Mi sveglio di scatto.
Un altro incubo.
Guardo l'orologio.
Sono le 2 di notte.
Chiudo gli occhi concentrandomi sul contare i miei respiri.
1..2..3..4..
Piano piano le mie palpebre si fanno sempre più pesanti e cado in un sonno profondo.La sveglia inizia a suonare senza più fermarsi.
"Ancora cinque minuti " dico all'apparecchio sul comodino.
Apro gli occhi e mi siedo sul letto.
Sono arrivata al punto di parlare con la sveglia.
E ancora sono sana di mente.
Mi lascio sfuggire una risata.
Mi alzo andando in bagno per farmi la doccia.Mi metto addosso una vestaglia a caso ed esco andando verso la cucina.
Preparo il caffè, prendo due biscotti al cioccolato e mi metto a fare colazione.Sono le cinque e mezza.
Devo essere a lavoro alle sette.Finita di fare colazione accendo la radio e inizio a fare le pulizie.
Il disordine mi spaventa.
Tutto deve essere perfettamente ordinato e preciso.
La casa sempre in ordine, l'orologio alla mano e il Day Planning sempre pronto il giorno prima.
Non mi piacciono le sorprese e neanche gli imprevisti.Arrivo al Presbyterian Hospital alle 7 precise.
Entro nell'ufficio salutando Annabeth, la mia collega di mezz'età.
Iniziamo con la solita routine giornaliera di lavoro.È l'una e mezza e ho finito il turno mattutino.
Prendo un panino da mangiare dal bar dell'Ospedale.
Mentre mangio il panino mi viene in mente Cameron, mi aveva detto che appena sveglio mi avrebbe scritto ma è l'una e mezza di pomeriggio e non ho ricevuto niente da parte sua.
Così decido di scrivergli un messaggio io.<Cameron come stai? Tutto apposto? >
Finisco anche il caffè ed esco dalla struttura.
Sono libera fino alle 15.
Cammino senza una meta precisa.
Passa un ora e di Cameron niente notizie,tra mezz'ora devo essere di nuovo in Ospedale.
Chiamo Annabeth dicendole che potrei fare tradi e mi dirigo in macchina fino a casa di Cameron.La porta è socchiusa.
Busso ma non ricevo risposta.Entro e trovo Cameron steso sul pavimento pallido.
Spalanco gli occhi e mi porto la mano alla bocca.
Con la mano tremante tiro fuori il cellulare dalla borsa e chiamo l'ambulanza.Gli sono stati somministrati dei farmaci e a minuti dovrebbe svegliarsi.
Sono seduta su una sedia affianco al letto d'ospedale su cui dorme Cameron.
Non sembra mostrare vita.
La sua pelle è pallida e i suoi occhi sono circondati dal violaceo delle sue occhiaie.
È coperto da un lenzuolo bianco e per ogni braccio ha una flebo attaccata e i fili dell'apparecchio per i battiti cardiaci sono attaccati al suo petto.Fa male vederlo così.
Fa male ogni volta che mi ricordo di ciò che ha passato mio papà e fa male pensare che non è ne la prima ne l'ultima persona che l'ha vissuto e che lo vivrà e la conferma di ciò che dico è Cameron, la seconda persona che vedo, ma nei miei 25 anno di vita, lottare contro un terribile nemico che non risparmia nessuno.Istintivamente gli stringo la mano e sento la sua presa aumentare sulla mia.
Sollevo lo sguardo su di lui.
Ha ancora gli occhi chiusi.
"Cameron sei sveglio? "
Apre gli occhi e sorride debolmente.
Lascio la sua mano e vado a chiamare il medico.
Intanto che sono fuori chiamo Annabeth per avvisarla che non avrei fatto in tempo a tornare a lavoro.Il medico ci ha spiegato che episodi come questi possono capitare spesso e a causa di questo avvenimento è bene iniziare subito la chemioterapia e per il primo ciclo di cure è meglio che stia in ospedale per avere sotto controllo tutta la situazione.
"Rosert potresti per favore prendermi dei vestiti da casa, queste sono le chiavi tieni, lo so che sono un peso ma sei l'unica persona che conosco qui "
" Tranquillo Cameron e non dire così. Vado subito, vuoi qualcosa da mangiare? "
" No no ho la nausea, non credo sia il caso di mangiare, comunque grazie mille Rosert"
Dopo aver preso tutto il necessario per Cameron ritorno in ospedale.
Quando entro in stanza lo vedo dormire così vado lentamente verso l'armadio bianco e inizio a sistemare la roba che ho preso ogni cosa al suo posto.
"Rosert, sei già qui? "
" Hey, come stai adesso? " sorrido per rassicurarlo e mi avvicino al letto lentamente.
" Meglio grazie, sono le nove di sera non è meglio se vai a casa a riposarti? "
" Rimango ancora un po' e poi vado"Infine Cameron ha insistito perché io andassi a casa e così ho fatto.
Prima di dormire ho mangiato uno yogurt alla frutta perché stavo morendo di fame.Domani ho il turno pomeridiano dalle 3 alle 6 quindi la prima cosa che da fare sarà andare a trovare Cameron.
E per la prima volta, dopo tanto tempo, sono preuccupata per qualcuno che non sia mia madre.

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I soli si attraggono
RomanceIl dolore mi ha cambiata Mi ha stravolo la vita Mi ha portata in alto facendomi credere di saper volare per poi lasciarmi schiantare al suolo Ma la fine non è sempre una fine ma bensì un nuovo inizio Amo le rose rosse Rosso come il dolore che ci...