Ribellione

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Pokemon Master

di Ace Sanchez

PARTE 4: RIBELLIONE

Splendendo brillantemente in giù, la luna piena brillava attraverso il cielo notturno senza nubi, sopra l'accampamento della Ribellione, appena a est dell'insediamento di Pewter. I piani erbosi furono popolati con su una dozzina le grandi tende verdi e, negli spazi tra di esse, Istruttori del Ribelle e abitanti del villaggio camminavano, discutendo delle riparazioni alla città piccola o della battaglia che si era combattuta ormai molte ore fa. Il suono di uomini e donne al lavoro per ricostruire parti della città giungeva forte da ovest, e l'aria della notte, fresca e chiara, si opponeva al chiasso, al calore e al fumo della battaglia precedente. In una tenda nel lato sud-est del campo, Misty, seduta a gambe incrociate, conversava con Erika, di cui si stava prendendo cura un'infermiera. Gli occhi verdi di Erika rimproveravano la sua amica.
"Sei pazza! Cosa ci fa qui Ashura, il Maestro proibitoi?" ebbe un breve fremito mentre l'infermiera, una ragazza giovane con rossi capelli ricuciva le sue ferite con ago e filo. "Perchè ti sei lasciata nuovamente coinvolgere da lui?" Misty lanciò un'occhiata caparbia, e si aggiustò i lunghi e rossi capelli dietro le spalle.
"Ci può aiutare contro la Lega. Hai visto come ha fatto fuori quei Maestri di Fuoco, mentre eravamo alle prese con Blaine e Rapidasher?"
"Ed è questo ciò che mi insospettisce," Erika disse con cipiglio. "Perchè qualcuno dovrebbe aiutarci? Lui specialmente. Anche se si dice che non sia più parte della Lega, l'ultima volta che lo abbiamo visto era contro di noi!" Misty distolse lo sguardo e chiuse i suoi occhi blu.
"Idrotossina." Erika cercò di lanciarsi sulla sua amica, disgustata, ma fremè di nuovo come la giovane infermiera cominciò a bendarle il fianco.
"Non avrai mica...," disse spaventata. Misty ricambiò lo sguardo della sua amica con un'occhiata asciutta. Accennò col capo. "Da quanto?"
"Meno di una settimana." Misty era seria.
"Non vorrai permettergi..." I suoi occhi blu si riempirono di lacrime e lei si coprì il volto con le lacrime, cedendo ai sentimenti.
"Sai che non potrei mai." Erika domò la sua voce per rassicurarla.
"Divertente. Pensavo che lo odiassi. Sin da quel giorno. Sai qual'è l'unico modo per estrarre la tossina dal suo organismo?" Misty fece cenno di sì. L'infermiera aveva finalmente finito il suo lavoro su Erika. Il Maestro d'Erba sorrise riconoscente. "Grazie, Joy. Anche se non hai visto ancora dieci estati, sei brava come tua madre. Ora vai." La ragazza giovane sorrise a sua volta.
"Grazie, Maestro Erika. Faccio quel che posso. " Guardò Misty. "Hai bisogno di qualcosa Maestro d'Acqua?" Misty rispose mostrando le fasciature sulle braccia, ricordo della battaglia con Blaine. "Molto bene, allora," Joy disse. E con quello, l'infermiera si alzò e uscì dalla tenda, stringendo una borsa da medico con una mano. Erika si voltò verso la sua amica, aggiustandosi i capelli scuri con il suo nastro rosso. Misty sembrava di nuovo tranquilla e ora sedeva di fronte a lei, sorridendo malinconicamente mentre osservava attraverso l'ingresso della tenda l'incedere della giovane Joy.
"A proposito, grazie per avermi salvato la vita." Misty annuì, la mente rivolta ad altro e noncurante delle dita che giocavano con le pieghe del mantello.
"Ditto. "Poi i suoi occhi si restrinsero per osservare più attentamente. Erika seguì il suo sguardo. Stava fissando la tenda di Ash.

"Bene, come te la passi, Ashy?" Duplica disse come lei si appoggiò a un cuscino e giocherellò con una ciocca dei suoi capelli blu scuri. "Non ci vediamo da prima delle Guerre Oscure." Ash sorrise osservando la tazza di cioccolata calda che stava riempiendo, attingendo dalla sua preziosa riserva. "Come al solito, direi." Si voltò, le porse la tazza e se ne riempì un'altra.
"Pika!" Ash sbuffò, e diede anche a Pikachu una piccola razione.
"E ora da dove bevo io?" gli chiese, esasperato, mettendo che la tazza sul pavimento, dove Pikachu potesse usufruirne.
"Da qui Ashy" Duplica disse alzando la mano libera. Dal suo palmo si formò una conca, quindi dei manici, poi il tutto assunse la forma di un boccale. Era decorato da un piccolo Ditto viola, con un sorriso idiota sul suo corpo da ameba. Ash guardò incuriosito, esitò un momento, poi lo prese.
"Grazie, Duplica" Si versò del cioccolato e si sedette, appoggiando a terra il termos. Rivolse il suo sguardo a lei. Ancora stava portando quel vestito nero e provocante, che avvolgeva a perfezione la sua figura. Quando raggiunse il volto di lei, notò di essere osservato. Sorrise. "Ti trovo in splendida forma. Sempre che quello sia il tuo corpo." Duplica si imbronciò.
"Certo che lo è! Mica posso stare trasformata in eterno, altrimenti mi stanco." Poi gli lanciò un sorriso diabolico. "Certo, se mi preferisci così..." Ash guardò affascinato il corpo di lei sciogliersi e ricomporsi. Poi capì in chi si stesse trasformando, e distolse lo sguardo: Misty sedeva davanti a lui, nello stesso vestito nero e sexy. Sulla faccia troppo familiare di Misty, un'aria petulante, freddi occhi blu e un naso sbarazzino.
"Oh, Ashy!" lei disse con la voce di Misty, ma in tono basso e sensuale. Scosse il capo, facendo scivolare i capelli dietro le spalle, si leccò le labbra e lanciò un'occhiata trasgressiva.
"Pi-ka-chu," Pikachu disse, stupito. Ma poi il piccolo topo elettrico perse interesse e ritornò alla tazza di cioccolata. La faccia di Ash era ancora rossa, mentre si alzava.
"Non è divertente. E poi io e Misty non siamo più assieme." Una frecciata di sorpresa attraversò il volto di Misty. Poi il corpo si sciolse di nuovo, per ritrasformarsi in Duplica. Solo lo sguardo era lo stesso. "Dici sul serio? Ma eravate inseparabili!"
"Bene, evidentemente no. Ma preferirei non parlarne," Ash abbassò lo sguardo, perdendosi nella sua tazza. Duplica lo guardò malinconicamente. Poi sorrise, sperando di confortarlo.
"Va bene, ma ci sono ancora io. Posso essere la donna dei tuoi sogni!" disse ridendo "Devi solo dirmi come è fatta!" L'angolo della bocca di Cenere si inclinò ironicamente e lui spazzolò i suoi capelli neri che erano scivolati sui suoi occhi con una mano.
"Se è per questo, non devi necessariamente cambiare," disse scherzando. Poi senti uno strattone al suo mantello e guardò in basso.
"Pika?" Pikachu disse, contemplando il suo vuoto. Ash gemette.
"Ancora?" gli versò il contenuto del suo boccale, che si accinse a riempire nuovamente. Duplica guardò Pikachu e sorrise in un misto di amarezza e piacere.
"Tu e il tuo pokemon mi ricordate così tanto me e Detto." Prese un sorso dal suo boccale e scosse la testa. "Ma non so se è un bene o un male." Chinò il suo sguardo. "Ditto è morto nelle Guerre Oscure." Ash finì di riempire di nuovo la tazza e osservò Pikachu che leccava la cioccolata avidamente.
"Sì, ho visto che non era più con te. E che tu hai ottenuto... certi poteri." Duplica rimase zitta per un momento, ripescando nel passato.
"Avevo giurato di lasciare il mondo a sè stesso. Io e basta, una pacifica esistenza nella mia casa delle imitazione, e, magari, un giorno, un bravo uomo da sposare." Incrociò le gambe di fronte a lei. "Ed invece eccomi qua. Di nuovo in azione." Ash finì la sua cioccolata.
"Sì, ora che sei tornata, puoi dirmi dove stai andando? E perchè?" Duplica sembrò guardarlo in modo assente, intenta ad ascoltare qualcosa nell'aria, un'entità quasi materiale.
"Non percepisci il disturbo sul Piano Astrale?" fece una pausa, considerando. "Ovviamente no, tu non sei in parte pokemon, come me." Osservò Pikachu che aveva finito il suo secondo boccale e che controllava tutto con curiosità. "Scommetto che però Pikachu lo sente."
"Sente cosa?" Ash chiese, curioso.
"Un senso di presagio. Pericolo imminente. Qualcosa di sbagliato nell'aria." Ash chiuse i suoi occhi. "Lasciami indovinare. L'origine di tutto questo sono le Rovine Di Cerulean, giusto? Sento un peso incombente provenire da lì, per questo non ho fatto così tanti problemi quando Misty mi ha costretto a seguirla nella sua missione." Duplica lo guardò con durezza attraverso i suoi occhi marroni.
"Sì. Le Rovine di Cerulean." Lei sembrò studiarlo. Ash aprì i suoi occhi e osservò l'improvvisa serietà del volto di lei.
"Che c'è?" chiese, confusione nei suoi occhi dorati.
"Nulla," rispose lei, meditabonda. Ash distolse lo sguardo, snervato. Mandò giù l'ultimo sorso della sua cioccolata e appoggiò il boccale sul pavimento della tenda.
"Bene, magari potresti unirti a me e Misty, quando partiremo domani mattina." Si alzò in piedi, sistemò il mantello e lo allacciò alla vita per evitare che il vento lo gonfiasse. "Vado a fare una passeggiata, prima di andare a dormire. Torno subito. Pikachu, tieni compagnia a Duplica e fai la guardia."
"Pikachu," Pikachu accettò il compito, e lo salutò con una zampa scura. Ash accennò col capo a Duplica, poi si incappucciò e avanzò fuori nella notte.
Duplica rimase zitta per qualche istante, pensierosa, prima di toccare il boccale di Ash e di riassorbirlo. Guardò a Pikachu.
"Sembra che siamo rimasti soli, amico. Cosa facciamo per ammazzare il tempo?" Pikachu rispose con un ghigno e si lanciò sullo zaino di Ash. Dopo aver frugato per un po', ricomparve trionfante con un mazzo di carte e gliele diede.
"Chu!" I suoi occhi di cobalto brillarono speranzosi. Duplica si portò la mano alla fronte e gemette.
"Oh no! Non quello!" Poi sorrise e mostrò la propria collezione. "Ce l'hai un Ditto? Posso darti un Pikachu in cambio."

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