Come da routine mi sveglio presto.
Alle 7 sono in macchina con destinazione ospedale.
Oggi Cameron deve iniziare la chemioterapia.L'idea di vedere un altra persona soffrire, come ha fatto mio padre, mi spaventa e non poco.
Però so che Cameron ha bisogno di una persona al suo fianco e quella persona devo essere io.
Mi ricordo che l'ultima frase che ha detto mio papà prima di entrare in sala operatoria è stata:
"la tua vita non deve dipendere da un avvenimento. "E ricordo anche che da quella sala operatoria non l'ho più rivisto.
È vero che la nostra vita non dipende da un avvenimento.
Ma la perdita del padre non è un avvenimento qualsiasi, è come se una parte di te fosse andata via con lui e ciò che rimane di te vive di suoi ricordi.
Per i malati di cancro l'aspetto fondamentale è quello psicologico.
Hanno bisogno di qualcuno che li spinga letteralmente a vivere.Non è una passeggiata il cancro.
Ne per chi lo ha.
Ne per chi ci tiene a chi lo ha.Prendo la colazione dal bar dell'Ospedale, anche per Cameron, e mi incammino verso la sua stanza.
Sempre pallido, è disteso sul letto con gli occhi chiusi.
Non credo stia dormendo perché ha un espressione tesa.
Lascio la colazione sul tavolino e mi avvicino al letto per svegliarlo.Gli stringo delicatamente la mano.
Lentamente sento la presa della sua mano stringere sulla mia.Dopo svariati minuti apre gli occhi e mi sorrido mostrando i suoi denti bianchi.
Aveva gli occhi rossi di chi ha pianto per ore, il viso scavato e pallido, le occhiaie che sembravano parte di lui.
"Buongiorno Cam... Ti ho portato la colazione così la facciamo insieme "
" Grazie Rosert, non dovevi "
Lui si tira su e si dirige verso il bagno.
Io sistemo la colazione sul tavolino con le due sedie.Mangia senza fiatare.
" Cameron ti turba qualcosa? "
Mi azzardo a chiedere anche se non dovrei perché la vera riposta è che tutto questo lo spaventa.
Oh Cameron, sono spaventata quanto te.
" Sono un po' preoccupato per la chemioterapia. Il medico mi ha detto che il mio ciclo terapeutico prevede 4 mesi di chemioterapia ovviamente a giorni alternati e poi dovrò affrontare l'operazione decisiva. Tutto qui, forse più di preoccupazione direi di avere paura di tutto ciò. "
" Lo so Cam che sei spaventato, ma ci sono io a darti forza e rubati qualche sorriso, poi ho pensato ad un idea carina. Questa mattina ho comprato questo diario, potrai scriverci dentro tutto ciò che vuoi. Sarà il tuo compagno "
Gli passo il diario con la copertina blu notte di velluto.
Sentiamo bussare.
Il medico fa il suo ingresso in stanza con dietro due infermiere con delle sacche contenti un liquido trasparente al loro interno.Riconosco subito quel liquido.
Adesso deve iniziare la chemioterapia.
Vedo Cameron sobbalzare e poi guardarmi con fare preoccupato.
Lo stesso sguardo pieno di timore con cui mi guardava papà.
Lo stesso sguardo che fa ogni paziente prima di iniziare quella terapia tossica.
C'è a chi salva la vita la chemioterapia.
E in altri casi, c'è anche il contrario.
Prendo per mano Cameron e ci dirigiamo verso il posto in cui si ignettava il farmaco.
Gli stringo la mano e stringo i denti mentre gli infilano i due aghi nelle vene delle braccia.
Giuro che posso sentire anche io quegli aghi confiscarsi nella mia pelle.
Mando giù la saliva e rafforzo la stretta sulla mano di Cameron che ha gli occhi chiusi per il dolore.
Passano dieci minuti e Cameron comincia a dimettere tutto ciò che ha nello stomaco.
Ogni minuto che passa lui diventava sempre più pallido, potrei dire che si stava spegnendo, proprio come una lume di candela che col tempo si consumava.
L'infuzione è durata 4 ore.
La metà di esse passata a vomitare e l'altra metà a dormire stremato.Adesso, finito quell'inferno, si è addormentato.
Prima di incominciare il turno di lavoro vado alle macchinette a prende un caffè e mentre lo bevo a sorsi mi squilla il cellulare.
"Pronto "
" Pronto lei è Rosert McQueen, la figlia di Angelina? "
" Si, mi dica "
" La prego di recarsi subito in ospedale al piano terapia intensiva stanza 633, la signora Angelina ha avuto un arresto cardiaco ed è in condizioni critiche "
Stacco subito chiamata buttando il bicchiere con il contenuto nel cesto.
Inizio a correre al piano sotto terra" Terapia Imtensiva"mentre le lacrime continuano ad annebbiarmi la vista e bagnarmi il viso.Guardo la mamma sdraiata con la bomboletta dell'ossigeno e tantissimi fili attaccati addosso.
È immobile.
Sembra morta.Entro dentro la stanza è vado vicino a lei.
"Mamma sono Rosert.
Quando mi hanno chiamato speravo fosse uno scherzo.
Ma è tutto così dannatamente vero.
Sei in coma...
Mamma... Ti prego non abbandonarmi.
Cosa faccio dopo di te.
Papà ci ha lasciato presto ma ha fatto la miglior scelta di questo mondo che è stata sposare te.
Sei la miglior persona di questo mondo, hai visto l'amore della tua vita spegnersi davanti a te e hai resistito.
Mi hai cresciuta, mi hai insegnato come vivere, come ricordare le persona, come dimenticare e soprattutto come superare il dolore.
Tutto il dolore che ho provato negli anni passati mi hai aiutato tu a superarlo.
E adesso.... Mamma...
-il bip del battito cardiaco mi fa urlare-
Mamma no.
No mamma ti prego.
Ho bisogno di te. "Si avvicina un medico seguito da tanti infermieri.
Una mano mi prende dal braccio a forza mentre continuo ad urlare e piangere per il dolore che provo.
Vengo portata a forza fuori da quella stanza in cui i medici stavano cercando di rianimare la mamma.E questa è un altra vita.
Un altra vita andata in frantumi

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I soli si attraggono
RomanceIl dolore mi ha cambiata Mi ha stravolo la vita Mi ha portata in alto facendomi credere di saper volare per poi lasciarmi schiantare al suolo Ma la fine non è sempre una fine ma bensì un nuovo inizio Amo le rose rosse Rosso come il dolore che ci...