Capitolo 25

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Piper alla fine si addormentò tra le braccia di Percy. Lui e i suoi amici continuarono a parlare del più e del meno, ma soprattutto di come avevano passato le vacanze.

- Io sono stato con mia nonna in una villa vicino Londra - raccontò Frank, giocherellando con l'orlo della sua felpa. - Mia nonna é severa e fredda, quanto mi manca mia madre! - poi si rivolse a Percy. - Come va il rapporto con tua madre?

Percy sospirò. Non sapeva esattamente cosa rispondere. Il loro rapporto non era mai stato semplice, ma durante le vacanze avevano cercato di fare pace. Ma il loro problema non era una cosa che si risolveva da un giorno all'altro.

- In verità, non lo so - ammise il ragazzo, accarezzando i capelli a Piper, che si era accoccolata a lui nel sonno. - Io e mia madre abbiamo sempre avuto un rapporto difficile, ma durante le vacanze abbiamo cercato di fare pace. Sono stanco di litigare e avercela con lei.

- Come mai? - domandò Grover. Percy sospirò, scuotendo la testa. - Ci sono cose che non riesco a perdonarle - si limitò a dire il ragazzo. - Vorrei che fosse più semplice. Dopotutto é il mio unico genitore, ho solo lei, le voglio bene, ma a volte é difficile. Spero che la situazione migliori.

- Cosa pensa di Piper? - domandò Luna, l'amica bionda di Piper. Percy strinse la sua principessa a sé, che mugugnò qualcosa di incomprensibile e nascose la testa nell'incavo del collo del ragazzo.

- Le piace - rispose il ragazzo, sorridendo. Era contento che la sua piccola le piacesse, lui la amava così tanto. - Dice che é carina e gentile, molto educata. Non posso che esserne contento.

Frank decise di cambiare argomento, Percy lo ringraziò mentalmente. Non era semplice per lui parlare del rapporto con la madre. - Avete sentito che in una delle famiglie magiche più importanti la nonna vuole il divorzio del nipote dalla moglie. Li sta praticamente obbligando.

Percy scosse la testa. - Ma chi si crede di essere? Neanche fosse la Regina del mondo. Se quei due si amano chi é lei per obbligarli a divorziare? - chiese, accarezzando la sua Piper che dormiva tra le sue braccia.

- Poi é anche incinta - aggiunse Hazel, guardando Piper che si accoccolava al suo ragazzo. - Non ha il diritto di distruggere una famiglia solo perché non le piace la moglie del nipote.

Tutti concordarono con lei. Parlarono anche dello sport. Frank raccontò a Percy che da quando c'era Harry a giocare per la squadra di Grifondoro vincevano ogni anno la Coppa delle Case.

- Scusate ma i maghi qui in Inghilterra non fanno niente, oltre il Quidditch? - domandò Percy, stanco di sentire parlare sempre di uno sport che non avrebbe mai potuto praticare per colpa di quella sua stupida paura di volare.

- Noi in America abbiamo l'hip-hop, il basket, la pallavolo, l'hockey, il football e anche il nuoto - aggiunse il ragazzo. - Io fino all'anno scorso facevo hip-hop, nuoto e basket.

Grover spalancò gli occhi. - Così tante cose? Io riesco a malapena a studiare - domandò sorpreso. Percy si strinse nelle spalle. - Non so se ve l'ho detto, ma oltre alla dislessia ho anche l'iperattività. Significa che non riesco mai a stare fermo, devo per forza fare qualcosa. Ecco perché riuscivo a fare trecento sport senza stancarmi al primo.

- Ora che non faccio più niente se ne stanno andando gli addominali - si lamentò, facendo una smorfia. - Ci ho messo anni a farmeli venire così!

Frank rise, guadagnandosi un'occhiataccia da Percy, ma poi contagiò gli altri, che iniziarono a ridere così forte che svegliarono Piper, che dormiva tranquilla tra le braccia del suo ragazzo.

La ragazza mugugnò, alzando la testa dal petto del suo ragazzo. - La bella addormentata si é svegliata - annunciò il ragazzo. Piper lo guardò male ma non ribatté. - Per quanto ho dormito?

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