Appuntamento con l'Amore

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Storia liberamente ispirata al film "Appuntamento con l'Amore"

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«La mia vita è un totale fallimento. Chi avrebbe mai detto che mi sarei ritrovato a ventotto anni in una situazione del genere?» esclamò il ragazzo dai capelli corvini, sprofondando nel divano del suo soggiorno con un calice di vino rosso tra le mani, sbottonando i primi due bottoni della morbida camicia bianca che gli fasciava il corpo.

«Oh Levi tu sei troppo drammatico! - esclamò la sua coinquilina, uscendo dalla sua stanza e piazzandosi dinnanzi al grande specchio posto vicino la porta d'ingresso, armeggiando con un paio di orecchini pendenti. - Allora, come sto?» domandò dunque, facendo una piroetta su se stessa e facendo svolazzare l'ampia gonna del vestito verde smeraldo che indossava.

«Troppo drammatico, quattrocchi? - chiese sarcastico, portando due dita sul ponte del naso e scuotendo il capo. - Nell'ultimo anno la mia vita  è stata un susseguirsi di fallimenti. Io ed Erwin ci siamo lasciati, non sono riuscito ad avere quella maledetta promozione a lavoro, mi hanno rubato la macchina e per comprarne una nuova sono rimasto praticamente al verde. Essere drammatico mi pare il minimo.»

Hanji prese un paio di stivali dalla scarpiera, sedendosi poi accanto al compagno, prendendo ad annodare i lacci. «Senti, secondo me tu hai bisogno semplicemente di un'avventura di una notte. - disse, ricevendo in risposta uno sguardo interrogativo e un'alzata di sopracciglia. - Dai hai capito di cosa sto parlando: una botta e via. Niente corteggiamento, niente cena a lume di candela... sesso e basta, insomma.»

Il Levi Ackerman di qualche anno prima molto probabilmente avrebbe dato di matto, mandando al diavolo la sua amica per aver avuto un'idea tanto sciocca.

«Certo Hanji, ora esco e al primo che mi capita a tiro propongo una scopata senza impegno. Diamine perché non c'ho pensato prima?» fece ironico, buttando giù una generosa sorsata del liquido rossastro.

«Mai sentito parlare del magico mondo di internet? Ne trovi uno carino, semmai con le tue stesse necessità ed è fatta.» consigliò, alzandosi e dirigendosi verso l'appendiabiti con il cellulare tra le mani.

«Mai sentito parlare dei maniaci?» domandò a quel punto il corvino, scimmiottando il suo tono e abbandonando il calice sul tavolino di vetro.

«Non credo tu sia così ingenuo da non renderti conto con quale tipo di persona hai a che fare. E poi sappiamo entrambi che sai benissimo come difenderti. - Si avvolse uno sciarpone scuro attorno al collo ed infilò un cappotto pesante. - Ora devo andare, Moblit mi aspetta giù. Mi raccomando, usa i preservativi.» esordì, afferrando il suo mazzo di chiavi e facendogli un occhiolino, prima di chiudersi la porta alle spalle.

Il corvino rimase a fissare per qualche minuto il vuoto, ponderando le varie opzioni: rimanere a casa a crogiolarsi per l'ennesima sera nell'insoddisfazione o trovare un ragazzo, quantomeno decente, da portarsi a letto per una notte e dimenticarsi della sua esistenza il giorno dopo?

Tirò un paio di sospiri , prima di afferrare dalla borsa il pc e digitare sulla tastiera ciò che gli interessava.

«Devo essere completamente impazzito.» mormorò a se stesso, scorrendo la pagina del primo sito d'incontri che aveva trovato e rimanendo sorpreso dalla quantità di persone in cerca  della sua medesima cosa. Continuò ad ispezionare i profili, finché la sua attenzione non venne catturata da un paio di occhi verdi ed un sorriso sgargiante. Un angolo della bocca del corvino si sollevò inaspettatamente.

«Non male.» sospirò, dando uno sguardo al suo profilo e scoprendo che il ragazzo in questione si chiamava Eren, aveva ventiquattro anni, ed era un Interior Designer.

This side of Paradise [Ereri/Riren Os]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora