Cammino per strada mentre il mondo sembra girare in senso opposto e cerco di appagare il mio vizio preferito che non perdo mai. Vedo il tabaccaio fissarmi, sa già cosa voglio e mentre pago mi guarda con la sua solita aria sconsolata "ti uccideranno quelle prima o poi". Lo ignoro, ma lo ringrazio, mi hanno insegnato la buona educazione. Sto quasi per accendere la mia sigaretta quando sento qualcuno chiamarmi. "Dashuria ime!", urla mentre si sbraccia e mi corre incontro. Michael, buffo e testardo Michael che non riesce a starmi lontano. Siamo migliori amici da quando mi disse "il lupo perde il pelo ma non il vizio" e aveva ragione. Ho i capelli più corti, ma fumo ancora. Da quel giorno mi chiama dashuria ime invece di amore, forse non serve neanche tradurlo perché sulle sue labbra c'è sempre la stessa dolcezza nel pronunciarlo, ma la gente si gira perché non capisce. Solo io lo capisco e questo mi piace. Mi piace che di lui posso fidarmi, perché lui per me c'è sempre, anche quando lo maltratto e poi, quando c'è lui, non fumo e il mondo torna a girare per il verso giusto. All'improvviso Michael mi fa voltare e mi mostra il tramonto. Mi piace sentire le sue braccia che mi cingono la vita mentre insieme sorridiamo a quello splendore. Vuole dirmi che mi ama e che vorrebbe rotolare via con me, per attraversare insieme il mondo. Non so cosa rispondergli, gli parlo della mia casa, della mia famiglia e del mare, ma lui ribatte che il mare è grande e possiamo sempre ritrovarlo e poi, la sua casa è dove siamo insieme. Forse potrebbe funzionare, ma gli chiedo un po' di tempo per pensarci.
All'alba mi metto in cammino e vado sotto casa sua con una vecchia radio.
-Ho deciso che insieme io e te sposteremo il mondo perché mi fido di te! – urlo forte e lascio partire la nostra canzone : dall'alba al tramonto. Molto azzeccato, no?!
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Non abbiamo armi
General FictionPer capire a fondo le storie è necessario ascoltare l'album "Non abbiamo armi" di Ermal Meta.