Mi imbarazzava voltarmi e vederlo lì, mi faceva sorridere. Si, sapeva come darmi il sorriso anche dall'ultimo banco di quell'aula, piena, tra il caos e i miei compagni.
Mi voltavo , perché anche se mentivo a me stessa, vederlo con lei mi infastidiva, e lo osservavo di sfuggita , in silenzio, così come faceva lui.
Come se si ricordasse di me con una canzone:aveva nelle orecchie la sua musica e tra le dita quell'anello in legno che gli aveco ceduto con gelosia.
Perchè pur di vederlo sorridere, con questa mia confusione , mi tolsi quell'anello e lasciai che lo calzasse.
"Non tradirmi di nuovo" pensai lasciandolo andare.
Quell'anello era tutto ciò che mi rimaneva.