"Ray, questo non è un orfanotrofio, vero?"
Il corvino tacque.
"Scapperemo insieme, vero?"
Si era messo le mani in tasca. Aveva voltato lo sguardo. Osservava qualcosa dalla finestra, lontano, oltre quelle mura che loro avevano sempre considerato casa.
"Rispondimi, Ray, non ignorarmi come fai di solito! Guardami negli occhi!" Aveva alzato la voce rischiando così di svegliare gli altri bambini o, ancora peggio, la mamma.
Ray aveva seguito il comando. Il suo unico occhio visibile prestava attenzione alla (c/c).
"Sì, certo, scapperemo insieme."
Aveva esitato nel pronunciare quelle parole. Non risultava minimamente convincente.
"Ti aspetti che io ti creda?! Non puoi semplicemente ammettere di odiarmi e finirla con questa farsa?!"
(T/n) aveva sbattuto un pugno sul tavolo. Ray che ne conosceva l'indole tranquilla, rimase sorpreso.
"Oppure sei tu quello che ha intenzione di restare qui?"
Ray sospirò e (T/n) capì cosa volesse intendere il ragazzo.
"Stai scherzando, vero? Non hai davvero intenzione di essere del semplice bestiame?"
Il corvino non aveva idea di come (T/n) avesse scoperto la verità. Era un errore che non aveva previsto.
"Non ho alcun interesse nel vedere cosa ci sia là fuori, a differenza tua. Mi va bene morire così."
(T/n) lo afferrò per le spalle e lo scosse violentemente. Aveva gli occhi lucidi.
"Da quando sei caduto così in basso, Ray?"
"Da quando ti importa di me, (T/n)? Come hai detto tu, ti ho sempre snobbata, quindi per quale motivo dovrebbe interessarti ciò che voglio fare della mia vita?"
"Semplicemente non voglio che tu muoia. Noi siamo una grande famiglia, tu compreso. Non voglio che la mia famiglia muoia. Quindi non puoi morire neanche tu."
"Vai a dormire." Esclamò Ray tornando a guardare dalla finestra.
"Perché mi ignori sempre?" Domandò lei.
Non le avrebbe risposto. Lo conosceva bene.
I suoi passi riecheggiavano per il corridoio, assicurando che avesse lasciato la sala da pranzo.
Ray era rimasto da solo. Sul suo volto si era dipinto un sorriso amaro.
Aveva appoggiato la testa sul palmo della mano.
Il vetro che osservava rifletteva il suo riflesso. I numeri neri sul suo collo erano ben visibili.
"Ti sbagli, (T/n), farò in modo che tu sopravviva. Giuro sulla mia stessa vita." Fece una pausa. "Sarai libera."
Nessuno sentì la sua confessione. Chiuse gli occhi. Quando li riaprì il sole era già sorto.
Oh, I hope some day
I'll make it out of hereEven if it takes all night
Or a hundred yearsNeed a place to hide,
But I can't find one nearWanna feel alive,
Outside I can fight my fearIsn't it lovely, all alone
Heart made of glass,
my mind of stoneTear me to pieces, skin and bone
Hello, welcome home