Se non speri in qualcosa,la vita non avrebbe senso.

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" J<< Hope? Hope vieni qui corri! >> disse tutto felice.

Io<< Che succede? >> dissi correndo accanto a lui. Mise un braccio sulla mia spalla e mi incitò a guardare davanti a noi.

J<< Aspetta >> sussurrò guardando il cielo.

Io<< Che cosa? >> non rispose. Segno che dovevo fare come diceva.

J<< Eccola! L'hai vista? >>

Io<< Cosa??? >> dissi guardando il cielo confusa.

J<< La stella cadente Hope! Eccone un'altra! >> la indicò.

Io<< Si la vedo! >>

J<< Dai esprimi un desiderio >> sorrise.

Io<< Justin non dirmi che credi a queste cose? >>

J<< Che male c'è? >>

Io<< Sono solo frottole che vogliono farti sperare in qualcosa che non esiste... >> dissi convinta della mia teoria.

J<< Io non smetto mai di sperare, perché è di speranze che è fatto il senso della vita Hope... se non speri in qualcosa, la vita non avrebbe senso >> disse serio.

Io<< Hai ragione >> chiusi gli occhi e espressi il mio desiderio.

Cosa desiderai? Non lo ricordo..."

Il rumore di un tuono invase la mia stanza e mi svegliai spaventata.

Mi strinsi nelle mie coperte, sentendo la pioggia scendere veloce fuori, provocando un rumore fastidioso.

Non osavo muovermi dal mio letto, né girarmi per guardarmi attorno.

Richiusi gli occhi cercando di mettere a testa sotto al cuscino per non sentire più il rumore della pioggia, quando sentii il rumore farsi più fitto... accidenti! Grandina anche!

Ma dopo qualche secondo, mi resi conto che il rumore era troppo reale per essere grandine. Mi alzai da letto e capii che qualcuno stava tirando dei sassolini alla mia finestra. La paura mi assalì.

Aprii il vetro e per poco non mi arrivò un sassolino in faccia.

Mi guardai intorno. Non c'era nessuno. Stavo per richiudere la finestra quando sentii un bisbiglio.

R<< Psss psss! Hey! Guarda di qua! >> sentii sussurrare.

Girai lo sguardo verso dove proveniva quel rumore ed emisi un urlo.

R<< Sssshhhh no no ti prego non urlare! >> mi disse il ragazzo biondo dagli occhi verdi tappandomi la bocca con la mano.

Entrò nella mia stanza con un balzo e io presi il telefono terrorizzata, pronta a chiamare la polizia.

R<< No no ferma! Non ti voglio fare male! Devo dirti una cosa! >> disse prendendo il telefono dalle mie mani. Aveva le mani ghiacciate, sovrastate da tagli, seguite da due possenti braccia completamente tatuate.

Lo guardai terrorizzata, mentre cercavo qualcosa per colpirlo. D'istinto predi un cuscino e glie lo tirai, ma lui lo schivò con agilità. Dopo avergli tirato anche il secondo, passai ai vari raccoglitori ad anelli che avevo sulla scrivania. Ne schivò due, ma il terzo lo prese in piena spalla.

R<< Aio ma sei impazzita!? Fammi spiegare! >>

Io<< Chi sei? Cosa vuoi da me? >> dissi con voce tremolante allontanandomi da lui.

Manette a forma di cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora