Capitolo 5: Ricordi

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Mika era fuggito:  era nascosto al delimitare di un cespuglio nel giardino oramai spoglio e  colmo di rovi. "Ecco dov'eri! Ti cercano tutti: sappilo! Non è un granchè come nascondiglio..." Proferì una voce gentile. Il giovane si sedette accanto a lui, rannicchiandosi sull'erba disuguale e secca. Il vapiro arrossì, assumendo modi sbrigativi: "Potevi anche chiedere prima di accomodarti al mio fianco" Lo rimproverò, fingendo apatia.  "Già, scusami...non avrei dovuto...beh, allora ci vediamo, buona serata, Mika" Proferì allontanandosi di un passo, non si preoccupò di nascondere la finzione celata in quella frase:  voleva studiare quella strana umanità celata, nascosta dietro quelle iridi bluastre: era convinto che lui vi fosse, ne era assolutamente certo.   Improvvisamente una mano sottile e tremante prese la sua, lacrime affiorarono ai suoi occhi per quella stretta amorevole, s'impose stoicamente di non piangere, per l'ennesima volta. "N-no ti prego, non te ne andare...almeno tu" Proferì il vampiro con intensità. Yuui si volse verso di lui, incapace di controllare le sue emozioni lo strinse a se affondando il viso nei suoi capelli dorati. "Finalmente ti ho trovato!" Mika rimase in silenzio, incapace di ragionare, ancora confuso da quei sentimenti che sentiva prepotentemente affiorargli nel petto, le dita tremarono, incapaci di ricambiare l'abbraccio. Sentì un singulto: "Yuui...s-stai piangendo?" Il giovane si distaccò, una lacrima rigò dall' occhio dorato. Mika la catturò nel palmo della mano, gli parve strano, ma aveva un lato fin troppo emotivo: arrossì, era bellissimo, così meravigliosamente vittima degli eventi:  gli parve un bambino sperduto in un luogo ghiacciato. "Chi l'avrebbe mai detto, sono stato io a consolare te... Suvvia, non c,è bisogno di affliggersi così..." Bofonchiò cercando di rallegrarlo, rimanendo al suo fianco, guardò quel profilo soave. "Scusami, dev'essermi andato qualcosa nell' occhio" Proferì rammaricato il mago, Mika rise, stava bleffando. "Hai bevuto troppo sangue?" Gli chiese divertito, sforzandosi di sorridere, fingendo di stare al suo gioco. "Ahimè si! Credo davvero di aver ecceduto con i bicchieri! Ah, non sono lucido...qualsiasi cosa dica, ti prego di non prendermi sul serio" Si scusò il maggiore in imbarazzo per  quel  crollo emotivo  cercando faticosamente di ricomporsi.

I due vampiri rimasero l'uno accanto all'altro, osservarono la luna. "Beh...almeno siamo pari" Esclamò  Yuui con un sorrisino divertito. Mika lo guardò interdetto gridando alla sua mente impazzita di concentrarsi sulle sue parole e non sulla sua avvenenza: "In che senso?" Proferì confuso. "Entrambi abbiamo visto un momento di debolezza dell'altro...direi che funzioni come solida base per un'amicizia, no?" Rivelò, specchiandosi negli occhi cerlulei del più giovane dedicandogli un sorriso armonioso. Mika rispose al sorriso, goffo, mentre cercava di impedire ai suoi occhi di catalizzarsi su quelle labbra: "Già...sono d'accordo con te, Yuui". 


Seguì un lungo silenzio. Restarono nei paraggi, camminando silenziosamente tra i rovi. Mikaela studiò la conformazione degli alberi, erano strani, inquietanti, parevano dei mostri artigliati. Improvvisamente Yuui apparve dietro di lui, il vampiro trasalì, spaventato, non lo aveva senttio arrivare: "Non sei di queste parti, arrivi dal giappone assieme a Krul e Ferid, gli ospiti tanto attesi e decantati dal conte Vlad!" "...Come lo hai conosciuto?" "Stavo indagando su delle leggende locali, la foresta Hoia Baciu, si dice che sia il luogo più infestato di questo pianeta. Si verificano inquietanti fenomeni all'interno:  sparizioni di persone, paradossi temporali, o addirittura spaziali: ho scelto di recarmici, ero convinto che fosse tutto dovuto ad una distorsione spazio temporale...e difatti" "Cos'hai scoperto?" Proferì Mika interessato come non mai a quel racconto, continuarono ad inoltrarsi nel giardino nebbioso.  "Che si trattava proprio di ciò, una distorsione dello spazio tempo di una tale portata da aver aperto un abisso sull'oltretomba, l'averno per l'esatezza." Un pipistrellò volò sgraziato verso la luna, l'altro rabbrividì: "Pensavo che fossero leggende di tempi antichi e invece..." "Invece sono reali, le più reali di tutte, ecco da dove provengono tutte quelle povere anime, anche se alcune sono rimaste bloccate in quel luogo di desolazione. Inoltre L'apocalisse non ha fatto altro che peggiorare tutto ciò oltre l'inimmaginabile...sono migliaia dopo che quella catastrofe si è abbattuta sul mondo" Proferì funereo. Mika sbarrò gli occhi, gli parve di vedere il truce rintocco della morte in quella frase, la morte alla quale era miracolosamente sfuggito:  quell'arcana creatura che lo perseguitava e che alla fine lo aveva dannato per sempre, donandogli l'atroce dono della vita eterna tra le proprie spire per volere del fato. "Mi dispiace..." Mormorò il più giovane, mogio. "Il mondo è ingiusto Mika, il destino lo è, spesso le creature non meritano la sofferenza...la sorte è una dea beffarda" Mikaela rimase in silenzio, assorto tra i suoi pensieri, annui appena, per fargli capire che lo stesse ascoltando. "Hai viaggiato molto?" "Troppo...desiderei solo fermarmi" "Puoi rimanere qui se volessi. Il conte sarebbe lieto di ospitarti, prima l'ho sentito dire che voleva tornare nella sua proprietà di Londra, magari gli serve qualcuno che curi questa residenza in sua assenza" "Vi è Jhonathan e le sue figlie" "Hai ragione, scusami per la mia totale mancanza di percezione, non mi sento molto bene questa sera" Yuui gli dedicò una occhiata divertita: "Però sembri rinvigorito rispetto a prima, il sangue deve averti aiutato!" "Perlomeno non sono diventato un demone...non ancora, per fortuna...Sai, c'è qualcuno che devo rivedere e voglio che mi riconosca quando avverrà" Dichiarò optando per la sincerità, in quell'istante il vento catturò le sue parole che viaggiarono nell'aere disperdendosi nel giardino brullo. 

Are you still my family: Light and Darkness - Owari no Seraph/Seraph of the endDove le storie prendono vita. Scoprilo ora