Primo capitolo - Un nuovo capitolo

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...13 anni dopo

Era sempre una gran levataccia alzarsi ogni mattina dal letto, ma da qualche settimana i suoi risvegli erano sempre pieni di ansia ed attesa. Ogni volta che apriva i suoi grandi occhi allungava la mano verso il comodino alla sua sinistra e afferrava il cellulare, per controllare la casella della posta elettronica. Oramai era un gesto che faceva ogni mattina, ma era sempre motivo di grandi delusioni, quando tra le varie email non leggeva quella che attendeva.

Ma quel giorno, quando dopo aver letto l'email della sua amica Sally passò a quella successiva, le bastò leggere l'indirizzo per lanciare un grido di gioia. Si tolse di colpo le coperte di dosso e saltò giù dal letto spedita verso la cucina.

Sua madre Mary era intenta a strapazzare delle uova, mentre sua sorella Isabel era seduta su una sedia accanto al tavolo mentre giocherellava col cellulare.

<<Sarò la sua assistente personale! >> urlò, facendo sobbalzare le due per lo spavento <<Non posso crederci.>>

<<Ma è grandioso tesoro.>> le rispose la madre andandole incontro per abbracciarla.

<<Pensi che si ricorderà del nostro incontro?>>

<<Certamente! Come no...>> disse sua sorella con un velo di ironia nella voce, mentre scorreva distrattamente col dito sul cellulare << Sono sicura che un giornalista famoso come lui, che colleziona presenze in TV più di Ophra, autore di uno dei best seller più venduti d'America... si ricordi di ogni suo fan! E soprattutto di te... dopo tredici anni, no?>>

<<Deve per forza! Il fatto che abbia scelto me, tra tanti candidati è per forza un segno del destino!>> protestò << Non può essere una coincidenza. E il nome di quel best seller...>>

<<Oh ci risiamo.>> rispose Isabel scuotendo la testa ridendo <<E' solo una coincidenza. Ripeti le stesse cose da tredici anni. TREDICI!>>

Emma sospirò e raggiunse la madre, che nel frattempo era tornata ai fornelli, divertita dal battibecco delle figlie.

Una volta che si furono accomodate, allungò una mano per prendere del pane tostato e ci spalmò su della marmellata <<Sono così emozionata. Lui è fantastico. Certo il suo articolo sulla crisi finanziaria non mi ha convinto molto, ma ...>>

<<Eccola, ci risiamo.>> disse Isabel rivolta alla madre rassegnata.

Emma cercò lo sguardo della madre, per poi rivolgerle un'occhiata interrogativa <<Di che cosa sta parlando?>>

<<Tua sorelle ritiene che tu tenda a sparlare troppo.>> le rispose la madre ridacchiando.

<<No. La sua non è una tendenza. E' un vizio.>> aggiunse Isabel con aria grave, come se stesse parlando del peggior vizio del mondo. In effetti ogni tanto straparlava, ma non era qualcosa di insopportabile. Non per lei almeno << Cercherò di smettere.>> mentì, alzando le spalle.

<<Tranquilla bimba, sei ugualmente adorabile. Comunque...>> disse la donna, interrompendosi giusto un secondo per servire del succo d'arancia << Ho visto questo William in Tv, di recente e non mi è sembrato molto affidabile. Per quanto sia contenta per te.>

<<Si, ma non si può negare che è un gran figo, e sarai davvero fortunata a lavorare al suo fianco.>>

<<State tranquille. Sono sicura che andrà tutto bene. Mi comporterò in modo irresponsabile, infondo oltre al realizzare il mio sogno di incontrarlo di nuovo questa esperienza mi servirà per il tirocinio e potrò finalmente entrare nel mondo del giornalismo. Spero solo di essere all'altezza della situazione.>>

Emma - La ragazza dagli occhi feliciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora