8. Finito

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~~Jimin~~

Si alza ed esce dalla stanza come una furia.
Come se la situazione non fosse già abbastanza complicata.
Min Yoongi.

Sospiro e alzo lo sguardo verso la direttrice che, dopo aver preso l'ennesimo sorso dal té ormai tiepido, mi concede il permesso di andare via con un gesto stanco.

Mi inchino leggermente e obbedisco, lo stomaco stretto in una morsa dolorosa.

Faccio qualche passo fuori dalla porta e, in lontananza, intravedo la testa azzurra del ragazzo al quale evidentemente sono incatenato.
Aumento il passo per raggiungerlo.
Il cervello che lavora ad una velocità vertiginosa per elaborare tutte le informazioni appena ricevute.

"Hey! Hey tu, aspetta!"

Si gira. Negli occhi uno sguardo indecifrabile.
Tutta la rabbia di poco prima sparita totalmente.
Ora sul suo viso c'è solo uno spesso muro di indifferenza.
Quando sono quasi alla sua altezza mi squadra da testa a piedi e, aggrottando le sopracciglia, chiede "che c'è ragazzino, vuoi un secondo round?"

Si avvicina serio, inespressivo, ma posso percepire l'aurea minacciosa che lo circonda.
In un secondo elimina praticamente tutta la distanza fra noi.
Istintivamente porto le mani avanti per bloccarlo.
"Non c'è bisogno di fare lo stronzo, siamo entrambi nella stessa barca mi sembra!" dico fissandolo.

Ci guardiamo negli occhi per quella che sembra essere un eternità.
Per quanto il suo viso non lasci trasparire nessuna emozione, per un attimo riesco a vedere dentro ai suoi occhi la mia stessa paura e confusione.
In un certo senso è rassicurante.

E mentre ci fissiamo, in silenzio, dentro di me un pezzo del puzzle non trova incastro. Chi diavolo è questo ragazzo?
Perché Hoseok lo conosce? Perché l'ha baciato? Perché quegli studenti in corridoio sussurravano il suo nome come qualcosa di proibito? Perché tra lui e la direttrice c'era tutta quella confidenza?
La testa quasi mi scoppia e Min Yoongi sembra accorgersene perché fa un passo indietro e mi guarda con le sopracciglia aggrottate.

"Chi sei tu?.." chiedo in un sussurro, senza neanche rendermene conto.
Lui distoglie velocemente lo sguardo, quasi come colto alla sprovvista e, girandosi su se stesso sputa fuori un "non sono affari tuoi" prima di riprendere a camminare verso l'uscita.

Resto fermo dove sono per qualche secondo. Imbambolato.
Poi la confusione viene sostituita da un micidiale mix di rabbia e frustrazione che mi fa iniziare a correre per raggiungerlo.
Lo supero e mi pianto davanti a lui, fermandolo.
"Domani ti presenterai, vero?" chiedo tra lo spazientito e lo spaventato.
"Io non ballo." risponde semplicemente. Serio come non mai.
Ed ecco che un ondata di panico si spande dentro di me.
Ha intenzione di non venire? Sono solo?
"A-allora come hai intenzione di procurarti i soldi?"
Si avvicina verso di me e, puntandomi un dito al petto, segna ogni parola "Non. Sono. Affari. Tuoi."
Gli spingo via la mano e lo guardo rabbioso.
"Direi che invece ora sono proprio affari miei eccome dopo che mi hai infilato in questa situazione del cazzo!" affermo.
Un evidente accenno di rabbia si fa strada sul suo viso.
"Ah, quindi sarebbe tutta colpa mia? Chi è che è venuto ad attaccare briga con me dal nulla? Mh angioletto?" chiede tagliente.

Ah, quindi sarebbe colpa mia?!
"Prima cosa: non chiamarmi angioletto. Seconda: rimani comunque tu il primo ad aver usato la violenza fra i due, io stavo solo difendendo un amico!"

A proposito...
Il maggiore fa per rispondere ma si blocca quando mi vede sgranare gli occhi in preda ad una crescente consapevolezza.
"Merda... Hobi!" esclamo prima di correre via lasciando il ragazzo dai capelli azzurri nuovamente solo.
E corro verso l'infermiera.
Il cuore in gola.

[...]
Ho setacciato praticamente tutta la scuola.
Di Hoseok, Taehyung e Jungkook nessuna traccia.
Ora mi sto dirigendo alla nostra sala prove nella speranza che siano lì e non in ospedale.

E se quel pugno sul naso fosse stato peggiore di quanto immaginassi? Ho lasciato Hobi solo in una situazione del genere... sono davvero pessimo.

Senza rendermene realmente conto riprendo a correre. Una strana sensazione che si fa strada dentro di me.
Dietro i miei occhi balena l'immagine di Hoseok sanguinante, solo, mentre viene abbandonato da uno dei suoi migliori amici.

E per cosa?
Rabbia? Gelosia? Non avevo nessun diritto di comportarmi come ho fatto.
E in fondo, dentro di me, so che se non avessi agito in quel modo, non mi sarei neanche ritrovato in questa situazione con Min Yoongi....
È tutta colpa mia.

È sempre colpa mia.

Con il respiro leggermente affannato, mi fermo davanti alla porta della sala prove.
Chiudo un secondo gli occhi sperando che siano lì e che tutto vada bene. Che quel pugno effettivamente non fosse nulla di grave.

Apro la porta e si, sono lì. Stanno bene.
Neanche mi sembra vero.

Sono seduti vicino al pianoforte ridendo insieme del fazzoletto al naso di Hoseok.
Per un attimo un incredibile ondata di sollievo mi investe.
Faccio qualche passo dentro la stanza attirando l'attenzione dei tre che mi salutano sorridenti.
Ma in un attimo il loro sorriso sparisce, sostituito da un espressione a dir poco preoccupata.
"Che succede Jimin?!" chiede Kookie fiondandosi verso di me seguito da gli altri due.

Ah... giusto, mi ero dimenticato di avere il viso fatto a un macello...
Porto la mano a sfiorare la ferita sullo zigomo abbozzando un sorriso, ma inaspettatamente trovo la mia guancia bagnata.

S-sto piangendo?... perché?...

Jungkook, Taehyung e Hoseok sono davanti a me e mi guardano in cerca di risposte.
Per un secondo il mio sguardo si posa su naso di Hobi, sembra davvero essere una cosa da niente. Meglio così.

Provo a parlare ma non escono le parole.
Non riesco neanche a fermare le lacrime.
Mi sento impotente mentre mi rendo conto che sto tremando come una foglia. Un forte dolore nel petto.

Senza sapere bene perché, mi butto fra le braccia di Kook cercando, confuso, conforto nel suo abbraccio. Lo stringo forte.
E quando immediatamente mi stringe anche lui a se, realizzo perché sto piangendo.
Realizzo che la mia vita potrebbe davvero cambiare dopo oggi.
Realizzo che ho mandato tutto al diavolo in meno di due ore.

E qui, fra i miei amici, l'ultima certezza che mi rimane, il mio pianto silenzioso si trasforma in uno disperato.
Crollo.

Credo sia la prima volta che i tre mi vedono piangere, ma non mi importa. Non in un momento in cui il mio sogno potrebbe seriamente andare in frantumi.
Voglio solo piangere tutte le lacrime che ho fino a sciogliermi con loro. Voglio che sia tutto un incubo.

Dopo diversi minuti di singhiozzi e sussurri e carezze sulla schiena, finalmente Hobi chiede "Jiminah, vuoi dirci che succede?"
Io, con la voce strozzata, riesco solo a buttare fuori una piccola frase. "È- è tutto finito..."

Gente lo so che questo capitolo fa pena ma è il meglio che sono riuscita a tirare fuori. Non è proprio un bel periodo ultimamente e scrivere mi sta diventando sempre più difficile ma non volevo far passare 1000 anni dall'ultimo aggiornamento. Scusate.
(Btw la storia vi sta interessando? Datemi qualche feedback pls)

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: May 02, 2019 ⏰

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