Capitolo 9

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Fare le riprese per il nuovo MV si sta rivelando più complicato del previsto. Sul set, noi ragazze sembriamo migliori amiche, ma ogni qualvolta che ci danno una pausa io tendo a rimanere da sola. Me ne sto in disparte, non parlo con nessuno. Non capita spesso che io mi comporti così, beh, almeno avevo l'abitudine di comportarmi così all'inizio della mia carriera, ma poi mi sono aperta con le mie compagne di gruppo. Non ho un umore così nero da almeno due anni. Le ragazze hanno persino paura di rivolgermi la parola. Non voglio che credano che io sia ritornata a comportarmi come all'inizio, ma non voglio parlare con nessuno.
Il regista ci sta spiegando come dovrà svolgersi la prossima scena. L’album che uscirà a breve contiene tutto ciò che siamo, ci mette completamente a nudo davanti ai nostri fans, racconta ciò che siamo state, ciò che siamo. In questa scena, ci siamo solo io e Jewong e riprende un fatto successo davvero nella nostra vita, quando le rivelai ciò che mi aveva fatto e mi stava facendo Mark. Quella volta, ero in un bagno di un locale, a terra, piangente. Lei mi ritrovò in piedi con la schiena appoggiata alla parete, con le lacrime che mi solcavano il viso e un taglio sulla guancia. Si avvicinò lentamente e mi abbracciò. Rievocare questi ricordi in un video fa male. Il regista ordina di accendere le videocamere. Le riprese cominciano tra 3… 2… 1…
CIAK
Sono appoggiata al muro, come quella notte. Non c'è stato bisogno di rovinare apposta il mio make-up, mi è bastato semplicemente pensare a tutto ciò che è successo finora, a Jungkook e a Susanna. La figura di Jewong fa irruzione nel bagno. Sta per avvicinarsi per abbracciarmi.
Allontanati…
I suoi passi si fanno sempre più vicini.
Vai via…
La ragazza sorpassa i lavandini, viene nella mia direzione.
Ti prego.
La ragazza mi è di fronte e allarga le braccia per abbracciarmi.
“Vattene via!”
Il mio urlo vaga per tutto il set. Spingo via Jewong da me, sciogliendo l'abbraccio. Guardo la ragazza e lentamente mi accascio a terra, cominciando a piangere. Nascondo il capo sotto le braccia e mi lascio a un pianto isterico. Sento la ragazza davanti a me accucciarsi a terra e avvicinarsi a me.
“Ti prego, vattene… Lasciami in pace. Hai cominciato tu tutto questo casino. Io non ne posso più. È una settimana che è in quella stanza, ancora addormentata. È colpa tua. Per cui vattene via, lasciami in pace, non rivolgermi più la parola”
“Ari…” la sua voce viene interrotta da una più profonda.
“Jewong, lasciala in pace. Credo tu abbia già fatto abbastanza, non peggiorare la situazione”.
Alzo il capo, ancora in lacrime.
“Cosa ci fai qui, Jackson?” chiede la ragazza davanti a me, con tono sprezzante, rivolta al ragazzo.
“Sono affari che non ti riguardano, non sei più la mia ragazza, per cui non te ne deve fregare nulla”.
Jewong indietreggia con la coda tra le gambe e se ne va.
Il ragazzo si avvicina a me e si accuccia davanti a me. La sua mano si avvicina alla mia guancia e mi leva con un dito una lacrima che stava solcando il mio volto.
Il manager, avendo pietà della mia situazione, decide di rinviare le riprese di questa parte a domani. Jackson mi tende la mano e mi aiuta a rialzarmi. Mentre io e lui ci avviamo al mio camerino, le ragazze mi guardano dispiaciute.

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