Taehyung pov
Aveva un hamburger in una mano e un telefono usa e getta nell'altra. Taehyung li stava tenendo di fronte a se come se li soppesasse, considerando le sue attuali opzioni. In quel momento doveva scegliere l'uno o l'altro, ed era combattuto sulla scelta. Era seduto sul marciapiede, con le gambe drizzate
di fronte a lui in modo che i pantaloni del completo si alzassero per mostrare le caviglie, poteva sentire che stava attirando molta attenzione. Era certamente giustificato, ma non poteva sedersi all'interno del carfour perché era troppo rischioso. Troppe possibilità di essere ascoltato. Potrebbe essere solo paranoico, non poteva saperlo. Tutto quello che sapeva era che era passato solo un cazzo giorno e non poteva già rischiare. Essere beccato in uno dei reparti con un po' di grasso in bocca mentre un dipendente sedeva a due tavoli di distanza guardando dritto verso di lui; Taehyung sapeva che se qualcuno dovesse venir fottuto
per un errore così elementare quel qualcuno sarebbe lui. Ecco perché era seduto sul marciapiede come un essere indigente osservato da tutti quelli che passavano.Dopo aver lasciato la riunione il giorno precedente, era stato ordinato momentaneamente in una piccola stanza. Era lì che doveva rimanere fino a nuovo avviso, il vero scopo dell'edificio era di pensione. La stanza non era niente più che una merdosa stanza da motel. Era un posto in cui nascondersi per il resto della giornata, per avere la mente in ordine e capire un piano di scorta. La prima cosa che aveva fatto quando aveva lasciato l'edificio la mattina era stato studiare le strade sconosciute di Mapo-gu. Aveva bisogno di individuare due cose, un minimarket e un fast food. Aveva bisogno di mettere le mani su un telefono monouso a buon mercato, un gettone che poteva essere usato una volta e gettato come un preservativo. I costi dei telefoni
sarebbero stati coperti dal dipartimento ma difficilmente costavano poco. Così ne aveva comprato uno solo per poi andare prendere del cibo, era tempo di mettere in atto il piano.Eppure Taehyung era troppo spaventato per farlo, troppo paranoico. C'era della merda che doveva riferire ma non sapeva cosa dire, come dirlo.
Taehyung abbassò il telefono sul grembo per un momento prima di scartare l'hamburger in modo da prenderne un boccone. Era così caldo nella sua bocca che bruciava, la carne salata e fritta sulla sua
lingua. Non ha nemmeno pensato di fare una colazione nutriente. Quello che voleva non era qualcosa di sano e piacevole, ma piuttosto caldo, pieno di zuccheri e grassi sufficienti a farlo sentire pieno. Quale migliore scelta a portata di mano di una lastra di carne fritta spalmata di formaggio, salse e insalata; una vera e propria coronaria ambulante? Il tipo di pasto che Namjoon gli avrebbe detto intasare le sue arterie se si è seduto dietro una scrivania tutto il giorno. Ma a lui non importava di quella merda proprio adesso.
Dopo aver trascorso l'intero pomeriggio e le ore serali del giorno precedente, troppo nervoso per poter mangiare, il suo stomaco era vuoto e dolente sotto le costole. Era diventato troppo difficile mangiare quando tutto quello che era stato
in grado di pensare era ciò che era successo nell'incontro. Il solo pensiero era stato sufficiente rendergli lo stomaco nervoso, sentendo tutto sciolto e scivoloso in bocca.Fanculo la salute, viveva a tempo prestato in quel momento. Se fosse finito per farsi fottere o essere strangolato a morte, pensò che un singolo cheeseburger a colazione non significava nulla nel grande schema di cose.
Aveva vomitato parecchie volte, il giorno prima, anche quando il suo stomaco era vuoto, buttando fuori quindi soltanto una bile bruciante e disgustosa che gli faceva pizzicare gli occhi e il naso. Di conseguenza
Taehyung si era svegliato sul pavimento del bagno quella mattina, ghiacciato con testa e stomaco doloranti. I suoi capelli si erano raggrumati dal sudore e la maglietta era umida, aderente alla sua pelle in modo disgustoso. Pulirsi nel piccolo cubicolo della doccia era stata una benedizione. Si era poi vestito dalla piccola sacca che Lim aveva suggerito di portare con sé. Taehyung non era stupido. Sapeva che la borsa era stata perquisita accuratamente mentre era stato messo nel cortile
come bestiame ad un'asta. Sarebbe stato controllato per qualsiasi cosa potesse diventare un'arma, quello che poteva essere un segno che non era chi aveva detto di essere. Chiunque avrebbe controllato non avrebbe trovato niente di più che delle camicie e dei pantaloni stirati, fasci arrotolati di calze e biancheria intima assieme una piccola borsa a chiusura lampo di articoli da toeletta. Taehyung non sapeva per quanto tempo fosse rimasto in quella pensione, con il resto delle reclute. Tutto ciò che sapeva era che lui era li per restarci a meno che qualcuno non si interessasse e lo tirasse fuori.
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HOUSE OF CARDS| Vkook 『traduzione ITA.』
FanfictionJUNGKOOK è l'erede di un impero di massa, il più famoso di Seoul. TAEHYUNG é un debuttante di una squadra selezionata inviato per infiltrarsi e far crollare l'impero. "CONOSCEVI IL GIOCO E HAI GIOCATO, UCCIDI PER SAPERE CHE SEI STATO SCONFITTO" |CON...