Come ti chiami?
Quella figura si girò elegantemente verso di lui, lentamente, i suoi occhi cerulei brillarono di luce antica, Mika scrutò quelle iridi, una sensazione di timore reverenziale lo invase, pareva avesse vissuto per un tempo inconcepibile per una semplice mente umana...
Come ti chiami?
Ripetè a fil di voce quasi a se stesso, costernato da quella rivelazione, si sentì confuso da quel bagliore soave, eppure, eppure vi era tristezza in quelle iridi, uno sconforto così profondo e radicato che Mika trasalì. Conosceva quello sguardo, quella sensazione, era stampata a fuoco nella sua memoria, lo aveva tormentato per anni, infestando perennemente i suoi sogni fino a quando non aveva rincontrato Yuu, la l'angosciante sensazione di perdere la cosa più preziosa della propria vita, di fronti ai propri occhi, osservare il soffio vitale volar via, come una piuma inghiottita dall'acqua in una notte di plenilunio.
"Cosa nascondono i tuoi occhi"
Mika lo osservò, pareva una creatura delle favole, con la sua candida tunica bianca, i lunghissimi capelli dorati, che brillavano come pura luce, la pelle diafana e liscia, perfetta e immacolata come l'avorio, nessuna imperfezione turbava il suo piccolo ed esile viso. Ma quello sguardo triste, non si addiceva a un bambino così piccolo. Mika si strinse una mano al petto, strinse i denti, percepì i canini lunghi ferire le proprie labbra e il sapore del suo sangue acre, propagarsi nella sua bocca: quel bambino pareva il protagonista di una favola, ma non di una fiaba allegra, bensì
di una una tragedia.
La risposta che ebbe fu semplice, chiara e trasparente, gli parve di aver sempre conosciuto quel nome, e che nessun altra denominazione avesse potuto adeguarsi una creaturina tanto piccola e soave:
"Fay"
Rispose il bambino dai lunghi capelli dorati, abbozzando un sorriso triste, come riferendosi a una vita mai vissuta. Mika si mise una mano sulle labbra, per non urlare: "era lui, doveva essere assolutamente lui!" gli parve che un vento gelido e mortifero, muovesse i lunghissimi capelli del bambino, che si adagiavano languidamente sul pavimento come una soffice coperta dorata, percepì una sensazione di freddo invadere il suo corpo, la temperatura si era abbassata, fu scosso da un glaciale brivido.
"Tu sei..." Gli occhi cerulei dell'enfante scintillarono di luce a quelle parole. Quel soave bagliore che a Mika parve essere affetto, riconosceva quella sensazione, la viveva in se stesso, non appena i suoi occhi incontravano quelli di Yuu. "Allora lo conosci!" gridò allungando una candida manina verso il vampiro, il piccolo divenne inquieto, la trepidazione si impossessò del suo corpicino, iniziò a tremare, i suoi occhi parvero riempirsi di lacrime, ma nessuna di esse si riversò sul suo giovane viso, come se si fossero consumate. Mika per un attimo lo osservò basito, incapace di muoversi, ipnotizzato da quello sguardo colmo di vita, desiderò abbracciarlo forte a se e consolarlo, dirgli che lo avrebbe difeso dalle avversità anche a costo della vita. Vide in quel bimbo forse nato in un mondo troppo malvagio, per il suo cuore puro il se stesso di tanti anni fa, desiderò essere come un padre, per quella creaturina piccola indifesa e tremante: quel padre che lui non aveva mai avuto, ma del quale aveva sempre cercato e desiderato l'affetto, quel padre al quale lui, si doleva di assomigliare ogni qual volta si guardava allo specchio, una fitta acuta di disperazione trapassò il suo cuore, a quel pensiero.
Gli parve che un gemito uscisse dalle labbra piccole e morbide del bambino, ch per un attimo, un lamento inudibile si dipingesse vivido in quelle iridi, pareva come se un mortale incantesimo, lo avesse ghermito, togliendogli la forza di scegliere, di scegliere un'alternativa, di scegliere una via di fuga, di scegliere di vivere.
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Are you still my family: Light and Darkness - Owari no Seraph/Seraph of the end
FanfictionSeconda parte di: "Are you still my Family? - Owari no Seraph" E' consigliata la lettura della prima fanfic. Le avventure continuano: il labile confine tra la luce e l'ombra diventa più sottile, le creature metafisiche gli angeli e i demoni possono...