<< Klaus è... è bellissima la vista dalla Torre Eiffel >> mi sporgevo sempre di più, Parigi di notte era davvero molto bella, faceva togliere il fiato: << Sono contento che ti piaccia tesoro >> Klaus mi abbracciò da dietro, appoggiando il mento sulla mia spalla: << Peccato che domani dobbiamo tornare a New Orleans >> mi strinse a se e mi baciò i capelli. Erano passati due anni dalla mia quasi morte, ma Klaus mise da parte il suo orgoglio e mi salvò, non so come, ma con quel gesto avevo riacceso i sentimenti, quelli che avevo spento per colpa sua e ora eccomi qua a Parigi, con l'uomo che amo da una vita.
<< Ma perché non abbiamo prolungato la vacanza? Stavamo così bene, nessun nemico, nessun litigio familiare... insomma eravamo solo noi >> mi lamentai mentre sorseggiavo del bourbon sul jet privato, che ci avrebbe portato a casa, ovvero a New Orleans: << Annie, tesoro, ho del lavoro arretrato da portare a termine e sai che non mi piace lasciare indietro qualcosa >> alzai gli occhi al cielo, ultimamente pensava solo al lavoro, anziché a me e a nostra figlia Lizzie: << Non alzare gli occhi al cielo con me, Annie... se lavoro così tanto é per tenere al sicuro te e Lizzie... te l'avevo detto ricordi? Voi siete il mio punto debole e se qualcuno dovesse farvi del male o peggio ancora uccidervi, non lo sopporterei tanto dolore >> mi alzai e mi sedetti sulle sue gambe: << Allora vorrà dire che diventerò più forte, così che potrai passare più tempo con la sottoscritta >> gli iniziai a sbottonare i bottoni della maglia: << Quanto mi piace questo lato di te amore >> avvicinò le labbra alle mie e mi baciò passionalmente, ogni volta che lo faceva, mi faceva perdere la testa, ero come in balia di lui, del suo profumo e dei suoi baci: << Signor Mikaelson, qui è il comandate che vi parla, volevo informarvi, che inizieremo l'atterraggio per l'aeroporto di New Orleans >> ci staccammo difficilmente, eravamo ancora vogliosi dell'uno e dell'altra: << Tesoro, vatti a sedere e allacciati la cintura, continueremo a casa >> mi sorrise malizioso
<< Mi spieghi perché mi devo allacciare le cinture se siamo immortali? >> gli domandai mentre mi misi a sedere dov'ero prima: << Per te basta un normale paletto per ucciderti amore, mentre con me... >> lo interruppi: << Sì.. sì lo so, ci vuole il paletto di quercia bianca >>.
Atterrammo senza problemi all'aeroporto, prendemmo con noi le valige e le caricammo sul Range Rover di Klaus e ci dirigemmo verso la nostra casa: << Eccoci a casa finalmente >><< Già finalmente >> non ero molto entusiasta e infatti avevo un buon motivo, perché non appena varcammo la soglia di casa, Klaus ricevette delle chiamate: << Magnifico!! >> sussurrai, salii le scale con le valige in mano: << Lizzie ci sei? >> domandai non appena arrivai davanti a camera sua, nessuna risposta: << Ovviamente no, addio felicità è ribenvenuta tristezza >> appoggiai me valige in camera e le disfai: << "Continueremo a casa" lo vedo come abbiamo continuato; giuro che prima o poi quel telefono vola dalla finestra >> stavo mettendo via la roba che non mi accorsi che qualcuno era dietro di me: << Pessima idea Annie >> mi voltai e dietro di me c'era Rebekah, le corsi incontro e l'abbracciai: << Allora com'era Parigi? >>
<< Bellissima, vorrei ripartire già subito per tornarci >>
<< Raccontami tutto, però andiamo in giardino >> le sorrisi e insieme scendemmo le scale; arrivate in giardino le raccontai di Parigi e di come Klaus mi avesse chiesto di sposarlo a Disneyland: << Non pensavo che mio fratello fosse... così... così romantico, con noi mostra sempre la solita faccia... >>
<< Quella seria e quando ride sembra che abbia in mente un piano malvagio >>
<< Esatto... nonostante che non ti ricordi ancora niente, vedo che lo conosci bene >> scoppiammo a ridere entrambe, sperando che Klaus non usasse il super udito da ibrido per origliare: << Rebekah sai dov'è Lizzie? >> le domandai di punto in bianco: << Beh... Lizzie... vedi... >> mi stavo preoccupando: << Le è successo qualcosa? >>
<< No... no... sta benissimo... solo che, non voglio che Klaus lo scopra >> tirò fuori il cellulare e mi mandò un messaggio "Lizzie è dal suo fidanzato, si chiama Jace e hanno la stessa età, frequentano lo stesso college"
<< Davvero? Sono felice per lei, ma ora è meglio che torni a finire di disfare le valigie, se no chi lo sente Klaus >> mi alzai, ma qualcosa iniziò a farmi male, mi accasciai a terra dolorante: << Rebekah >> urlai dal dolore: << Annie, che ti succede? >> mi chiese preoccupata: << N-non lo so... h-ho il corpo che mi fa male >> mi stavo contorcendo dal dolore: << Niklaus... Klaus >> lo chiamò Rebekah, arrivò subito: << Cosa sta succedendo? Annie... Annie >>
<< Freyaaaaa >> urlò alquanto arrabbiato e preoccupato, la sorella strega arrivò e mi prese la mano: << Le stanno facendo un incantesimo, però n-non lo conosco >> non sopportavo più tutto questo dolore così svenni.Mi svegliai che ero in camera mia, di fisco avevo Klaus che mi teneva la mano: << C-che mi è a-successo? >> avevo il corpo che mi faceva ancora male: << Annie ti sei svegliata >> mi alzai e appoggiai la schiena alla testiera del letto, Klaus si sedette sul letto: << Non so come dirtelo Annie e non so come potresti reagire >>
<< Klaus così mi preoccupi, dillo e basta!! >>
<< Non so come sia capitato, ma sei umana Annie, non sei più un vampiro >>.
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I can't stay away from you
Fanfiction[COMPLETA] Sequel di "An eternal love" C'eravamo lasciati, con Klaus e Annie tornati insieme e si erano giurati amore eterno, ma che cosa succederà questa volta? Vi dico solo che un vecchio nemico sta tornando e sarà più forte di prima... riuscirà K...