Sono orgogliosa di te

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Ludovica pov's
Finiamo di mangiare, saluto mia mamma, salva e quella peste di mio fratello.

<Andiamo a ballare?> Chiede Diego strofinandosi le mani, inarco un sopracciglio <Malato questo> <perché?> <Sono grassa, non vado a ballare> mi giro di spalle, lui mi abbraccia <Eddai> <No> mi bacia il collo <Non ho voglia di stare a casa> <Io si> <Andiamo in Svizzera?> Mi giro di scatto <Ma che cazzo ti salta in testa stasera?> Lui sbuffa <Scusa se volevo stare una serata con te dato che poi per un mese non ci vedremo> io annuisco e cedo <Va bene, andiamo in Svizzera> lui mi sorride e mi fa l'occhiolino.

Martina pov's
Mario saluta tutti per bene visto che poi parte <Dai, noi ci vediamo in questi giorni> dico io salutando tutti.

Io e Mario usciamo dal mio palazzo e andiamo in macchina, guida lui.

<Andiamo all'Idroscalo?> Mi chiede lui <Bah, andiamo> mi metto la cintura e accende il motore.

Imbocca l'autostrada, gli arriva un messaggio <guarda chi è> dice staccando per un attimo gli occhi dalla strada illuminata

Accendo l'iPhone illuminandomi il viso per la luce abbagliante <È Cecilia, cosa vuole ancora?> Chiedo io guardandolo <Che ne so> cerca di prendermi il telefono

<Quindi?> gli allontano sempre più il telefono <Quindi cosa, dammi il telefono che vedo cosa vuole> <cos'hai da nascondere?> <Martina, perfavore, sto guidando> io sblocco il suo telefono.

Gli ha scritto solo ciao.

<Mario basta accosta, io scendo> <ma perché?!> <Mi stai sul cazzo, tu e la tua ex di merda> gli butto il telefono sul tappetino <Ma cos> <accosta, muoviti, sennò apro la portiera così> lui accosta, io scendo, giro i tacchi e me ne vado.

Lui mi urla <Ma dove vai?!> Corre verso di me, mi tocca la vita e mi gira verso sé <Cosa vuole ancora quella stronza da te?> <Non lo so, non mi hai neanche fatto vedere cosa mi ha scritto> lo guardo seria poi lui fa un sorrisetto <Che cazzo ridi> <Sei così bella quando sei gelosa> me ne ritorno in macchina.

Lui rientra, io guardo fuori dal finestrino con le braccia incrociate, lui rimette in moto la macchina e mi tocca la coscia.

Lo amo tanto, ed ho paura di tutte ste vipere...

Ludovica pov's
<Ho fame> annuncio guardandomi intorno, c'è il nulla <a 300 metri c'è un'autogrill, vuoi fermarti?> <Ovvio>
Lui imbocca la strada dell'autogrill dove ci fermiamo.

Un gruppo di ragazzi lo riconoscono <Mannó, Izi, non posso crederci> dice un ragazzo con le mani fra i capelli incredulo, mi scappa un sorrisetto <C'è la facciamo una foto?!> Diego accetta col sorriso, io entro nella zona di sosta a prendermi un cappuccino.

Vado al bancone, c'è un ragazzo biondo, alto, con gli occhi ghiaccio <Salve> dice lui finendo di asciugare una tazzina <Buonasera> ricambio il sorriso <Cosa posso darle?> <Un cappuccino grazie> lui me lo prepara <Mi scusi, se posso...> Si gira verso di me <Cosa ci fa una bella signorina come lei da sola a quest'ora?> Sgrano gli occhi incredula di ciò che ha appena detto <Oh no, io in realtà sono con il mio ragazzo> dico indicando fuori.

Ecco Diego che entra, mi posa una mano sulla schiena e sorride al cameriere <Mi fa un caffè?> lui rimane un attimo incantato <Certo> mi serve prima il cappuccino tutto tremolante, poi arriva va col caffè.
<Ma tutto bene?> Chiedo vedendolo tremare, sta fissando Diego.

<Aja> dice Diego scottandosi col caffè <È è I Izi...> Dice indicando il mio ragazzo, io ruoto gli occhi ed esco mentre il cassiere gli chiede una foto.

Ho Portato Il Mare A MilanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora