Aria di novià.

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Era passata una settimana da quando avevo perso il lavoro, e anche i soldi che avevo da parte iniziavano a scarseggiare, così, mi misi alla ricerca di un lavoro.

Mi alzai alle 9.30, mi preparai e andai al mio solito bar a fare colazione, questa volta con un giornale in mano. Aprii la pagina dove c'erano gli annunci di lavoro e iniziai a leggerli sorseggiando il mio cappuccino.

Commessa, cameriera, baby sitter...

Questi erano i lavori che erano maggior mente richiesti, ma io mi ero sempre rifiutata di fare la cameriera.

Insomma: avevo studiato tanto per cosa? Per portare i bicchieri ai tavoli? Oppure per stare ore ed ore a far provare vestiti ai figli di papà? No grazie...

Iniziava a mancarmi un po' il mio lavoro, Demi, i poliziotti che mi salutavano ogni giorno appena arrivaro.. perfino il capo ora non mi sembrava più così insopportabile!

Sospirai lasciando la mancia sul tavolo, poi uscii dal bar e me ne tornai a casa.

Sapevo che non avrei visto Justin quel giorno, mi aveva detto che sarebbe stato tutto il giorno fuori città "per affari". E Chaz e Ryan con lui.

Appena rientrata mi sdraiai sul divano e passai gran parte della mattinata a deprimermi davanti la tv.

Nel pomeriggio, decisi di andare a farmi un giro.

Camminai per le vie di Stratford senza dare troppa importanza a dove andavo, ma la mia abitudine, mi portò davanti al palazzo di giustizia dove avevo lavorato. Lo fissai un po', poi mi decisi ad avanzare verso i due poliziotti che erano davanti la porta.

P<< Signorina Williams! Che ci fa qui? >> mi disse uno dei due stupito di vedermi.

Io<< Passavo a salutare >> mi resi subito conto, dai loro sguardi, che non mi avevano mai visto così... e non potevo biasimarli: dal completo giacca e gonna da donna adulta, ero passata ai jeans e maglietta adolescenziale. Arrossii un poco.

Entrai senza guardarli negli occhi.

Quando mi decisi ad alzare lo sguardo, mi ritrovai tutti gli occhi puntati addosso.

D<< Signorina Hope? >> disse la voce di Demi tra tutte.

Io<< Ciao Demi! >> avvicinai a lei.

D<< Oh mio Dio che bello vederla qui, come sta? >> disse piuttosto eccitata.

Io<< Bene... puoi abbracciarmi eh! >> allargai le braccia e lei ci si fiondò subito dentro.

Io<< Tu? Come stai? >> chiesi quando ci staccammo.

D<< Insomma, da quando se ne è andata è arrivato un altro avvocato, è un inferno signorina... >>

Io<< Non chiamarmi signorina, dammi del tu... infondo sei più grande di me! >>

D<< Scusi, scusa! Comunque... è strano, ero abituata alla tua gentilezza, ora questo qui mi tratta come se fossi un pezzo di carta accartocciato >> disse arricciando il naso.

Io<< Mi dispiace... per il resto? Non è cambiato nulla? >> scosse il capo.

D<< Tralasciando il fatto che il giudice che le faceva la corte non lavora più qui, è tornato a casa sua... Devo andare.. ci vediamo >> Fred non lavorava più lì? Meno male, un peso in meno per questa città.

Io<< Ciao Demi >> rimasi da sola.

Mi guardai un po' intorno, era perfettamente come ricordavo... la scrivania all'entrata, la segretaria sempre indaffarata al telefono, i poliziotti che girovagavano qua e la, la bacheca con le foto dei maggior ricercati...

Manette a forma di cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora