"Spiegami ancora per quale motivo mi sono lasciato convincere" disse Ermal.
Stava fissando lo schermo del suo cellulare, appoggiato al bancone del bar di Pastorino, mentre attendeva che finisse il download di quella stupida app che Marco gli aveva appena consigliato.
"Perché è solo grazie a questa app che ho conosciuto Anna. È arrivato il momento che anche tu conosca qualcuno, non puoi sempre stare a commentare la vita sentimentale degli altri e non vivere mai la tua. E soprattutto non puoi continuare a stare male per la rottura con Silvia. Sono passati mesi, ormai!" disse Marco.
Ermal sbuffò. "Lo so, ma conoscere qualcuno con un'applicazione... Non so, non fa per me."
"Almeno provaci!"
"Va bene. Come funziona?" chiese Ermal, notando che finalmente il download era completato.
Sicuramente, non avrebbe mai pensato di trovarsi in quella situazione.
Lui era il tipo di persona che conosceva qualcuno - magari tramite amici in comune, o in un bar - e iniziava a parlarci un po', e solo dopo decideva se uscirci insieme e provare ad andare oltre oppure no.
Usando un sito per incontri, gli sembrava di bruciare le tappe.
In parte, però, Marco aveva ragione. La storia con Silvia era finita da mesi e lui non era più uscito con nessuno, anzi non aveva nemmeno tentato di conoscere persone nuove.
Era finito a commentare la vita sentimentale dei suoi amici, prima tra tutte quella di Marco, che aveva conosciuto Anna - la sua fidanzata ormai da sei mesi - proprio grazie a un sito di incontri. E alla fine si erano tutti stufati di sentirlo dare consigli a chiunque tranne che a sé stesso.
Ermal doveva ammettere che anche lui al posto dei suoi amici avrebbe perso la pazienza, e in fondo se Marco aveva conosciuto Anna grazie a quell'app forse valeva la pena provarci.
"Ok, è facile. Devi registrarti inserendo i tuoi dati: nome, email, data di nascita... Poi devi rispondere a qualche domanda su di te. Ci sono cose tipo il tuo piatto preferito o cosa ti piace fare nel tuo tempo libero. Rispondi nel modo più sincero possibile" spiegò Marco.
Ermal aggrottò la fronte. "Da quando la gente è sincera su internet?"
"Diciamo che è nel tuo interesse. Le tue risposte vengono inserite nel database e in un paio di minuti vieni reindirizzato sul profilo della persona giusta per te."
"La persona giusta?" chiese Ermal scettico.
Aveva creduto per anni che la persona giusta per lui fosse Silvia, e poi era andata a finire malissimo. Non credeva più nelle anime gemelle.
"Sì, la persona che, in base alle risposte che hai dato, risulta più compatibile con te."
"Ok, proviamo" disse Ermal sospirando.
Poco più di dieci minuti dopo, Ermal aveva completato la registrazione e risposto a tutte le domande e se ne stava seduto al bancone a fissare il telefono.
"Quanto hai detto che ci vuole?" chiese tenendo lo sguardo sul telefono.
"Allora vedi che in realtà ti interessa!" disse Paolo dall'altro lato del bancone, mentre stappava una bottiglia di birra e la passava a un uomo tatuato seduto a qualche sgabello di distanza.
Ermal lo ignorò e si voltò verso Marco aspettando una risposta.
"Non so, varia da persona a persona. Non più di cinque minuti di solito."
Marco ebbe appena il tempo di finire la frase, che il telefono di Ermal suonò avvisandolo dell'arrivo di una nuova notifica.
Ermal afferrò il cellulare e lesse ad alta voce. "Abbiamo trovato un profilo con una compatibilità del 98%. Per visualizzarlo clicca su continua."
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Novantotto percento
FanfictionErmal si lascia convincere dal suo amico Marco a usare un'applicazione per trovare l'anima gemella. Il risultato dato dall'app è del tutto inaspettato e lascia Ermal perplesso, a domandarsi se varrebbe la pena fidarsi di ciò che dice un'applicazion...