"Come puoi togliere il
dolore, ad una persona che
ne ha gia subito troppo"Capitolo five
Rimango qui. Ad osservarli.
Dimitri non dice nulla, si parlano e si sorridono.Stupido.
Arrogante.
Pezzo di... merda.Sarebbe il colmo se le dicesse che la ama. Davvero.
Stupido.
Perché l'abbraccia così a lungo.
Sbatto i piedi per terra. E tossisco.Megan mi guarda male, e si siede accanto al letto, nel piccolo sgabello.
Si asciuga le lacrime che le rigano le guance.Oh poverina...
Guardo Dimitri, e sbuffo.
Perché deve essere così bello?Bello e ...
Incoerente.Quattro parole, due lacrime ed ecco l' unica reazione che non mi aspettavo.
Ma che dovevo aspettarmi?
Per avere meno male.Sono così sottomessa a lui, mi sento così inferiore a lui. Sono ancora dell' idea di fare tutto ciò che faccio per Dimitri.
Non sono cambiata.
Sono scappata. Come mi ha detto Eleonor..Ed è così strano. Come faceva Megan a sapere che ero incinta?
La guardo, non ascolto ciò che sta dicendo, osservo la sua bocca muoversi, ma non sento nessun suono.Niente.
Non sento nulla.Guardo Dimitri, e anche se mi provoca le solite reazioni... Non mi sento di ascoltarle come prima. Non voglio più dare retta al mio cuore.
Si arrotola la ciocca di capelli intorno al dito, arrossisce, si morde le labbra, osserva la bocca di Dimitri.
E poi guardo lui.
Non so che pensare.
Sento solo il cuore.Tum.
Tum.
Tum.
Lo sento battere più velocemente, e non posso farci assolutamente niente.
Il mio cuore ha scelto lui,
e anche se il cervello mi dice di mandarlo a fare in culo, non ci riesco.Perché io so che lui non è così.
Io l'ho conosciuto da prima che succedesse tutto il casino.
Dimitri era dolce, gentile, romantico, divertente ed anche un coccolone.Quando eravamo piccoli, avevamo creato la serata del popcorn, che consisteva di vedere dei film horror di nascosto. E lui appoggiava la testa sulle mie gambe e mi ordinava di fargli i grattini. Io aspettavo quella serata solo per poter toccare i suoi capelli morbidi, la sua fronte. Certo, ci davamo i bacini da piccoli. Sulla fronte, guance e sul naso. Boh. Era un nostro gioco.
Ed a iniziare era sempre lui.
Eravamo strani, ma almeno eravamo puri. Innocenti, e ci hanno tolto questo. Ci hanno tolto questo, prima del previsto.