Capitolo 5

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Aprii gli occhi.

Subito una luce mi accecò, ci misi molto a capire dove fossi finita ed a focalizzare l'ambiante circostante.

Una camera d'ospedale, completamente candida, le pareti mi ricordavano una nuvola.

Com'ero arrivata fin li?
Chi mi aveva aiutata?

Avevo un mal di testa terrificante, il collo mi faceva davvero male, ma per fortuna respiravo ancora.

Quell'uomo... ero sicura di non conoscerlo, certo, non l'avevo visto bene in faccia, ma la sua voce mi era totalmente sconosciuta.
Magari era solo un maniaco, sì, probabilmente era così, doveva essere così.

Mi conosceva, aveva detto, in effetti sapeva molto di me, ma questo poteva provare poco.
E quella sensazione magnetica era così famigliare... dolorosa, ma piacevole.

E se lo sconosciuto fosse stato l'unico a potermi aiutare?

Io avevo terribilmente bisogno d'aiuto.

Ebbene SÌ, ero disperata a tal punto di chiedere aiuto ad un pazzo maniaco.

Se alla Yuuei non mi avessero aiutato dopo aver scoperto più a fondo l'Unicità che possedevo?

Non ci pensare.

Dovevo comunque provarci, prima di farmi strane idee.

Un infermiera entrò nella stanza
<< Vedo che finalmente ti sei svegliata,
dovresti rispondere ad un paio di domande cara...
Sei stata aggredita, vero? È veramente brutto il livido che hai sul collo, hai rischiato una morte per soffocamento, se non ci fosse stato il tuo amico a quest'ora saresti ancora svenuta per strada >>

Il mio amico?
Chi poteva...

Una testa conosciuta si affacciò nella stanza

SIGNORE E SIGNORI

Era Todoroki.

Ero davvero molto sorpresa, ma contenta.

Il ragazzo mi si avvicinò, ma tenne una "distanza di sicurezza"
<< Tra poco arriveranno degli ispettori di polizia per farti delle domande, pensano che l'aggressione che hai subito sia collegata ad altre successe recentemente, e...
(T/N)... hai visto chi ti ha procurato quello?>>

Mi ha chiamata per nome...

Todoroki mi passò uno specchietto.

ERO STATA MARCHIATA.

Il marchio era una stella a quattro punte, completamente nera.
Oh no...

Iniziai a strofinare la pelle, non andava via... no, no, no...

Probabilmente non sarebbe mai andato via.

Oddio.

Stavo sprofondando nel panico, doveva andare via.
Continuai a strofinare, senza smettere, mi stava bruciando la pelle, ma non m'importava, quel simbolo mi faceva sentire impura, sporca...

<< Hey... calmati, non è niente di grave >>
Todoroki spezzo la nostra "distanza di sicurezza" per bloccarmi delicatamente le mani, non potevo oppormi, era molto più forte di me, mi avrebbe bloccata anche con solo un mignolo.

Iniziai a respirare profondamente, cercai di non mostrare quant'ero sconvolta.

Perché sei così debole?

Qualcuno spalancò con forza la porta, Todoroki mi lasciò immediatamente e tornò a mettersi il più lontano possibile da me.
Mia madre sembrava impazzita, mi corse incontro urlando

<< (T/N)!! Stai bene? Chi ti ha fatto questo? Sono corsa qui il prima possibile, sono tutti preoccupatissimi, ti sei fatta molto male? Hai battuto la testa? >>
<< Mamma, sto bene, tranquilla >>
Mi si avvicinò e mi abbracciò, cercai di sbirciare dietro le spalle di mia mamma, Todoroki era scomparso.

Quando si sciolse dall'abbraccio rabbrividì alla vista del marchio, come se l'avesse già visto, come se fosse peggio di uno scenario di guerra
<< Tesoro, come ti sei procurata quello? >>
<< Io... non lo so con certezza, non mi ricordo quasi nulla >> mentii, non volevo raccontare a nessuno di quell'uomo e della nostra "chiacchierata"
Non volevo far preoccupare nessuno, dovevano stare tutti tranquilli, sopratutto i miei famigliari.

Ma più di ogni altra cosa, avevo paura che quell'uomo venisse seriamente a cercarmi per la seconda volta, non dovevo attirare la sua attenzione.

Ma se fosse venuto?

Ero troppo debole per affrontarlo... BENE! Ecco una ragione in più per impegnarmi seriamente, dovevo prepararmi ad ogni evenienza, potevo contare solo su me stessa, nessuno si sarebbe disturbato a proteggermi.

Nessuno...

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Il giorno in cui i medici mi permisero di tornare a scuola tutti mi vennero incontro, erano stati preoccupati per me... era una bella sensazione sapere che ci fosse qualcuno a cui importava minimamente della mia esistenza.

<< (T/N)!! Stavamo già immaginando il peggio, meno male che sei tutta intera! >> disse Midoriya dandomi un pugno sulla spalla in segno d'amicizia
<< (T/N) !!!!! >> urlò Ochaco abbracciandomi.

Era una bellissima sensazione essere circondata da persone così gentili.

Mi sistemai al mio posto, salutando Todoroki, ma lui non rispose, mi accontentai di uno dei suoi sguardi tipici, a cui risposi sorridendo.

Portavo la mia sciarpa preferita stretta intorno al collo per coprire il marchio, non volevo che nessuno lo vedesse, anche se ormai Shouto era informato della sua esistenza, ma mi fidavo di lui, non avrebbe detto nulla, oltretutto non ne aveva motivo.

Potevo stare tranquilla.

La campanella segnò l'inizio delle lezioni e di una nuova sfida per me, dovevo provare a spingermi oltre i limiti.

Dovevo diventare forte.

Dovevo imparare a difendermi da sola.

Adesso ero solo io contro tutti.


Spazio autrice rompi scatole 💕💕

HEYYYYY!!
Come state? Io sono in ansia, la prossima settimana ho 1000 verifiche ed interrogazioni, i professori cercano di rovinarci la vita.
MANNAGGIA.
Beh... nulla, spero che il capitolo vi sia piaciuto e nullaaaa.

BUONANOTTE 💫💫

Downfall -Todoroki×Reader   [ IN CORSO... ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora