Capitolo 25

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«Sei sicuro che sia questa la strada?» dice Matt.
«Sì, è l'indirizzo che c'è scritto sul messaggio» dico.
«Non vedo nessuno» dice Jason.
«Se hai il coraggio esci fuori» urla Justin.
«Calmati Justin» Jason si avvicina a lui.
«Stronzo fatti avanti e ridammi mio cugino, se no ti spacco la faccia» sbotto ed entriamo in un parcheggio sotterraneo molto grande.
Mi guardo intorno ma non c'è nessuno. Noto delle telecamere e non credo che siano lì per caso, perché questo luogo è abbandonato.

«Vedo che siete al completo» sento una voce. Mi guardo intorno ma non c'è nessuno quindi deduco che ci stia guardando dalle telecamere quel coglione.
«Si può sapere cosa vuoi?» dico guardandomi attorno.
«La vendetta» ride.
«Riguardo a cosa?»
«Lo saprai molto presto»
«Figlio di puttana parla se no ti uccido» dice Justin.
«Justin» dice Matt riprendendolo.
«Visto che fai tanto lo sbruffone perché non esci fuori e ne parliamo da uomo a uomo» lo istigo.
«Vuoi davvero che io esca?»
«Sì,così potrò vedere chi sei e spaccarti quella faccia di merda che hai» stringo i pugni cercando di rimanere calmo, ma la situazione non lo permette.
«Mi dispiace per te, ma tuo cugino starà ancora un altro po' con noi» si sente la sua risata fastidiosa. Giuro che se lo prendo lo uccido. Noi? Vuol dire che è più di una persona. I sospetti di Freddy erano esatti.

Justin nota una porta e si avvicina ad essa sbattendo la mano vicino.
«Apri questa fottuta porta coglione»
«Giuro che adesso sfondo quella porta» ringhio.
«Il ragazzo innamorato ha paura?» dice lo stronzo.
«Non ho paura di nessuno» rispondo.
«Dovresti averne credimi, specialmente per la tua fidanzata» i miei occhi si chiudono in due fessure appena la nomina. Non oserà farle del male?
La paura sta prendendo il sopravvento. Ho paura che questo stronzo possa farle del male e non posso permettere una cosa del genere.

«Che c'entra lei adesso?»
«Come ti ho già detto prima lo vedrai molto presto»
«Adesso ti uccido» urlo dando dei pugni contro la porta.

Continuo a camminare avanti e indietro per capire come entrare e ad un tratto noto che c'è una scala antincendio. Mi avvicino ad essa e salgo.

La porta è aperta fortunatamente e cammino lentamente verso un computer, ma quando ci arrivo vicino non vedo nessuno.
Cazzo è scappato.

«Ti piace la mia postazione?» sento una voce alle mie spalle.
«Niente male per un malato di mente come te»
«Credo che darò una bella lezione a tuo cugino»
«Toccalo e te la vedrai con me»
«Sai che non ho paura di te vero?»
«Se fossi in te ne avrei» dico camminando per la stanza e all'improvviso le luci si spengono e sento dei passi che si avvicinano.

Mi da un pugno nello stomaco ma prima che possa scappare via lo afferro e gli lascio dei pugni in faccia. Anche se non si vede quasi nulla c'è il computer che fa da luce quindi cerco di afferrare il suo cappuccio per scoprire chi si nasconde dietro,ma mi butta a terra e scappa via.

Mi metto le mani in faccia, strattonando leggermente i capelli e poi esco disperato e furioso fuori.

«Allora lo hai preso?» dice Jason
«No, è scappato»
«Non posso crederci, abbiamo fatto tutta questa strada inutilmente» dice Justin.
«Lo prenderemo»  dice Matt.

Ma non faccio altro che pensare a mio cugino, poverino spero solo che non lo abbiamo torturato, ma qualsiasi cosa gli abbiano fatto giuro che la farò pagare a tutti.

«Amico lo troveremo» mi rassicura Justin.
«In questo momento spero soltanto che lui stia bene»
«Non è facile tutto questo, ma ricordati che noi ci saremo sempre» dice Jason.
«Grazie ragazzi, ma adesso torniamo a casa» e continuo a guardarmi intorno.

***
ELY.

Non capisco il motivo per cui i ragazzi non erano a lezione, forse sarà successo qualcosa.
Decido di chiamare Lucy, sicuramente quando è tornata a casa lo avrà tartassato di domande.
Afferro il telefono e la chiamo.

«Ehi, Ely»
«Ciao Lucy, hai saputo qualcosa?»
«No, mio fratello è muto come una tomba»
«Spero non sia successo nulla di grave»
«Non credo, ho il sospetto che nascondino qualcosa»
«E Justin?» chiedo.
«Ha detto che non avevano voglia di seguire la lezione e se ne sono andati»
«Questa cosa mi puzza»
«Anche a me»
«Sono quasi arrivata a casa tua, adesso ci penso io a tuo fratello»
«Fai bene. Adesso ti apro»

Entro come una furia in casa.
«È in camera sua?» chiedo.
«Sì» risponde Lucy.
«Grazie» e vado verso le scale.
«Ely?» mi volto per guardarla.
«Dimmi»
«Qualsiasi cosa ti dica prometti che me lo dirai?»
«Certo» dico salendo le scale.

Cammino verso la sua stanza e non so perché ma mi sale l'ansia.
Penso che Lucy dubiti di Justin. Non l'ho mai vista così angosciata.
Immagino già i suoi pensieri, ma sono sicura che Justin non è il tipo che tradisce, quindi non dovrebbe pensarlo. O almeno lo spero.

Arrivo e busso, e sento dire:«Avanti» ed entro incrociando le braccia al petto.

«Che ci fai qui?» dice sorpreso Max.
«Dobbiamo parlare»
«Cos'è successo?» chiede.
«Questo dovrei chiederlo a te»
«Di cosa parli scusa?» chiede.
«Hai anche il coraggio di chiedermelo?»
«Non capisco a cosa ti riferisci»
«Hai anche il coraggio di mentirmi, non ci posso credere» vado avanti e indietro per la stanza.
«Non ti sto mentendo» mi guarda.
«Allora spiegami perché non eravate a lezione»
«Non volevamo seguire la lezione, sei contenta?»
«Credi che io sia così stupida da credere a questa stupidaggine?»
«Se non mi credi è un problema tuo»
«Ah, quindi adesso il problema sarei io?»
«Non sto dicendo questo. Piccola ti stai arrabbiando inutilmente»
«Sicuro che non mi stai mentendo?»
«Sicuro»
«Va bene»  si avvicina per abbracciarmi ma mi scanso e vado giù da Lucy.

Crede davvero che io sia così stupida?
"Vedrai che scoprirò quello che mi stai nascondendo" dico tra me e me.

«Che ti ha detto?» chiede Lucy.
«La stessa cosa che ti ha detto Justin»
«Cosa facciamo?» chiede.
«Direi di discuterne davanti ad una bella fetta di pane con sopra della nutella» ridacchia.
«Sì, hai ragione» ride.
«Stavo pensando di pedinarli» farfuglio
«Ma che sei diventata un agente segreto adesso?» ridacchia preparando il pane con la nutella. Forse pensa che stia scherzando ma non è così.
«Dico sul serio» afferro quella deliziosa fetta di pane.
«Dovremmo fare in modo che non ci scoprano»
«A questo penseremo dopo, adesso dobbiamo vedere prima dove andranno» la guardo e poi guardo le scale. Ma poi addento la fetta di pane.

All'improvviso sentiamo dei passi sulle scale e cambiamo subito discorso.

«Ma non vi stancate mai di parlare di vestiti?» dice Max.
«Tu non ti stanchi mai di essere così idiota?» ruota gli occhi Lucy facendo una smorfia.
«Come siamo spiritose» dice Max in modo ironico ed alza gli occhi al cielo.
«Dai smettetela» sbuffo e lui addenta la mia fetta di pane e dice:«Buono»
«Lascia stare la mia fetta di pane» gli do un piccolo schiaffo sulla spalla.
«Dici sul serio?» alza un sopracciglio.
«Sì»
«Va bene scusa, e scusami anche tu fetta di pane per non averti rispettata» sghignazza.
«Ancora tutt'oggi io mi chiedo come puoi essere mio fratello» dice Lucy perplessa.
«Sei fortunata ad avere un fratello da urlo come me» si passa una mano tra i capelli. Odio quando fa così. Pensa di essere irresistibile ma non è così. Ma cosa dico, lo è e come.

«Sei proprio un idiota» sbuffa Lucy.
«Basta ragazzi» sbuffo esasperata.
«Amore io esco con i ragazzi» si avvicina a me.
«Dove andate?» chiedo.
«Non lo so, in giro» risponde.
«Va bene» dico.
«A dopo»

Lo guardo andare via.
Non ci posso credere. È davvero come pensavo. Mi sta nascondendo qualcosa.

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