Vuoto incolmabile

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Un vuoto incolmabile devasta la mia mente. Vorresti morire, ma non ci riesci.
Sei bloccato in un letto, che sia quello di camera tua o di un centro psichiatrico, e pensi che non provi più niente.
Non ci riesci. È una sensazione di pura disperazione, che non ti lascia vivere. Quest'ultimo termine perde il suo significato dopo un po'.
Un vuoto che mi da l'incapacità di vedere le parole bellissime di un'amica cara, una madre che arriva con tuo fratello e tua sorella per vedere come stai, dei compagni di classe che ti scrivono per sapere qualcosa riguardo la tua salute... Questa mia cecità provocata dal vuoto stesso è il motivo delle lacrime scarlatte che sono scivolate lungo i petali di un tulipano oramai appassito... Un piccolo fiore che non ha la speranza di poter rifiorire a cause delle troppe delusioni.
Inizi a provare un forte dolore al petto, le lacrime scendono piano lungo il tuo viso e incominci a guardare un punto fisso.
Capisci di star per esplodere e inizi a odiare te stesso per quello che sei.
E non trovi nessun'altra soluzione. Apparte una, che implicherebbe il passaggio del tuo dolore a qualcun'altro.
Qualcuno che ti ama, ma che non riesci a vedere.

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