La donna che mi somministrerà il siero per la simulazione è Intrepida, il suo modo di vestire mi colpisce subito, ma evito di farle complimenti o partirei già con il piede sbagliato.
Si volta dandomi le spalle, mentre prepara i macchinari, così mi siedo sulla poltrona e respiro profondamente.
È solo la prova decisiva, dopotutto.
"Bevi." Mi ordina. Non c'è bisogno che chieda di cosa si tratti, perché già lo so. Uno dei vantaggi di far parte degli Eruditi, se così si può dire.
Ingerisco il contenuto nella fiala e dopo pochi secondi chiudo gli occhi. Quando li riapro mi ritrovo nella mensa, solo che è vuota.
Guardo davanti a me e noto due cesti: uno contiene un pezzo di formaggio e l'altro un coltello lungo più o meno quanto il mio avambraccio.
"Scegli!" urla una voce femminile, e così faccio. O meglio, non mi ero nemmeno accorta che avevo il coltello praticamente in mano.
Successivamente sento una porta aprirsi e un cane dal muso affilato mi si para davanti. Per fortuna ho scelto il coltello, perché non sembra avere un'aria amichevole.
Mi costringo a non avere paura, dal momento che il corpo umano possiede delle ghiandole che, in caso di un sentimento come la paura, secernono una particolare sostanza chimica che è simile a quella delle prede dei cani.
Scusate, la mia parte Erudita si sta mostrando.
"Seduto, Fido!" Ordino e non so neanche perché lo chiamo Fido, visto che non sembra un cane di cui fidarsi.
Il cane sembra calmarsi lentamente quando punto il coltello contro di lui e lo faccio scorrere verso il pavimento. Si sdraia completamente a terra finché una bambina dai capelli neri e il vestito blu arriva saltellando verso di lui.
Sembra me da piccola, ma scuoto il capo lasciando perdere la stramba situazione che sembrava essersi creata.
Lei stende le braccia e strilla il nome del cane. Sorride felice e quindi cerco di mettere su un sorriso convincente e rassicurante... ma poi il cane si alza di scatto e digrigna i denti verso la bambina, pronto ad attaccarla come prima voleva fare con me.
Non penso più e cerco di fermare il cane con la prima cosa che riesco a vedere come un'arma, poi mi ricordo del coltello che ho in mano.
Non sono un genio, ma con la geometria me la cavo abbastanza; cerco di calmarmi e prendere bene la mira calcolando il fattore velocità, altezza e beh, bersaglio da non colpire ovvero la bambina. Lancio il coltello e sospiro pesantemente quando vedo che questo è finito sul fianco del cane.
Lui e la bambina scompaiono, così come l'ambientazione della simulazione. Sono sull'autobus, tutti i posti sono occupati. Un uomo panciuto dai lunghi baffi grigi indica una foto sul giornale.
"Conosci questo tipo?" Chiede. No, non credo. Non ne sono sicura.
"Non lo so."
"Che vuol dire che non lo sai? Lo conosci o no?"
"No, non lo conosco, mi dispiace." Dico facendo spallucce, ma è l'errore più stupido mai fatto in vita mia. L'uomo si alza e accartoccia il giornale sul sedile. "Bugiarda."
"Perché non conosco il tizio? Non pensa di esagerare?"
"Se lo conosci dimmelo!" urla "Potresti salvarmi!"
L'idea di essere l'eroina di questo tizio mi piace, ma io davvero non ricordo il nome della persona sul giornale, quindi mi limito semplicemente a scuotere il capo con disappunto.
Mi sveglio un po' impanicata perché sinceramente credo di aver fatto un gran casino, ma come le controlli queste cose? Come fai a dire alla tua stupida memoria di non fare cilecca in un momento così importante? Non puoi, ecco.
La donna Intrepida arriccia le labbra armeggiando con lo schermo elettronico vicino alla poltrona. Ho paura adesso, mi passano in mente cose impossibili come essere una Esclusa per esempio. Devo calmarmi o l'ansia mi mangerà viva.
"E allora?" Chiedo impaziente.
"Beh... a ogni passaggio della simulazione vengono eliminate due o più fazioni. Non sei una Pacifica, e tantomeno una Candida..."
Sì beh, questo già lo sapevo senza fare la simulazione.
"Tuttavia, hai salvato la bambina ma non l'uomo, quindi non sei nemmeno Abnegante."
Inarco le sopracciglia esageratamente, mi fanno male anche gli occhi. Che cosa significa? Rimangono solo la mia fazione di nascita e gli Intrepidi, questa donna ha intenzione di farmi morire di infarto o cosa?
"Il fatto che tu abbia scelto un coltello non sapendo cosa ti aspettasse suggerisce che tu sia predisposta per gli Intrepidi. Immagino che quella cosa matematica l'abbia fatta solo perché vieni dagli Eruditi." Dice, facendo un sorriso beffardo.
"Quindi sono..."
"Intrepida. Senza ombra di dubbio."
"Proprio nessuna?" Chiedo alzandomi di scatto dalla poltrona.
"Neanche un po'... Dorcas." Dice e si blocca di colpo, un'espressione pensierosa si palesa sul suo volto. "Dorcas Vitani. Hai parenti negli Intrepidi?"
Bella domanda. Forse sì, forse no. Nessuno parla delle fazioni a cui apparteneva prima se non quelli che sono nati e rimasti lì perché beh, la loro vita è rimasta immutata.
"Forse, non lo so. Mio padre però era un Intrepido."
"Allora immagino che sarà orgoglioso di sapere che i geni sono ancora lì da qualche parte!" Dice scherzando, io le faccio un sorriso di circostanza.
"Forse è meglio che vada..."
"Immagino di sì, Dorcas. Ci vediamo domani sera al quartier generale degli Intrepidi, allora."
"Sembra di sì."
Esco dalla stanza e ritorno in mensa. Cara sta leggendo un libro, Zeke e Shauna si stanno congratulando tra loro perché sono risultati Intrepidi e non si sposteranno; Tobias invece sembra lottare con qualcosa all'interno del suo corpo, sembra che stia per scoppiare da un momento all'altro.
Mi chiedo che cosa lo faccia essere così preoccupato. Forse il suo test è risultato differente da come lo aveva aspettato? Chissà.
I miei pensieri vengono interrotti da un ombra blu che mi passa davanti quasi fosse un spettro vagante per la mensa.
"Ohi, Eric!"
Lui si gira indicandosi, come per chiedermi se mi stessi rivolgendo a lui. Annuisco. A chi altro dovrei urlare Eric?
"Buona... buona fortuna." Dico, portando una mano sulla nuca, le labbra arricciate in qualcosa che dovrebbe essere un sorriso.
"Sai benissimo che non ne ho bisogno, Dorcas."
Annuisco lentamente. Ovviamente non ne ha bisogno, lui è Eric Nicolson, cazzo.
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Holdin' my breath till there's nothing left
FanfictionGli eventi narrati in questa storia riguardano la Cerimonia della scelta dell'anno 2028. Dorcas Vitani è una giovane Erudita che si ritroverà a fare una delle scelte più importanti della sua vita.