Bouillabaisse

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La Bouillabaisse è una zuppa di pesce stufata, che comprende quattro tipi di pesce: scorfano, triglia, grongo e gallinella; è usato aggiungere però altri pesci come dentice, rombo e invertebrati come ricci, mitili e granchi. Viene servita con la Rouille, una salsa d'accompagnamento fatta con pangrattato, olio d'oliva, zafferano e peperoncino.

Paese di provenienza: Francia

Seoul, Corea del Sud
Venerdì 25 Dicembre 2018

12 ore prima dell'apertura

MiSo fu scaraventata nella sua vita reale di soprassalto. Si risvegliò avvolta nelle coperte calde del proprio letto, la sua migliore amica che strillava dall'altra parte della casa. Stava sicuramente parlando al telefono, come sempre.
«Ma che ore sono?» Borbottò tra se e se in uno sbadiglio degno del ruggito di un leone, mentre si stropicciava gli occhi stancamente.
Si imbacuccò per bene nel piumone e si tirò verso il comodino, afferrando il proprio cellulare per accenderlo e vedere a che ora quella pazza della sua coinquilina l'avesse svegliata quella mattina: le sette e mezza?!
Okay, mantieni la calma e non andarle a strappare i capelli si disse mentalmente, raccogliendo tutta la propria forza di volontà per non alzarsi e andare ad urlarle in faccia come una pazza maniaca. Per una volta che le era concesso dormire fino a tardi, giacché era la mattina di Natale, veniva svegliata come se fosse stato un giorno come tutti gli altri. Non lo avrebbe accettato.
«Va bene. Adesso chiudo gli occhi e mi riaddormento, giusto? Non sarà poi così difficile.» Commentò con la voce ancora impastata dal sonno, convinta di potercela fare. D'altronde sentiva la testa esploderle e gli occhi gonfi come se li avessero presi a pugni per ore. Quindi sarebbe stato facile ricadere nel mondo dei sogni, dove il viso di Kim Seokjin la perseguitava.
«Lee MiSo!» Strillò Haerin, facendo la sua comparsa nella camera di MiSo, quando la ragazza era ormai sul punto di adagiarsi tra le braccia di Morfeo.
«AAAAHH!» Gridò MiSo in tutta risposta, saltando tra le lenzuola morbide. «Vuoi morire?!» Sbottò, gli occhi spalancati a guardare increduli l'espressione divertita della sua migliore amica.
«Hey, scusa. Non intendevo terrorizzarti.» Haerin esplode in una forte risata isterica, tirando indietro la testa.
«Non solo mi svegli ad un orario indecente. Hai pure il coraggio di entrare in camera mia, urlando con la tua vocina malefica, quando stavo per fare altri tanti dolci sogni!» Si lagnò la chef, mentre sbatteva le mani sul piumone in un gesto quasi infantile.
«Immagino.» Continuò a ridere Haerin. «Scommetto che di notte ti sogni Younghyun. Oppure Seokjin.»
«Yah!» Ribatté MiSo, scocciata. «Io non sogno nessuno dei due!» Esclamò a gran finale, come a voler mettere un punto a quella conversazione superflua.
«Io dico che se ti facessi trovare uno dei due incartato ad arte, con un bel fiocchetto rosso in testa, non ti dispiacerebbe affatto.» La migliore amica sussurrò, mentre inarcava un sopracciglio, come se stesse dicendo un'ovvietà.
«E se lo facessi io con Sungjin? Ti dispiacerebbe?» MiSo premette su un tasto dolente per la sua migliore amica, sapendo quanto lei guardasse il cameriere con occhi sognanti.
«Non possiamo più essere amiche, adesso. Sai troppe cose. Ti devo sterminare.» Commentò spaventosamente seria Haerin, poi scoppiò nuovamente a ridere.
«Dai, adesso andiamo a fare colazione, dato che non vuoi che io dorma. Poi scartiamo i regali.»
«Ah, mi hai fatto un regalo? Accidenti, io me ne sono completamente dimenticata.» Disse Haerin. MiSo inarcò entrambe le sopracciglia. «Sto scherzando, ovviamente.»
«Pensi che non lo avessi capito? Sei talmente tanto prevedibile. È già il terzo anno di seguito che mi fai sempre lo stesso scherzo. Aggiornati, Internet Explorer.»

9 ore prima dell'apertura

Dopo essersi scambiate dei regali piuttosto ridicoli — Haerin le aveva regalato un tostapane rosso per il quinto Natale di seguito — MiSo si cambiò in dei vestiti caldi e comodi ed uscì di casa, le mani avvolte attorno agli impacchi caldi che Younghyun le aveva infilato nelle tasche solo qualche sera prima. Pensarci le causava ancora degli intensi brividi e una lieve aritmia cardiaca.
Camminò da sola per le ore successive, gli occhi vispi che scavavano dentro le vetrine dei negozi, gremite di lucine natalizie e neve finta. Fin quando qualcosa non attirò la sua attenzione e si costrinse ad entrare. Aprì la porta di vetro e venne investita dalla piacevole sensazione del calore che proveniva dall'interno. Così si mosse sul parquet della boutique e si richiuse l'infisso alle spalle.
«Buonasera. Posso fare qualcosa per lei?» Subito la attaccò una commessa con la frangia e gli occhi grandi come quelli di un lemure.
MiSo scosse la testa e le lasciò un sorriso cordiale, prima di appendere gentilmente la donnina e frugare tra le mensole e le grucce da se. Tutti quei vestiti da uomo le facevano girare la testa, ma non aveva ancora fatto un regalo al suo migliore amico, quindi doveva necessariamente soffrire un po'. D'altronde era solo colpa sua, dato che se n'era dimenticata.

Per un Granello di Sale {Kim Seokjin}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora