Pokemon Master
di Ace Sanchez
Tradotto da ^Kane^
PARTE 5: RIVINCITA
Ombre scure danzarono fra le pareti dello stretto tunnel roccioso, generate da due figure. Piedi coperti da stivali sguazzarono nelle pozzanghere. Di fronte a loro, una fonte di luce, un piccolo pokemon, a metà fra una volpe e un conilgio, che scacciava l'oscurità con le orecchie fiammeggianti. Il tunnel opprimeva i loro cuori col suo aspetto orribile, ma i Maestri di Pokemon, perchè solo di loro si poteva trattare, e quei dannati Cacciatori di Taglie, erano senz'altro dietro di loro, e questo era un pensiero ben più terribile del buio. Eppure, anche questa vecchia montagna era tristemente famosa. C'era senz'altro un motivo, se tutti la chiamavano il Monte Luna Infestato, e nessuno si avvicinava alla sua figura. Mikey rabbrividì, osservando l'oscurità quasi tangibile che li aspettava, e sperabva che la loro luce si spegnesse, per poterli divorare.
"E-Eeverion, voglio più luce."
"Eev!" Il suo pokemon gradì l'ordine e lo eseguì solerte.
"Attento, sciocco," disse l'uomo nel mantello marrone e stracciato, da dietro di lui. "I Maestri potrebbero sentire l'energia del tuo pokemon! Vuoi che ci prendano? Anch'io sono un Maestro, ma quelli sono molto più forti di me!" Mikey non rispose, ma sorrise internamente. Farley non era un maestro. O comunque era solo Maestro di Sconfitte.
"Sai, bimbo, penso di aver riconosciuto alcuni di quei Maestri e anche quei Cacciatori di Taglie. Credo di averl incontrati, da bambino,"disse Farley, con un tono fiducioso. "Potrei anche batterli, se avessi ancora il mio Farfetch'd. Ma quel gatto se lo è mangiato, e lui non è più con me."
"Come dici tu," commentò Mikey, parlando senza pensare. Il tunnel cominciava ad arrampicarsi. Pregò di non dover incontrare dei ragni. Li odiava, forse più del buio. "Eeverion, se vedi delle tele di ragno, bruciale per me, d'accordo?"
"Eev!"
Presto il tunnel divenne così stretto che dovettero spremersi per bene, nel passaggio.
"Vado io per primo!" Farley disse, fissando il pokemon di Mikey che stava guidando il loro cammino con un'espressione speranzosa. Forse anche lui era spaventato, e cercava la protezione che Eveerion poteva dargli.
"Uh, va bene" Mikey disse. Sarà anche stato odioso, ma Farley era sempre più grande e vecchio di lui. Ed era più importante, nella Lega.
"Bene," Farley disse rapidamente. Spremette Mikey contro la parete e lo superò, iniziando ad avanzare. "Diventerai un buon Istruttore, se rispetti i tuoi superiori-argh!" gridò improvvisamente come uno sciame di zubat attraversò il tunnel sopra di loro. I pipistrelli neri strillarono così forte da far vibrare le loro orecchie di dolore. Vennero graffiati e perfino morsicati, mentre lo sciame li superava in una densa nube. Mikey si coprì il volto e si gettò a terra.
"Cristo!" Farley stava dicendo. "Da dove saltano fuori?" Calò l'oscurità. Una pessima sensazione crebbe nello stomaco di Mikey, come se il buio gli impedisse di respirare bene. Si era sentito così anche quando il Maestro, o meglio l'uomo nel mantello scuro come la notte, lo aveva accecato con quello strano attacco.
"Eveerion? Perchè non illumini più la strada?" chiese, sentendo la sua gola chiudersi per il terrore. "Flash, ora!"
"Sì! Eveerion, Flash!" anche Farley era stato colto dal panico. Anche lui odiava l'oscurità. Qualche cosa di fronte a loro sibilà. Era un suono basso, terribile.
"SSSSSSSSSS..."
"Che diavolo è stato?" Farley gridò, ormai preda della paura.
"Non lo so," Mikey disse. Non poteva respirare, tanto era spaventato. "Eeverion? Eeverion! Dove sei? Flash... P-per favore!"
"SSSSSSSSSS..."
"ARGHHHHH!" Farley gridò, un urlo pieno di dolore e angoscia. "AAAAHGHAGHAGH!" Mikey sentì il corpo del suo compagno vibrare e sbattere contro le pareti.
"C-che sta accadendo? Farley!!!" Poi improvvisamente anche lui sentì una brusciante angoscia avvolgere il suo corpo. Aprì la bocca per urlare.
Un minuto più tardi, il grido cessò. Il tunnel oscuro divenne muto.I picchi incredibilmente alti del Monte Luna, l'immensa montagna che toccava il cielo, erano di fronte a loro. In alto, il cielo del pomeriggio gettaba una debole pioggia dalle nubi grigie, che scendevano incerte sul gruppo. Rimasero titubanti di fronte all'ingresso. Sembrava una caverna come tante altre, scura e tetra, salvo che per un grosso cartello. Su di esso, la scritta "Pericolo. Non entrare." Ash si strofinò il mento e guardò l'entrata. Quanti ricordi. Quasi tutti brutti. Al suo fianco, anche Misty mostrava un'espressione preoccupata sul suo bel volto, diretta all'ingresso. Ai suoi piedi, il suo pokemon stella fluttuava a pochi centimetri dal suolo. Dietro di loro, il vecchio Team Rocket, Jessie, James e Persian, così come Duplica nel suo mantello viola, Laselle col suo nuovo caterpie nello zaino, Bruno il Maestro di Forza, e infine i suoi due uomini, Junior e Gambit, appena scesi dai loro ponyta, le cui criniere scintillavano di fuoco. I cavalli sbuffarono, cercando sotto il soffitto arboreo un riparo alla fastidiosa pioggia che lentamente cadeva dall'alto.
"Dobbiamo entrare?" Laselle stava dicendo, da dietro, in un tono infantile e preoccupato.
"Ora che sei con noi, e visto che di tornare indietro non se ne parla, penso di sì," disse la voce profonda di Bruno fermamente.
"Perciò smettila di tremare come un micino spaventato," fu la voce di un ragazzo. Era Junior, uno degli uomini di Bruno. Pesian, il grande pokemon pantera di Jessie e James, soffiò irritato.
"Ehi," sibilò. "Mi ritengo offeso."
"Oh," concluse Junior. "Scusa."
"Non so anche perchè ci stiate seguendo," disse Jessie, che aveva nuovamente indossato il velo nero, coprendo tutto il viso tranne gli occhi di un blu sinistro. "Se avete intenzione di prendere quei fuorilegge, allora andatevene! Sono nostri."
"Sì," concordò James, che aveva coperto il volto con la sua maschera ninja, mostrando solo occhi di un verde brillante. "Inoltre, abbiamo bisogno di soldi per sei vestiti nuovi. Dobbiamo andare a una festa, stanotte!" Jessie lo colpì sulla testa.
"Ma vuoi stare zitto, James? Ora la nostra immagine di cattivi è rovinata!" Duplica sorrise sorniona, lisciando i suoi scurti capelli blu sulle spalle.
"Ha! Come se voi aveste un'immagine da salvare."
"Oh, taci!" Jessie disse. "Ti ricordo. Mi sembra che ti piacque abbastanza il nostro stile, visto che ci ricopiasti qualche anno fa!" concluse, incrociando le braccia.
"Cosa non si fa per prendere in giro le persone?" si oppose Duplica. "E noi non siamo dietro i tuoi criminali!"
"Volete smetterla?" chiese Ash, ora irritato, togliendosi il cappuccio del mantello e aggiustandosi i capelli con una mano.
"Pikachu!" Pikachu, cavalcando lo zaino di Ash, annuì, emettendo scintille nere dalle gote. Quando Jessie e James lo videro, si zittirono. Avevano capito fin troppo bene.
"Stiamo sprecando tempo prezioso qui," aggiunse Misty, togliendosi a sua volta il cappuccio. "Starmos, ritorna." Il suo pokemon stella si ridusse nuovamente a una piccola medaglia nera, che lei riattaccò al suo mantello blu. Anche gli uomini di Bruno richiamarono i loro ponyta nelle pokeball con un sottile raggio rosso, poi appesero le sfere alle cinture.
"Andiamo," li spronò Ash, lisciando il suo mantello nero. "Pikachu, usa Flash e illumina il passaggio."
"Pika," rispose Pikachu.
Il gruppo entrò quindi in fila indiana, con Ash e Pikachu seguiti da Misty, poi Duplica e Laselle dietro a lei. Lalesse voleva essere terza, ma Misty non avrebbe gradito il caterpie che riposava sul suo zaino. Seguivano Bruno e i suoi uomini, mentre Jessie, James e Persian si misero in coda. Il tunnel roccioso era scuro, ma lo divenne ancora di più mentre scendevano.
E questo ad Ash non piaceva affatto.
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Pokemon Master
FanfictionUna storia situata in un universo alternativo. I protagonisti di Pokemon come non li avete mai immaginati nella FanFiction più bella mai scritta su questa serie . L' opera originale è scritta da Ace Sanchez nel 2003 ( al quale ho chiesto il permess...