A volte ti vedo così chiuso in te stesso , con le tue cuffie, la tua musica, che vorrei stringerti le spalle e scuoterti .
Secondo me rimarresti impassibile, immerso in quei tuoi pensieri .
Quelle volte, seduta a tuo fianco , ti osservo , anche se non te ne accorgi , altrimenti diresti che le cose per me non sono cambiate , e non vorrei sentirmelo dire di nuovo .
Succede anche a me sai , quella 'canzone', ed è come se anche la minima gioia svanisse.
Osservo il tuo volto , teso, cercando di percepire dove punta il tuo sguardo , con cosa , attorno a te , stai scaricando il tuo dolore. Vorrei poter urlarti , ma dovrei farlo troppo forte affinché tu senta: sarebbe come urlare sotto una campana di vetro .