Capitolo 52

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Quando andò a trovare Percy, Piper lo trovò seduto nel suo letto in infermeria con il sorriso sulle labbra. Accarezzava Blackjack che si era sdraiato in grembo al ragazzo, la coda che scattava da una parte all'altra.

- Amore! - lo chiamò. Lui si voltò verso di lei e le rivolse uno dei suoi bellissimi sorrisi. Si tolse un auricolare dalle orecchie mentre lei lo raggiungeva. Il suo cuore si sciolse nel vederlo sorridere così. - Sono venuta a controllare che stessi bene. Come ti senti?

Il ragazzo si strinse nelle spalle e le rivolse di nuovo quel suo bellissimo sorriso timido. - Ho un po' di mal di testa, ma per il resto sto bene - rispose, per poi passare le dita nel pelo morbido di Blackjack.

Le fece spazio sul suo letto per sedersi e si lasciò abbracciare, cosa che fece sorridere la ragazza. Era così contenta che fosse così tranquillo, anche se non se ne spiegava il motivo. Gli prese la testa tra le mani e gli stampò un dolce bacio sulle labbra. - Ne sono felice, amore mio.

Percy stava per dire qualcosa, quando qualcuno li interruppe. - Ehi, piccioncini - la voce del padre di Percy le giunse da dietro. Si voltò verso l'uomo che li stava raggiungendo a passo deciso. - Cercate di non amoreggiare troppo, qui.

Percy gli lanciò un'occhiataccia. - Papà, smettila - gli intimò, così l'uomo alzò le mani in segno di resa. Piper si immobilizzò. Aveva sentito male o Percy aveva chiamato Miller "papà"? Cosa si era persa?

Alternò lo sguardo da Percy a Miller e i due sembravano tranquilli, quasi fossero dei normali padre e figlio. Guardò il sorriso di Percy e il suo sguardo luminoso, che ormai non vedeva da tempo. Si voltò verso Miller.

- Gliel'ha detto! - esclamò sorpresa. Il giorno prima l'uomo aveva detto di voler aspettare che Percy si riprendesse da tutto quello che stava succedendo. - Non aveva detto di voler aspettare?

Miller si strinse nelle spalle e fece per rispondere, ma Percy lo interruppe, rivolgendosi a Piper. Il suo era sparito e la sua espressione era confusa, ma non sembrava arrabbiato. - Tu lo sapevi?

Piper scambiò un'occhiata con Miller. Poi abbassò lo sguardo e passò una mano nei capelli del suo ragazzo, che la guardava con i suoi occhioni verdi. - Sì, lo sapevo - ammise sospirando. - non te l'ho detto perché questa é una cosa che dovevate risolvere tra voi due.

Percy annuì e sorrise, cosa che fece venire a Piper voglia di riempirlo di baci. Era così bello il suo amore. - Sono così contenta per te, amore mio - gli disse, stringendolo forte a sé. Sentì il suo tesoro ridere e abbracciarla a sua volta. - Vuoi mangiare in Sala Grande? Madama Chips ha detto che puoi, se vuoi.

Percy guardò suo padre, poi posò di nuovo lo sguardo sulla sua ragazza. La baciò e lei sentì il cuore saltare un battito. - Okay - accettò, con un sorriso appena accennato. Tornò a guardare suo padre. - Papà, puoi lasciarci soli?

Miller li fissò per qualche secondo, poi uscì. Appena l'uomo scomparve dietro la porta, Percy si accoccolò alla ragazza, affondando il viso nel suo seno. - Oh, amore - ridacchiò la ragazza. - Come sei dolce.

Percy si strinse a lei. La amava così tanto. Era così felice per aver ritrovati suo padre, di avere qualcun altro con cui confidarsi, ma nessuno l'avrebbe mai sostituita. Amava così tanto accoccolarsi a lei in quel modo, farsi coccolare e baciare con dolcezza.

- Ti amo, principessa - le disse mentre lei lo stringeva a sé e gli passava le dita tra i capelli. Gli stampò un bacio sul collo e la strinse forte. - Ora che ho trovato mio padre non pensare che tu non sia più importante come prima per me. Ho bisogno di te come prima.

Piper gli accarezzò una guancia e gli sorrise con amore. Percy sentì il cuore scaldarsi mentre si perdeva nei caldi occhi castani della sua principessa. - Tesoro, anch'io ti amo più di ogni altra cosa. Sono così felice per te. Da quanto tempo non ti vedevo sorridere così?

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