~ Capitolo 3 ~

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<< Ti prego Rebekah, devo farlo... è per il bene di tutti >> le dissi mettendomi a sedere sul suo letto: << Assolutamente no, per prima cosa non ti accompagnerò da quella strega e secondo, se Klaus lo scoprisse, mi conficcherebbe un pugnale nel cuore >> mai un minimo di  rischio: << Per favore Rebekah... ti prego... >> gli feci gli occhi più dolci che potessi fare: << Eeee va bene... d'accordo, ma sappi che se Klaus mi pugnalerà, mi dovrai togliere il pugnale, è il minimo come favore >> le sorrisi, stavolta ero riuscita a convincere Rebekah

<< Allora andiamo >> mi alzai e insieme a Rebekah: << Annie possiamo parlare? >> fuori dalla stanza c'era Damon: << Rebekah vai, ti raggiungo subito >> vi avvicinai a mio fratello e l'abbracciai: << Da quanto tempo Damon >> << È passato solo qualc...

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<< Allora andiamo >> mi alzai e insieme a Rebekah: << Annie possiamo parlare? >> fuori dalla stanza c'era Damon: << Rebekah vai, ti raggiungo subito >> vi avvicinai a mio fratello e l'abbracciai: << Da quanto tempo Damon >>
<< È passato solo qualche anno sorellina... comunque ti rubo poco tempo, vedo che sei impegnata con la bionda >>
<< Dimmi tutto >>
<< Volevo darti questo, non è molto e non è di valore, ma voglio che tu lo porta, eviterà di farti ammazzare del tutto >> sulle mani mi depositò un anello, non capivo: << È l'anello di Alaric, ti aiuterà a fregare la morte, indossalo ti prego, mi farai stare tranquillo >> lo indossai e l'abbracciai: << Grazie Damon >>, raggiunsi Rebekah e insieme andammo nel bar dove ci lavorava una strega.
Strada facemmo: << Comunque Rebekah, se Klaus dovesse pugnalarti ed io te lo togliessi, sappi che tuo fratello mi ammazzerebbe, quindi... in caso succedesse, vorrei un bellissimo funerale, con tanti fiori... mmmh poi vediamo... ah sì, non voglio stare in una bara, ma cremata >> la vidi ridere di gusto,

 ah sì, non voglio stare in una bara, ma cremata >> la vidi ridere di gusto,

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avevo detto qualcosa di sbagliato? << Eccoci qua... tu entra pure, io aspetto fuori >> quando entrai non vidi nessuno, era come se fosse chiuso, ma il cartello fuori, diceva "aperto": << C'è nessuno? >> mi guardai in giro, ma niente: << C'è qualcuno? Sto cercando Sophie Deveraux >>
<< Chi la cerca? >> mi girai davanti a me c'era una donna con un tatuaggio sul braccio destro: << Salve, sono Annie Elizabeth Collins e avrei bisogno, urgentemente di spelare con Sophie >> la donna si avvicinò a me e mi squadrò: << Questo è impossibile >> mi guardai, non riuscivo a capire ciò che diceva: << Cosa è impossibile? >>
<< Tu dovresti essere morta, come fai ad essere ancora in vita? >> ancora con questa favola che dovevo essere morta: << Guardi, proprio non lo so... sono venuta qua, perché voglio recuperare la mia memoria e capire di più cosa sta succedendo >> la donna mi prese per mano e mi portò a sedere in un tavolo, lontano dalla finestra: << Sono io Sophie... Annie è meglio che la memoria non ti ritorni... nel tuo passato non c'è altro che dolore e morte >> mi spiegò: << Sophie, d-devo riaverla, Marcel è tornato in vita ed io sono tornata umana >> mi riguardò per l'ennesima volta: << È impossibile... come puoi essere umana? E soprattutto come fa Marcel ad essere tornato in vita, dopo che l'hai ucciso? >> era troppo strano, molto troppo strano: << Sono stata io ad uccidere Marcel? >> lei annuì

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