I giorni passavano velocemente e la mia pancia era sempre più accentuata.
Avrei smesso di lavorare al settimo mese di gravidanza, e considerando che ero già al quinto avevo un sacco di lavoro da sbrigare, di cui la maggior parte erano le pratiche per la scarcerazione di Justin che sarebbe avvenuta tra 4 mesi!
Stavo camminando per le strade di Stratford, con mia madre a braccetto che non smetteva di parlare.
Direzione? Ginecologo.
Eh si, era arrivato il momento di vedere il sesso del bimbo o della bimba.
Lo studio della dottoressa non era molto lontano da casa mia, così arrivammo in poco tempo e lei ci fece subito entrare.
D<< Buongiorno Hope! Come stai? >>
Io<< Buongiorno, bene a parte qualche doloretto alla schiena >> dissi sdraiandomi sul lettino.
La dottoressa annuì, mise un gel sulla mia pancia e poi iniziò a disegnare dei cerchi con uno strano attrezzo.
Guardò lo schermo attentamente per qualche minuto, poi sorrise e si rivolse a me.
D<< Bene, il bambino sta bene, da questo mese devi cercare di non prendere spaventi, vietato provare grandi sorprese, chiaro? >> annuii.
Io<< Ma si sa il sesso? >> chiesi speranzosa: Justin mi aveva torturato tutti i giorni per sapere se la dottoressa avesse detto qualcosa.
D<< Purtroppo ancora no, a quanto pare al tuo bambino piace giocare.. non si fa vedere >> sorrisi al pensiero. Somigliava a Justin anche da dentro la mia pancia.
Io<< Grazie mille dottoressa >>
D<< Di niente Hope, ci vediamo il prossimo mese.. e mi raccomando, niente colpi al cuore >> mi fece l'occhiolino. Annuii e uscii dalla stanza, dove ad aspettarmi c'erano come sempre le stressanti domande di mia madre. Da quando gli avevo rivelato chi fosse il padre gli avevo tenuto nascosto un piccolo dettaglio: Justin era in carcere. Gli avevo raccontato che era fuori città e che sarebbe tornato al momento del parto e nonostante avesse dubitato, alla fine ci aveva creduto.
La sera, verso le 21, decisi di fare una sorpresa a Justin e andare a trovarlo.
Superai la scalinata all'entrata, salutai come sempre i poliziotti all'entrata, sorpassai la scrivania dove un poliziotto consultava il suo registro e mi diressi verso il corridoio presso il quale c'era la cella di Justin.
Avevo una voglia matta di vederlo, mi era mancato un sacco.. voltai l'ultimo angolo e sorrisi al pensiero di trovarmelo davanti, ma il mio sorriso scomparve subito non appena vidi le sue labbra incollate a quelle di Sole.
Senza poterle comandare le lacrime si impadronirono delle mie guance...
Justin mi notò e si staccò subito da quella troia.
J<< Hope... non è come pensi >> balbettò.
Io<< Ah no? Mi fai schifo Justin >> corsi via, per quanto il mio pancione me lo permettesse.
Arrivai fuori al carcere, fortuna che non poteva seguirmi, mi appoggiai al muro per riprendere fiato e sentii una fitta alla pancia. Ricordai subito le parole della dottoressa... " mi raccomando, niente colpi al cuore"
Niente colpi al cuore? In quel momento il mio cuore si stava buttando giù da un ponte! E con lui avrei voluto farlo anche io.
Mi accasciai a terra per il forte dolore e continuando a piangere estrassi il cellulare dalla tasca cercando il numero di Chaz tra le ultime chiamate effettuate.
Fortunatamente rispose subito.
Cz<< Hei belliss- >>
Io<< Chaz ti prego corri! >> dissi piangendo disperata.
Cz<< Che succede? >> chiede tutto allarmato.
Io<< Non lo so ma mi fa troppo male la pancia, ho paura! >>
Cz<< Stai tranquilla non sarà niente di grave, dove sei? >> cercò di tranquillizzarmi.
Io<< Sul retro del carcere.. corri Chaz ti prego >> chiusi la chiamata e rimasi piegata in due lì per terra per il dolore, continuando a piangere.
Dopo pochi minuti che per me sembrarono ore, vidi la macchina di Chaz avvicinarsi a me.
Uscì velocemente dal posto del passeggero e corse verso di me.
Cz<< Ma che diavolo ci fai qui dietro? >> fece per prendermi in braccio ma mi ritirai.
Io<< No! non toccarmi! >> urlai tra un singhiozzo e l'altro.
Cz<< E come faccio a portarti in ospedale!? >>
Io<< Non lo so ma non toccarmi! >>
Cz<< Hope... stai calma, giuro che non ti farò male, ok? >> respirai a fondo e annuii.
Lui mi prese delicatamente e mi adagiò sui sedili posteriori dell'auto.
10 minuti dopo arrivammo in ospedale, dove dei dottori arrivarono subito in mio soccorso, mi misero su una barella e mi portarono dentro, dove mi fecero una puntura di anestetizzante e mi fecero addormentare.
Al mio risveglio i dolori erano quasi passati del tutto. Sentii un peso sulla gamba e abbassai lo sguardo: Ryan e Chaz dormivano liberamente con la testa sulle mie gambe. Sorrisi e accarezzai i capelli di entrambi.
Chaz si svegliò per primo.
Cz<< Hei, come stai? >>
Io<< Meglio... grazie mille Chaz >> si svegliò anche Ryan.
R<< Hei neo mamma! Ma che è successo? >>
Io<< Non saprei... ho sentito solo una grande fitta alla pancia dopo che... >> mi bloccai ripensando all'immagine di Sole e Justin che si baciavano.
Cz<< Dopo che? >> mi incitò a continuare. Sospirai e abbassai lo sguardo.
Io<< Dopo che ho visto Justin baciarsi con la ragazza con cui è in cella >>
R<< Cosa? No, Justin non lo farebbe mai >> affermò convinto.
Io<< E invece l'ha fatto Ry... l'ho visto con i miei occhi >>
Cz<< Mi..mi dispiace Hope, sono sicuro che ci sia una spiegazione >>
Io<< Io non credo, Justin mi ha tradito, tutto qui.. chissà quante altre volte lo avrà fatto da quando è chiuso li dentro con quella >> il nostro discorso fu interrotto dall'entrata del dottore.
D<< Buongiorno signorina Williams, come si sente oggi? >>
Io<< Meglio dottore, ma sa dirmi cosa ho avuto? >>
D<< A quanto pare c'è stato un momento in cui il sangue non è arrivato bene al bambino, hai avuto grossi spaventi? >>
Io<< Veramente... si... >> sussurrai.
D<< Devi cercare di evitarli, non fanno bene alle donne nel tuo stato >> mi indicò la pancia.
Fortunatamente il pomeriggio mi fecero uscire, ma purtroppo dovetti andare al carcere.
Appena entrai trovai subito 4 o 5 poliziotti ad aspettarmi.
P<< Avvocato! Il suo assistito ieri sera ha aggredito un altro detenuto. La sua causa è stata anticipata ad oggi.. a quanto pare non potrà più uscire per buona condotta >> feci molta attenzione a non farmi prendere da un altro attacco d'ansia.
Io<< Dov'è ora? >>
P<< Nella sala comune.. la sta aspettando >>
Io<< Grazie >> mi allontanai e andai nella stanza dove Justin mi aspettava con le mani tra i capelli.
Appena entrai si inginocchiò davanti a me e scoppiò in un pianto liberatorio.
Eh si, Justin Bieber piangeva...
J<< Amore mio! Ti prego perdonami! Lo so sono un cretino idiota coglione stronzo e tutto quello che vuoi e non ho scuse per quello che ho fatto, ma è stato un momento di debolezza.. io amo solo te >> mi implorò.
Io rimasi impassibile, o almeno, fuori non mostrai nessuna emozione, mentre dentro di me scoppiava una tempesta: da una parte volevo prenderlo a pugni per avermi tradito e per aver rovinato tutto, mentre dall'altra volevo stringerlo a me, dirgli che anche io lo amavo e che non era successo niente.
Io<< Alzati >> sussurrai.
Lui mi guardò e lentamente si avvicinò per baciarmi ma io mi allontanai.
Io<< No Justin, non posso >>
J<< Che significa che non puoi? >>
Io<< Non ce la faccio, ieri dopo essermene andata ho quasi perso il bambino e non posso rischiare che accada di nuovo >>
J<< Cosa stai cercando di dirmi Hope? >> chiese con voce tremante.
Io<< Che forse è meglio se.. ci prendiamo una pausa... >>
J<< Cosa? Ma.. non puoi! Abbiamo un bambino! Non puoi lasciarmi! >>
Io<< No Justin, IO ho un bambino >>
J<< Che!? È anche mio! I bambini si fanno in due! È tanto tuo quanto mio >>
Bussarono alla porta.
P<< Signorina Williams? La causa del signor Bieber sta per avere inizio.. >>
Io<< Si, arriviamo subito, grazie mille >> detto questo uscimmo in silenzio e raggiungemmo l'aula del tribunale.
Iniziò la causa.
G<< Bene, siamo qui riuniti per discutere della situazione del signor Bieber.. nella precedente causa lei, avvocato, ci aveva assicurato del buon comportamento del suo assistito.. ma a quanto pare ieri sera è stato coinvolto in una rissa.. >> abbassai lo sguardo. Non bastava Sole, ora dovevo subirmi anche l'umiliazione davanti a giudice per aver fatto male il mio lavoro!? Ti odio Justin!
Io<< A quanto pare mi sono sbagliata, chiedo scusa signor giudice... >>
G<< Si in effetti si è sbagliata, ma adesso le cose cambieranno per il signor Bieber... non potrà più essere scagionato per buona condotta.. >>
Io<< Lascio a lei la scelta signor giudice >> guardai Justin che era seduto dall'altra parte dell'aula.
G<< A mio parere... Bieber avrebbe dovuto scontare altri 4 mesi di pena? Bene! Bieber rimarrà qui per un mese in più. Lei che ne dice avvocato Williams? >> nell'aula scese il silenzio.
Guardai di nuovo Justin, che mi guardò con un'aria supplichevole.
Voltai il mio sguardo verso il giudice.
Io<< Per me va bene signor giudice >> Justin si alzò di botto dalla sedia ma fu fermato dai poliziotti mentre io uscivo dall'aula a testa alta.
Quando gli passai vicino mi sussurrò e poi alzò la voce man mano che mi allontanavo.
J<< No Hope ti prego, non farlo! Hope! Non puoi togliermi mio figlio Hope! Non puoi! >> ma io chiusi la porta.
Uscii a testa alta e me ne andai a casa.
Di sicuro non gli avevo fatto tanto male quanto me ne aveva fatto lui.
Era lui che aveva rovinato tutto, di nuovo.
Mi sedetti sul mio divano e mi accarezzai la pancia. Sospirai e parlai a "Holly".
Io<< A quanto pare siamo rimasti in due eh? Ti piace il cognome Williams? >> sospirai di nuovo.
Io<< Hai ragione, non piace nemmeno a me, ma sai, hai un papà idiota che poteva far diventare tutto questo una bella famiglia.. e invece ha rovinato tutto... >> accarezzai il mio ventre con un pollice.
Io<< Lo so, dispiace anche a me >>
Ok ero ufficialmente fuori di testa, parlavo anche da sola? In realtà parlavo con Holly, proprio come faceva Justin... ma adesso le cose sarebbero cambiate, perché non saremmo stati più io e Justin, ora c'ero solo io.. e presto avrei dovuto crescere un figlio da sola.Se volete, potete seguirmi anche su Instagram, sono anna_boschi.
Grazie mille a tutti per il vostro supporto❤
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Manette a forma di cuore
Storie d'amoreIo: amore, hai mai pensato a cosa vorresti fare dopo il liceo? J: sinceramente no, non ci ho mai pensato, tu?? Io: pensavo di fare l'avvocato Rise J: Allora io sarò il delinquente, così saremo uniti per sempre Pensavo fosse una battuta, chi l'av...