"Emma, sai che di me ti puoi fidare."
Emma spalancò gli occhi, senza riconoscere a chi appartenesse la voce. Era ancora buio ed il volto del suo interlocutore era nascosto dall'oscurità.
"(T/n), sei tu?" chiese mantenendo un tono di voce basso per evitare di svegliare gli altri bambini.
"Sì, sono io. Ti devo parlare."
"Perché?"
"So cosa hai visto. " disse la (c/c), avvicinandosi maggiormente ad Emma, in modo che nessuno potesse sentire la loro conversazione.
La rossa non rispose.
"Domani ne parleremo anche con Norman, ora cerca di dormire. Non dare nell'occhio, se non vuoi che la mamma se ne accorga." dette queste parole, Emma sentì il peso dell'amica scomparire dal suo letto. Dei leggeri passi si allontanarono, verso una direzione, che Emma ricordava essere quella verso il letto della (c/c).
Fu probabilmente la notte più lunga che Norman ed Emma avessero mai trascorso. Non chiusero occhio, senza che potessero togliersi anche solo per un secondo l'immagine del corpo senza vita della piccola Conny.
Quei mostri che avevano ucciso la loro amica, senza che Isabella battesse un ciglio, un giorno sarebbero tornati e, presto o tardi, avrebbero fatto lo stesso con tutti gli altri bambini di Grace Field.
Emma odiava anche il solo pensare di non poter proteggere i suoi fratelli e sorelle minori, avrebbe fatto di tutto pur di salvarli dal destino orribile che li avrebbe aspettati al di fuori dei cancelli del pacifico orfanotrofio in cui erano cresciuti, senza mai chiedersi se quello fosse effettivamente un vero orfanotrofio.
Non gli mancava mai nulla ed Isabella era decisamente una madre amorevole per tutti loro, nessuno dei bambini avrebbe mai sospettato di lei, eppure, la verità era saltata fuori ed Emma non avrebbe più sprecato un solo secondo.
Ciò in cui avevano sempre creduto si era rivelato essere una menzogna. Il mondo che pensavano li aspettasse una volta adottati da una famiglia era una menzogna. Non avevano neanche la certezza che il mondo fosse abitato dagli umani, o che esistessero quei demoni che si nutrivano dei bambini dell'orfanotrofio.
Forse erano gli unici umani rimasti, costretti a vivere come animali da macello senza neanche rendersene conto.
Nonostante fossero dei bambini, avrebbero dovuto trovare il modo di ingannare la donna che consideravano come una madre, ma che avrebbe fatto di tutto pur di ostacolarli per evitare di perdere il posto che si era guadagnata con fatica. Avrebbero dovuto adattarsi ad un mondo che non sapevano neanche se fosse come quello rappresentato nei libri risalenti al massimo al primo decennio degli anni duemila.
Neanche Ray, che aveva scoperto la verità per primo, poteva realmente sapere quali fossero le insidie che li attendeva fuori dalle mura di Grace Field, né se avesse la possibilità di vedere con i suoi occhi il mondo di cui aveva letto nei libri che era solito leggere.
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