I soli si attraggono

Capitolo 6

Cameron

Maggio

Terzo mese di chemioterapia.

Ultimamente non riesco a mangiare, mangio poco e quel corpo che mangio lo rimetto.
Mi nutrono attraverso flebo.

Direche sono stanco di tutto questo è poco.

Il peso continua a calare, l'appetito è andato a farsi benedire e tutto il resto fuori dall'ospedale non aspetta altro che essere vissuto.
Una vita che non sono sicuro di poter vivere un giorno.
Dentro di me ho una paura costante: Rosert cosa farà senza di me?
È diventata colei a cui doneri l'anima.

Non avrei mai immaginato di riuscire ad avere una persona al mio fianco in un periodo del genere.
Prima di quell'incontro mi immaginavo giorni chiuso in questo ospedale con la compagnia della solitudine che si sarebbe nutrita di me e del mio cancro.

Le persone vere sono quelle che ti stanno vicino nei momenti come questi è Rosert, nonostante mi conosca da poco, mi è rimasta accanto.
Mi dispiace molto per lei, ha visto il padre spegnersi per colpa del cancro, la madre per Alzheimer ed ora deve sopportare una persona in bilico tra la vita è la morte, tra il per sempre e il mai.

Rosert è la mia base sicura,come dice Bowlby, in psicologia, la base sicura ma nel caso della psicologia è la madre la base sicura mentre nel mio caso è il palo a cui mi reggo quando sto per crollare e il sorriso che devo quando il dolore mi uccide, quel sorriso che mi rassicura dicendomi che questo è solo un incubo, un incubo che finirà presto.

Rosert, voglio lei al mio fianco per il resto della mia vita, lei che mi ha accettato nonostante avesse visto il peggio di me, la mia debolezza.