Behind the Scene

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Le labbra rosee della ragazza, lucide per la spropositata quantità di lip gloss, si muovevano sinuosamente su quelle del collega, le braccia ancorate al collo, il corpo minuto interamente premuto contro l'altro tonico e sodo e gli occhi azzurri schiusi appena, che le donavano un'aria dannatamente innocente.

«Stop! Fermatevi. - la voce del regista interruppe per l'ennesima volta la scena, incrociando le braccia indispettito e puntando sui due attori i suoi occhi argentei inviperiti. - Quante volte pensate sia necessario ripetere questa dannata scena?»

La giovane ragazza diede una scrollata ai suoi capelli dorati, lanciando al coprotagonista un'occhiataccia seccata.

«Non guardarmi così, Historia.» sbuffò in risposta il destinatario di quella che sarebbe stata l'ennesima sfuriata della giornata.

«E come dovrebbe guardarti, Jaeger? È la quindicesima volta che provate questa scena e ogni santa volta l'abbiamo interrotta per colpa tua.» sbuffò il regista, afferrando il termos e versandosi la quarta tazza di caffè della serata.

«Colpa mia? Levi, seguo il copione alla perfezione! I tempi sono giusti, le battute sono giuste, eppure non fai altro che lamentarti» sbottò il giovane attore, affondando le unghie nei palmi delle mani, segnandone la carne per sfogare la frustrazione. Il solo pensiero di dover provare ancora una volta quella maledetta scena gli dava la nausea.

«La baci come se fosse un cazzo di palo della luce. Questa dovrebbe essere una scena passionale, dove i due protagonisti si scambiano un bacio d'addio! Non sanno se riusciranno a rivedersi, quella è la loro ultima occasione, il momento in cui entrambi lasciano cadere la maschera mettendo a nudo i loro sentimenti! Dove sono i sentimenti, Eren?» la voce tagliente, le labbra increspate per il disappunto e la pazienza ormai al limite, di fronte allo sguardo di sfida lanciato dall'altro.

«E adesso, se hai capito che questa non è una recita scolastica, ma un fottutissimo film, mi faresti il sacrosanto piacere di ricominciare?» fece, lasciandosi cadere sulla sedia e gesticolando al cameraman di tenersi pronto.

«Levi, è tardi, lasciamoli andare a casa. I ragazzi sono esausti. - esclamò la produttrice, che fino a quel momento si era tenuta in disparte, poggiando una mano sulla spalla del collega. - E lo sei anche tu.» precisò subito dopo.

«Non finché questa scena non sarà fatta come si deve. E non dirmi che sono stanco.»

«Non riusciranno a farla come si deve, non questa sera. Guardali! Sono stremati e tu lo sai bene. Lavorano da giorni interi senza sosta. Domani inizia il weekend, prendiamoci tutti una pausa e cominciamo di nuovo lunedì. Sono sicura che, a mente fresca, saranno impeccabili.» annuì la donna, sotto lo sguardo speranzoso di tutti e quello furente di Levi.

«Bella idea del cazzo, Hanji.» sibilò a denti stretti.

«La signorina Zoe non ha tutti i torti, signor Ackerman. - s'intromise Oruo, il cameramen. - Non passo un weekend con mia moglie e con i miei figli da mesi ormai.» a queste coraggiose parole seguì un brusio generale, dove tutti, chi più e chi meno, esprimevano la volontà di voler tornare a casa.

Hanji sollevò un sopracciglio, soddisfatta del risultato e dell'approvazione generale ottenuta.

«Coraggio, non comportarti come il Signor Scrooge il giorno di Natale.» gli sorrise la donna, scatenando per l'ennesima volta ilarità nei colleghi.

This side of Paradise [Ereri/Riren Os]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora