Prologo

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Raga, veramente, sul telefono mi dava che la storia era inesistente. E visto che sul mio vecchio e stupido computer, c'era ancora la storia. Sono riuscita a pubblicarla. Spero che non si siano stati cancellati commenti

"A volte devi solo
Prendere in mano la
Situazione."

"Sei uno stronzetto." Sbotta.
"Come fai a questa età a ridurti così? Cos'è ti hanno detto di no al nuovo giochino?"

Scoppia a ridere Ryder. Mi gratto il braccio, osservo con nervosismo intorno a me e tiro su col naso.

Ne ho bisogno.
Si.
Ho voglia di andarmene da questa vita, da questa terra. Voglio vedere il mondo solo nel mio modo.

Iniettandomi direttamente quella merda sulla vena. So che è uno schifo. Non sono stupido.
  Ne sono dipendente.
Dipendente.

Non so come uscirne e con Amber.
Chi è Amber?
Con Amber è  finita  da un po'.

Ci abbiamo provato, non ha funzionato.

Stop.

È finita .
Lo sapevo.

Nulla di nuovo.

Ci speravo, ma è andata così.
Non posso farci nulla.

"Stupido coglione, vedi di vincere all'incontro. Perchè se non vinci, bello, rischi di prenderle anche dopo. Da me. " sorrido.

I denti gialli, l' aspetto trasandato. Piercing in ogni angolo del suo viso.
Sono sempre più nervoso.

"Dammi la roba" grido. E  lui scuote la testa. Scoppia a ridere della mia debolezza.

"Solo se mi fai fare un bel po' di soldi, Dimitri"

Mi gratto il braccio e mi alzo sbattendo i palmi sulla scrivania.

"Poca, solo un po'. Ne ho bisogno per l' incontro"

I miei occhi osservano la sua scrivania, fissano quella bustina con la polvere bianca. Ryder scuote la testa e fa segno  ai suoi uomini di mandarmi via.

Vado all' incontro, e lo faccio a pezzi quel tipo, tutta la mia rabbia, la mia aggressività  si scatena.

È odio.
Ma non verso di lei.
Lei è  la cosa migliore in tutta la mia vita.
Ma ho paura di farle del male.
Sono scappato.

Non riesco a pensare lucidamente.
Nulla.
Vuoto.
Solo rabbia e odio. Per colpa di questa cazzo di droga. Che mi ha reso dipendente.

"Provaci, cosa vuoi che sia un tiro"

"Ma dai, per rilassarti "

Ed è  iniziata così.

Non vuoi mangiare, non vuoi bere. Non fai nulla. Nulla. L' unica cosa che vuoi fare  e drogarti e basta.

Non mi accorgo che lei è in prima fila.
Non mi accorgo di lei finché non viene nella mia stanza.

"Sto impazzendo."

Mi aggiro nervoso per la stanza.

"Dimitri, che diavolo."

"Cosa cazzo ci fai tu qui?" Mormoro. Mentre mi passo la mano tra i capelli. La rabbia si fa spazio in me, la droga la alimenta pure. Tiro un calcio alla sedia  e Amber sussulta.

"Sono venuta qui con Trent e Liam. Ero preoccupata per te. Sei spartito e basta" sussurra.

"Sei scappato dopo quello che abbiamo fatto" arrossisce.

La mia mente torna a quella sera, entrambi ubriachi. Ed è andata così.
Non capisco più niente. Non riesco ad avere più controllo di me stesso.

"Quello non è stato niente. Un errore." Sbotto.

"Oh" sussulta e abbassa lo sguardo.

Sussurro qualcosa e lei continua a borbottare qualcosa. Qualcosa sul fatto che la sua promessa è già stata infranta.
 
"Non è possibile che a sedici anni, tu sia dipendente di quella roba. "

La sua  preoccupazione  è  reale.
Lei è qui.
Nel mio mondo, lei c' è sempre.
Sempre.
Anche quando penso di averla persa.

"Beh io lo sono. Cazzo.  Non riesco ad uscirne e sento il costante bisogno di farmi.  Voglio uscirne ma non ce la faccio. Ci provo ma è sempre peggio"

"Ti aiuterò. Io e te" Dice. Mi afferra  la mano, e per un momento tutto si ferma.
Come se non avessi bisogno di niente.
Di nient'altro se non di questo.

"Io e te" le ripeto.

Credendoci sul serio.

The easy girl' s RulesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora