Arrivarono in una gelida distesa di ghiacci, coperta di morbida eppure tepestosa neve. Gli alberi si muovevano squassati dall'ardore dei venti che gridava frasi tra le fronde, parevano urla, grida disperate di un mondo in rovina. Il paesaggio era completamente innevato. Si materializzarono in un lampo di luce su un promontorio inabissato in una coltre di candida neve.
"Mika che diavolo ti è saltato in mente, hai idea della gravità dell'accaduto?" Gridò adirato il mago, scansandosi bruscamente dall'altro e balzando lontano da lui, il cerchio dimensionale si richiuse, una soffusa luce bluastra brillò nell'ambiente flebile e tenue, dissolvendosi. "Non credo che un bacio sia così eclatante come avvenimento..." Yuui arrossì appena, lo scrutò per un istante a disagio, poi guardò altrove, imbarazzato. Mika sorrise divertito, soddisfatto del proprio ardire. "N-non mi riferivo a quello: comunque non rientrava nei miei piani, lo ammetto...Insomma..." Il vampiro lo guardò, rise sotto i baffi, vederlo così in difficoltà con le parole lo divertiva: pareva stranamente adorabile, perdeva tutta la sua austerità. "Perchè mi hai seguito? Hai idea della gravità dell'accaduto?! Hai combinato un disastro...rischiamo il paradosso!Anzi una doppia distorsione, visto la tua bravata!" "Addirittura? Non dirmi che qui ti tengono d'occhio a vista...Sei un personaggio importante o qualcosa del genere? Magari promesso sposo? Accipicchia che freddo..." Esclamò con un brivido. "Tsk...Smettila...Prendi, tu non sei abituato a questo clima" Bofonchiò, lanciandogli il pesante mantello, Mika lo prese al volo, si concentrò un attimo sulla incredibile fattura di quella stoffa dall'apparenza incredibilmente aristocratica, poi ribattè, svegliandosi da quel torpore: "Aspetta, e tu? Rischierai di congelare!" "Sciocchezze...non potrei mai temerlo, ci sono fin troppo abituato" Rispose continuando a marciare nella neve senza voltarsi verso l'altro. Mika arrossì: in fondo era stato gentile. Improvvisamente pensò a Yuichiro, si sentì in colpa ad averlo lasciato indietro ma in effetti, il suo piano era bloccare Yuui non viaggiare assieme: gli occhi brillarono d'un ardore più intenso dell'amicizia, era stato un piacevole imprevisto.
Mosse un passo, affondò nella neve, si chiese se l'amico d'infanzia fosse preoccupato per lui...sperò di no, ma gli parve impossibile visto il legame simbiotico nel quale vivevano. Raggiunse il mago.
Odiava pensarlo, ma in effetti in quella strana avventura probabilmente gli avrebbe avvicinati maggiormente. "Yuui...non hai risposto alla mia domanda...Quale ruolo ricopri in questa dimensione?" Gli parve che l'ombra di una lacrima sfolgorasse in quelle iridi chiare. Il ragazzo non gli rispose, afflitto da un silenzio angosciante. Arrivarono alla fine del promontorio. Mikaela guardò ammaliato quella suggestiva visione: un maniero s'ergeva silenzioso e imponente su una montagna dalle tinte scure, sulle torri appariva una scia di ghiaccio che pareva formare delle enormi ali incrociate su di esso. Il vampiro osservò estasiato quel'ambiente che pareva dipinto da una fiaba, un villaggio era arrampicato ai piedi della montagna mentre ponti sospesi collegavano le varie parti di esso creando arabeschi di decorazioni innevate. Una ripida scalinata attraversava la rupe scoscesa collegando la cittadella al maniero delle luci fatue ed eleganti illuminavano il tragitto.
Un soave bagliore azzurro sfolgorava in quelle fiaccole dal colore etereo, quella tinta era così simile alla magia che aveva visto poco prima.
"Benvenuto nel regno di Celes, Mika" Mormorò in un sussurro, a fil di voce, malinconico. Il giovane vampiro guardò estasiato quel mondo dall'aspetto incantato eppure tragico.
Zefiro aveva strappato quelle parole dalle labbra del mago disperdendole nell'aere.
Un senso di inquietante dejavu annebbiò le iridi cerulee, annebbiate da ricordi inconfessabili.
Quelle sillabe erano tristi, afflitte. Il vampiro non riuscì a dire nient'altro. Si pentì dell'allegria di poco prima. "Di certo per Yuui non dev'essere un divertimento tonare qui...a giudicare dal suo viso" Meditò tra se. Poco dopo chiese, cercando di reprimere lo stupore: "Come possiamo scendere da questo dirupo?" Notò che non vi fossero strade percorribili. "Dovrò usare la magia per trasportare entrambi..questa è una dimensione basata sugli incanti, Mika. " Proferì teletrasportandoli ai piedi della scalinata." Mikaela guardò incredulo quell'incanto era a dir poco suggestivo, si chiese se non stesse sognando.
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Are you still my family: Light and Darkness - Owari no Seraph/Seraph of the end
FanficSeconda parte di: "Are you still my Family? - Owari no Seraph" E' consigliata la lettura della prima fanfic. Le avventure continuano: il labile confine tra la luce e l'ombra diventa più sottile, le creature metafisiche gli angeli e i demoni possono...