragazzo dagli occhi color prato
"Stai zitta persona inutile" ribattè più convinto possibile, nonostante la sua voce fosse incrinata.
Questo si sedette pesantemente accanto a lui.
"E non mi chiamare mai più Levaicchi..."
Aveva gli occhi verdi color prato, i capelli soffici color castagna. La pelle liscia leggermente scura.
Ma Eren era più bello.
"Sempre simpatico eh Levi?"
"Taci Gabriel. Stavo pensando ai cazzi miei."
Gabriel sembrava una brutta copia di Eren, i tratti somatici erano gli stessi. Era l'unico motivo per cui Levi lo sopportava. Ma allo stesso tempo lo odiava.
"Guarda che roba!" Gabriel mi passa il giornale scolastico, deve essergli caduto nella neve perché è fradicio, ma non ci faccio caso. Leggo il titolo assente
Ragazzo di un'altra scuola è stato avvistato all'interno dell'edificio scolastico, si prega di stare attenti nel caso si incontri un quindicenne dai capelli castani e gli occhi verdi, anche se stiamo cercando di riacchiapparlo non sappiamo le sue intenzioni...
sgrano gli occhi
"Ora tutta la gente è convinta sia io ... per questo mi sta lontana... capisci che sto-" Levi non lasciò Gabriel finire di parlare che si alzò di scatto, dirigendosi da qualche parte in cerca di Eren allora non me lo sono sognato! Eren c'è! È qui per me!

Il colore dei ricordiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora