capitolo 10

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*Dal capitolo precedente*
P.O.V Gabriella
Camminavo tranquilla sul marciapiede, mancava ancora tanto per arrivare a casa. Ad un tratto, noto che dietro di me c'è una macchina nera mai vista in vita mia. Certo di essere tranquilla e di non pensare a niente ma è impossibile, la macchina mi sta seguendo. Per quale motivo mi seguono?
Prendo il telefono e chiamo qualcuno, ho paura, non mi era mai capitata una cosa del genere.
"Vuoi un passaggio?" Oddio non può essere lui.
"No, Alessio!"
"Ma come? Una ragazza cosi bella non può andarsene da sola, insomma quel culetto si fa notare".
"Smettila o vuoi una bella denuncia?"
"E cosa sto facendo di male? Dico dei bei complimenti alla mia fidanzata".
"Non sono la tua fidanzata!" A passo svelto ritornai a casa e lasciai il mio borsone e notai che casa mia era strana, c'era un qualcosa di diverso.
"Ehy sorellina!" Celeste mi abbraccia e io la guardo.
"Come mai mi abbracci?"
"Perchè ho una sorpresa per te".
"Sorpresa? Che sorpresa?"
"Vai in camera tua e lo scoprirai".
Camminai verso la mia camera, abbassai la maniglia ed entrai, non trovai nulla, nessun pacco regalo, nessuna lettera, nessun indumento appoggiato sulle lenzuola o qualcos'altro.
"Cele, non c'è niente!" Urlo.
"Guarda nell'armadio".
Mi avvicinai e lo aprì.
"Oh finalmente!" Esce fuori.
"Ma, tu che ci fai qui?"
"Beh, hai vinto tu il concorso e insieme ad un mio amico staremo tre giorni insieme".
"O mio Dio!" Lui mi abbraccia e io ricambio.
"Allora, visto che siamo stati rinchiusi per un po di tempo nel tuo armadio, ti va di fare una bella passeggiata?"
"Mi piacerebbe ma dovrei lavarmi".
"Anche da sudata rimani bella", mi sorride.

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