Capitolo 10

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Ringrazio tutti quelli che mi hanno aspettato. Da ora riesco ad esserci regolarmente, dovrei riuscire  a fare due aggiornamenti a settimana a partire dalla prossima! Grazie a tutti! A breve ricomincerò la pubblicazione degli altri libri, e alcuni saranno nuovi con altri ampi progetti.

Buon capitolo a tutti!

"Scappare non è facile,
dopo aver lottato così tanto"

Capitolo ten

"Megan, devo andare" mormoro. Osservo la sua pancia e mi mordo il labbro. Sono preoccupato per la bambina, la mia bambina.

Si, è mia.
Le analisi hanno detto questo.

Non importa quanto io speri di svegliarmi da questo incubo, la realtà è  evidente.

La bambina è  mia.
Se non avessi fatto il coglione, sarebbe tutto ok.
Ma lo sono stato, ed eccomi qui.
Padre, e chi se lo sarebbe mai aspettato.

Io che non volevo avere una relazione.
Io che non volevo legarmi a nessuna.
Io che non volevo una famiglia.

Ed ora eccomi qui, tutti gli obbiettivi predisposti  se ne sono andati a quel paese.

Amo Amber, lei è  la mia vita. Ma sono legato ad un' altra donna perché è  incinta di me, e la bambina, la bambina piccina che ha in grembo avrà  bisogno di un padre.

E la mia Rossa, non capisce.
Non capisce che anche se la amo più della mia stessa vita, quella creatura, ora è  più importante. Non perché lo voglia, ma perché è  la realtà.

Sappiamo entrambi quanto è  dura crescere senza i genitori, eppure è  gelosa. E non mi capisce.

Io ho scelto lei.
Sceglierò sempre lei.

"Dove vai? Mi fa malissimo la schiena, e non posso disturbare la mamma e il papà, sono occupati con i gemelli. Quelli che la tua fidanza non si degna di venire a trovare."

Sbotta. Io faccio finta di non sentirla e mi sistemo per andarmene.

"Nostra madre ci sta male, diglielo a quella egoista"

Faccio un respiro profondo.

"Non sono affari tuoi, Megan. La bambina sta bene, ed io devo andare."

Lei annuisce e guarda il soffitto. Mi metto le scarpe, e prendo la giacca e le chiavi sopra il mobiletto.

"Ciao" .

Esco dalla stanza e mi scontro con Diana, che ha in braccio una piccola polpetta identica a lei, e alla mia rossa. Le stesse lentiggini, gli stessi capelli rossi, e le stesse labbra, l'unica cosa che ha diverso da loro, sono gli occhi. E sono gli occhi del papà  di Megan, che anche lei ha ereditato.

"Io vado, Megan sta bene"

"Dimitri, sai che posso aiutarti vero? Sei sempre qui, stai con mia figlia. Senno si fa i soliti complessi."

"Lo so. Le ho detto un sacco di volte di venire qui con me, ma fa finta di non ascoltarmi, e non vuole capire. Non importa quante di volte glielo spieghi" alzo gli occhi al cielo.

The easy girl' s RulesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora