2.

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Alza le braccia come per dire che non sia colpa sua.
Elle: 'Penso che dovremmo parlare e se te lo chiedi, so dove abiti grazie al tuo amico Light.'
TN: 'Il mio ragazzo Light.'
Puntualizzo.
TN: 'Comunque sei inquietante.'
Elle: 'Io sarei inquietante?'
Si siede come se fosse casa sua e si mette un dito sulle labbra come se stesse riflettendo.
Inclino la testa e muovo la mano davanti a lui.
TN: 'Ci sei?'
Elle: 'Stavo pensando al nuovo caso, tu che ne pensi?'
TN: 'Quello con i morti d'infarto? Ma poi che c'entra? Possibile che devi parlare sempre e solo della tua carriera?'
Elle: 'Forse hai ragione scusa.'
TN: 'Forse?'
Prende un chupa chups che avevo in una ciotola piena di caramelle e inizia a leccarlo.

Elle: 'Si, forse. Comunque io non posso dirti che mi dispiace o che ho sbagliato perché tanto delle mie scuse non te ne fai nulla, ma vorrei solo che ricominciassimo daccapo, sai, eravamo un'ottima squadra, noi due.'
TN: 'Ma non puoi tornare così, o meglio, non puoi capitare per sbaglio nella mia stessa università e voler ricominciare tutto daccapo, quello che hai fatto non lo dimentico e se non mi fossi trasferita qui a Tokyo, non saresti tornato da me, quindi, cosa vuoi che cambi a te?'

D'un tratto squilla il telefono di Elle, lo prende in modo strano, mi guarda di sfuggita e si alza.
Elle: 'Sì, sì certo, arrivo.'

Come non detto.

Elle: 'TN devo andare.'
Lo guardo andarsene, perché è così complicato?

Lavoro, lavoro e lavoro.
Sa pensare solo a questo, eppure ci sono lo stesso così affezionata.

Suona il campanello, di nuovo.
Per un attimo ho sperato fosse Elle e che avesse preferito rimanere con me piuttosto che andare dai suoi "colleghi" ma era solo Light.
Solo? Cioè voglio dire, io lo amo!

Light: 'Hei piccola come stai?'
Mi accarezza una guancia e io metto la mano sopra la sua.
TN: 'Si... bene.'
Light: 'No dicevo per quello successo stamani... magari sei un po' scossa se ne vuoi parlare dimmelo, io sono qui.'
È sempre così comprensivo nei miei confronti, sì, lui è la persona giusta per me, ora ne sono più che certa.
Ci avviciniamo sempre di più.

E suona il campanello, di nuovo.
Mi mordo le labbra e alzo gli occhi al cielo.
TN: 'Proprio sul più bello...'
Light ridacchia.
TN: 'Chi è??'
Urlo.
Elle: 'Indovina un po'?!'
TN: 'Elle che ci fai qui?'
Elle: 'Sono tornato per parlarti di una cos...'
Light: 'Tornato? Quindi era già stato qui?'
Ok, tutto questo è imbarazzante.
Elle: 'Oh, proprio te volevo.'
TN: 'Cosa sta succedendo?'

Non sto capendo, ora stressa anche Light? Ma vuole proprio rovinarmi?

Elle: 'Tuo padre lavora al nostro caso, l'ultimo in corso, e volevamo tu lavorassi con noi, penso sia abbastanza intelligente per...'
Lo scruta con gli occhi, come se si fosse fermato e si stesse pentendo di ciò che aveva intenzione di proporgli e ho quasi il presentimento che qualcosa non quadri, mi sembra strano che chiami ad investigare a un caso importante qualcuno che conosce da quanto, una mattina? Che poi conoscere è un parolone in questo contesto.

TN: 'Light, guardami, non accettare.'
Gli giro il viso con le mani e lui mi guarda negli occhi per poi abbassare lo sguardo.
Elle: 'Gelosa?'

Mi giro di scatto e divento tutta rossa.
TN: 'Eh? Cosa? Ma no hai completamente sbagliato.'
Mi gratto la testa imbarazzata e guardo in basso ,ma cosa ha capito?

Light: 'Beh, il caso mi incuriosisce e sarebbe bello lavorare insieme ma mi sono informato un po' su di te, sei davvero l'autentico Elle? L'unico e il solo?'
Oh, eccome se lo è.
Elle: 'Non ti fidi eh.'
TN: 'Fidati di me, è quello vero.'
Elle mi guarda divertito e poi se ne va.
Elle: 'Beh, se vuoi partecipare al caso non ti resta che riferirlo al signor Soichiro Yagami, cioè intendo dire tuo padre.'

TN: 'Allora che farai? Pensi di accettare?'
Light: 'Sì.'
TN: 'Oh.'

Si fa mattina, è un nuovo giorno.
Prima di andare all'università, accendo la tv per vedere se ci sono nuove notizie.
Non c'era un semplice giornalista televisivo ma Elle o meglio, una persona che si spacciava per lui che riportava varie informazioni con scritto sotto il nome di Elle completo, aspetta cosa?
Lui non riporterebbe mai il suo nome completo, forse è tutto nei suoi piani ma non capisco a quale scopo sia.
Sono così curiosa che mi mancano solo i pop corn, sì di prima mattina, problemi?
Suona il campanello.
TN: 'Ahh ma proprio ora?'
Borbotto un po' tra me e me.

Chi sarà a quest'ora? Forse Light è venuto a prendermi troppo presto, vabbè non ho problemi a farmi vedere da lui in pigiama e struccata.

Entra Elle con un sorrisino.
TN: 'Ma... tu che ci fai qui?'
Parlo infastidita.
Elle: 'Allora, che te ne pare del mio piano? Oh, vedo che lo stai guardando.'
TN: 'Sì e me lo stavo anche godendo se solo non fossi arrivato tu, ah quindi è tutta opera tua eh, immaginavo.'
Elle: 'Aspetta,guarda adesso.'
Guarda la tv compiaciuto, non dico niente e inizio a guardare.
TN: 'Ma... ma quello non è il tuo vero nome giusto?'
Elle: 'Shh.'
Bah, vabbè.

Improvvisamente l'uomo spacciatosi per Elle come "Lind.L.Tailor" muore d'infarto.
Mi copro la faccia mettendo le mani sul volto stupita.
Elle è interessatissimo e appoggia il pollice sul labbro inferiore, improvvisamente compare il logo che utilizza Elle (con una semplice L enorme con una calligrafia figa) sul monitor. Inoltre, la voce di Elle modificata diceva che l'uomo morto non era realmente lui, ma uno che comunque è sempre stato un delinquente e che adesso era certo delle sue teorie: esiste un effettivo Kira (che significherebbe killer) a cui per uccidere serve solo conoscere il volto e il nome di colui che vuole far fuori.
Resto stupita, com'è possibile?
Mi giro e sgrano gli occhi.
Quindi c'è veramente qualcuno in mezzo a tutto questo, non è solo una coincidenza.

Elle si mette le mani in tasca e sbuffa.
Elle: 'Allora, eri preoccupata per me eh.'
TN: 'Eh?'
Elle: 'Dico quando hai chiesto se quello alla tv fosse davvero il mio nome, ma ti pare che l'avrei mai fatto?'
TN: 'No infatti sapevo non l'avresti fatto ma...'
Elle: 'Ma l'hai voluto chiedere lo stesso, forse perché a me ci tieni.'
Si avvicina e mi fissa, poi fa il suo solito leggero sorriso confortante e allo stesso tempo tenero, ma questo non significa niente, ho solo riportato un dato di fatto.

TN: 'No e tra l'altro la scorsa volta non abbiamo finito di parlare di... noi.'
Elle: 'Ah quindi ora c'è anche un noi eh.'
TN: 'Smettila!'
Elle: 'No, mi piace troppo farti arrabbiare.'

Mi rendo conto che io per tutto questo tempo sono stata in pigiama e struccata, spalanco gli occhi e divento tutta rossa, di nuovo.

TN: 'Cazzo, cazzo cazzo cazzo.'
Mi dirigo in camera e comincio a truccarmi e cambiarmi velocemente.
Elle: 'Guarda che non eri male.'
TN: 'STA ZITTO!'
Urlo dall'altra stanza e mi sotterro piano piano.

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