Ludovica pov's
Entriamo in questura <Germini ancora qui sei?> Chiede un'agente con accento siciliano <Sono venuto per Mario> <Ah, si, Molinari> lui guarda un fascicolo che ha in mano
<Dov'è> chiede Diego freddo <Di là> ci indica dei vetri dove ci sono Mario e Martina separati.Mi dirigo dalla mia socia <Ma che hai combinato?> Lei fa un mezzo sorrisetto,lo conosco quel sorriso, vuol dire "ho fatto una cazzata ma non me ne pento" è da prendere a schiaffi.
Un'ora dopo...
Martina pov's
Finalmente usciamo tutti insieme dalla questura <Certo che siete due teste di minchia> dico io <Dai, solo per violazione di domicilio e furto di motorino> dice Mario ridendo <Ringraziate che c'era il giudice de Rossi e conosce Mario, sennò a quest'ora eravate dentro> dice Mirko nervoso accendendosi un drum <Anzi, io vi avrei messo dentro> <oh ma che cazzo hai? La smetti di essere sempre così scontroso con tutti?!> Gli urlo io, lui non ha reazione e continua a fumare.
<Voi due siete matti> dice Diego mettendo in bocca una sigaretta.<Butta quella merda> interviene Ludovica in tono di rimprovero, gli butta per terra la sigaretta <ma scusa la davi a me, che cazzo sprechi> urla Ciccio passandosi le mani fra i capelli quasi disperato
Arriviamo a casa <Raga io vado un attimo a casa di mio padre, deve dirmi una cosa> dice Diego un po' giù di morale.
Appena esce Mario scatta con un salto verso di noi <Raga oggi è il compleanno di Diego. Che gli facciamo?> Ludovica sgrana gli occhi
<Come il suo compleanno?! Nessuno me lo dice?!> Sbotta lei <Dovresti saperlo tu> dice Mirko <Vabbè adesso sta di fatto che dobbiamo organizzargli qualcosa per i suoi 20 anni> dice Mario euforico <Solita cosa?> Chiede Mirko guardando il telefono. Quel ragazzo ha qualcosa di strano.<Nah Mirko, fa 20 anni non 16, non possiamo fare sempre la stessa cosa> dice bresh rovistando nel frigo <Che facciamo andiamo al ristorante?> Interviene Ciccio <Raga secondo me a Diego piacerebbe stare a casa con tutti> propone Ludovica <Si, hai ragione> Mario per una volta è d'accordo.
Ludovica pov's
<Tranquilli penso a tutto io> dico dandomi subito da fare, i ragazzi non mi hanno detto che oggi, 30 luglio è il compleanno di Diego.<No, tu devi distrarlo, portalo in giro o scopatelo da qualche parte, ma tienilo fuori tutto il pomeriggio> mi ordina Mario.
<Va bene> sentiamo le chiavi, facciamo finta di niente <Dié, andiamo a fare un giro?> Mi precipito verso di lui senza neanche farlo entrare <Dove vuoi andare?> Chiede freddo.
Si è offeso perché non gli ho fatto gli auguri, già lo so.<Boh, tu conosci la zona> lo prendo sottobraccio <Andiamo a Sanremo> <ma sei matto?!> Interviene Mario <Perché fré> <Dai, lo sai che li sono tutti gnegne> <Vabbè, la porto a fare un giro> lancio un'occhiata fredda a Mario <va benissimo> lo trascino fuori.
<Ma perché hai tutta sta fretta?> Chiede fermandosi <Perché non c'è tempo, andiamo Daii> dico frettolosa <Bah> lui mi segue.
Arriviamo in stazione <Fa vedere sti cazzo di treni quando passano> lui alza lo sguardo verso i tabelloni, io guardo lui. Le sensazioni che mi dà Diego Matteo non me le ha mai date.
Io lo amo troppo.
<Eccolo andiamo!> Io balzo in aria dallo spavento, mi trascina per un braccio, scendiamo di corsa le scale e si ferma un attimo <Dove cazzo è> si guarda intorno e saliamo sul binario 6.
Corriamo sulle scale e entriamo in treno, subito dopo le porte si chiudono. Certo che noi ogni volta che dobbiamo prendere un mezzo dobbiamo sempre correre.
STAI LEGGENDO
Ho Portato Il Mare A Milano
Romance*Completa* Semplici ragazzi che tra palazzoni, stazioni e musica cercano di mantenere l'amore e l'amicizia nonostante tutte le difficoltà.