Mate!Au/Reincarnation!Au
Non era un giorno come gli altri.
Eren se ne rese conto subito, non appena le sue palpebre si levarono, destato da un sonno senza sogni proprio dal suo cuore, improvvisamente accelerato. Non si trattava di ansia, né tantomeno quell'improvvisa tachicardia lo fece sentire destabilizzato, nonostante riuscisse a percepire chiaramente quel muscolo battere furioso contro il petto. Si rese conto di essere nel bel mezzo di una silente crisi di pianto quando una lacrima calda cadde sul suo cuscino; fu in quel momento che raccolse dalle sue guance e dai suoi occhi quelle traditrici salate, che senza preavviso né permesso alcuno continuavano a sgorgare incontrollate. Poi successe una cosa, un evento che proprio non riuscì a spiegare a sé stesso, una sensazione che partì dalla bocca dello stomaco, impossibile da tenere a freno e che ben presto raggiunse la sua gola: una risata cristallina, genuina, una di quelle che, nonostante gli infiniti sforzi, proprio non si riesce a trattenere. Rise talmente tanto da sentire le gote arrossarsi per lo sforzo, talmente tanto da incentivare le lacrime.
Erano forse quelli i primi sintomi della pazzia?
Solo quando riuscì a calmare quelle emozioni così contrastanti tra loro, decise di poggiare i piedi sul pavimento e, ignorando l'inaspettato capogiro, frugò nell'armadio alla ricerca dei suoi vestiti. In particolare la felpa verde, quella con grosse ali bianche stilizzate sulla schiena, e un paio di jeans a sigaretta chiari. Non appena riuscì ad agguantare dal caos che era il suo armadio l'indumento smeraldino, si fiondò nello stanzino adiacente alla sua camera da letto per stirare quel capo completamente stropicciato. Doveva muoversi, sentiva l'impellente bisogno di uscire, ma allo stesso tempo doveva assolutamente indossare quella felpa, come se una forza superiore gli stesse imponendo una sorta di codice di abbigliamento per quella giornata. Diede una veloce occhiata allo schermo del telefono, rendendosi improvvisamente conto dell'orario. Erano appena le sette del mattino ed era domenica: era ufficialmente impazzito.
La domenica era santa, l'unico giorno della settimana che passava fuori da quella dannata università e che sfruttava per dormire quante più ore possibile, cercando in questo modo di recuperare il sonno perso in quei sette giorni. Eppure quella mattina non era andata come al solito.
Diede una veloce occhiata al suo polso, e alla sola vista il suo cuore mancò di un battito. Ormai aveva perso l'abitudine di controllarlo da parecchio tempo, eppure in quel momento gli venne naturale. Quel maledettissimo timer che, indelebile dalla nascita, brillava sotto la sua pelle scura, aveva ripreso a scorrere. Erano interi anni che il fatidico countdown per lui si era interrotto, talmente tanti che ormai aveva del tutto perso la speranza di incontrare la sua anima gemella: i numeri non avrebbero mai raggiunto lo zero tanto atteso, per poi sparire del tutto dalla sua pelle. Era andato da uno specialista, uno studioso che aveva dedicato interamente la sua vita alla ricerca di quel fenomeno tanto curioso. Ricordava bene l'espressione di pietà che si palesò sul viso di quel vecchietto dai baffi grigi e dalle palpebre cadenti, il sospiro che fece prima di dirgli con fare compassionevole che non avrebbe mai incontrato il suo mate.
«Quando il tempo smette di scorrere, nel novanta percento dei casi, l'anima gemella è morta prematuramente.» Lo informò, dandogli un'affettuosa pacca sulla spalla, gesto che Eren vide più che altro come un ridicolo atto di compatimento. Ancora rimembrava il fintissimo sorriso che rivolse a quell'uomo, e in seguito a sua madre; l'inesistente forza che, testardo com'era, si era imposto di ostentare. Le lacrime, pensava lo sciocco quattordicenne dell'epoca, non erano cose da uomini.
Nascondi, trattieni, il pianto troverà il suo tempo di notte quando il mondo dorme e si dimentica della tua esistenza.
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This side of Paradise [Ereri/Riren Os]
Fanfiction"L'amore non dà nulla fuorché sé stesso e non coglie nulla se non da sé stesso. L'amore non possiede, né vorrebbe essere posseduto poiché l'amore basta all'amore." (Khalil Gibran) Raccolta di OS incentrate su Eren e Levi. Buona lettura a tutti!