Capitolo 7

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Per sicurezza, ho rifatto il test di gravidanza. Fino a cinque minuti fa avevo l'ansia che il bambino che portavo in grembo nel mio stato di trance fosse reale, ma per fortuna il risultato negativo mi fa tirare un sospiro di sollievo. Se fosse stato positivo, chissà come avrei fatto a spiegarlo a Namjoon… Meglio non pensarci. Mi butto sul letto e sospiro. Sento la porta schiudersi, ma non accenno a muovermi di un muscolo.
“Allora eri qui… È da mezz'ora che ti cerco per tutta casa…” dice il mio ragazzo.
“Joonie, abbiamo un appartamento di quante? Sei, sette stanze?”.
Il ragazzo non dice niente, ma si stende a fianco a me sul nostro letto e mi prende per mano.
“Come stai?” mi chiede giocherellando con le mie dita.
“Una merda. Sono una persona orribile… Le avevo detto di lasciarmi andare se mi fosse successo qualcosa, ma lei non mi ascolta mai…”
“L'ha fatto perché ti vuole bene, okay? Perché sei sua amica e non può fare a meno di te. L'avresti fatto anche tu se fossi stata al suo posto, non è vero?”
“L'avrei fatto, giusto”.
Joon sospira e io mi volto verso di lui, per poi rifugiarmi subito tra le sue braccia. Ho bisogno di rilassarmi un attimo e distendere i nervi. Devo assolutamente trovare un modo per salvare Susi, ma devo prima rilassarmi. Mi concentro sul respiro di Namjoon e lo abbraccio forte. Lui mi cinge i fianchi e mi lascia un bacio sulla fronte.
“Tornerà da noi, okay? Riusciremo a trovare un modo per salvarla”.
Alzo il volto verso di lui e lo bacio. Proprio mentre il bacio si sta facendo sempre più passionale, qualcuno spalanca la porta. E quel qualcuno è ovviamente Jungkook. Namjoon sospira e ci stacchiamo subito. Mi volto verso il feto, che ha le guance bordeaux e guarda per terra per l'imbarazzo.
“Hai bisogno Jungkook?” gli chiedo.
“Si… Adachiagara mi ha detto di dirti che vuole parlarti”
“Okay, allora oggi pomeriggio faccio un salto al suo appartamento”
“Ha detto che vuole parlarti adesso”.
“Oh okay… Cinque minuti e sono pronta”.
Scendo dal letto e anche Joonie fa la stessa cosa. Mi preparo e in cinque minuti mi ritrovo in macchina a guidare fino a casa del fratello della mia migliore amica.
Skip time
“Ho provato tutto il possibile e ho consultato tutti i miei manuali, ma non sono riuscito a trovare nulla per poterla aiutare… Mi sento così inutile” il vampiro sospira “So solo che se fossi stato cosciente avrei potuto aiutarla fin dall'inizio…”
Namjoon lo conforta, mentre io mi avvicino alla piccola figura seduta al tavolo che sta disegnando.
“Ehi Roxy…”
“Ciao, Ari…”
“Che cosa disegni di bello?”
“Un pupazzo di neve… È per Susanna”.
Ogni tanto mi stupisco di questa ragazzina… Io a dodici anni ero flippata con Percy Jackson e Shadowhunters, i disegni li facevo all'asilo!
“È proprio carino...” poso lo sguardo sugli altri fogli “Posso dare un’occhiata ai tuoi altri disegni?”.
Li prendo tra le mani e li guardo uno a uno, finché non mi blocco su una figura sorridente vestita da strega con gli occhiali e i capelli castani.
“Chi è questa, Roxy?”
“Non lo so… ma credo che tu la conosca molto bene".
Guardo attentamente dei punti segnati per tutto il foglio. Prendo una matita e comincio a collegarli. Il nome che mi appare sotto agli occhi mi stupisce leggermente. Alzo lo sguardo su Namjoon, che mi guarda a sua volta.
“So chi può aiutarci”.

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