4.

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Corro da Light e entriamo in classe.
La mattinata prosegue bene, ho preso appunti e ho ascoltato attentamente la lezione.

Light: 'Che ne dici se oggi pranziamo insieme?'
TN: 'Sì.'
Andiamo in macchina.
Light: 'Senti... devo dirti una cosa; penso che Elle abbia messo delle telecamere in casa mia e per telecamere intendo proprio ovunque, persino in bagno.'
TN: 'Cosa?! Vuoi scherzare? Io quello lo uccido!'
Light: 'No, lascia fare, volevo solo dirtelo, lavoro con lui e non ho nulla da nascondere quindi stai tranquilla.'
Appoggia la sua mano sulla mia e si gira un attimo a guardarmi.

Passano un po' di giorni, tutto fila liscio quando, improvvisamente, Light non viene più all'università e non risponde alle mie chiamate.
Qui non ce l'ha con me, anche perché non ho fatto nulla, gli è successo qualcosa, me lo sento.
Inizio a preoccuparmi.

Riguardo le morti invece, si sono temporaneamente interrotte.

Andiamo, dove potrebbe essere Light? L'unico posto che mi viene in mente, anzi, l'unica persona che mi viene in mente, è Elle.
Lo chiamo, cosa non si fa per il proprio fidanzato.

Non risponde.

Lo richiamo.

Elle: 'Pronto pronto.'
TN: 'Ciao... Elle.'
Elle: 'Ma guarda un po' chi si fa risentire.'
TN: 'Non montarti troppo la testa, dov'è Light?'
Elle: 'Sei astuta per essere una ragazzina eh.'

Ragazzina? Per chi mi ha preso? Non ho più 15 anni.
Guardo in alto e aspetto che giunga ad una conclusione, ma niente. Si vede che stia aspettando qualche reazione da me.

TN: 'Quindi?'
Elle: 'Non te la prendere con me, non è colpa mia, Light si è voluto costituire, è venuto qua e ha detto che potrebbe essere Kira ma non è sicuro, testuali parole.'
TN: 'Cosa? Sono confusa...'
Elle: 'Beh, da quando è qua non è più morto nessuno, questo non ti fa dubitare di lui?'
Diamine...
TN: 'Arrivo, puoi darmi l'indirizzo?'
Elle: 'Uo uo uo, ma ti pare?Calma, sai che così chiunque potrebbe capire dove lavoro? Questo è di vitale importanza. Dimmi dove sei e vengo a prenderti io.'
TN: 'Ok...'

Dopo poco arriva con la sua limousine.
Ma come siamo messi noi due? No, questo non significa nulla, mi serve solo a capire questa faccenda di Light, niente di più.

Elle: 'Allora quando ti fa comodo però mi chiami eh? Non si sfrutta così le persone.'
Mi guarda in modo pervertito, sei diventato anche un maniaco ora?

TN: 'Cosa? No! Questo non c'entra nulla, ho dovuto chiamarti perché sei l'unica persona che mi sia venuta in mente...'
Elle: 'L'unica persona che ti è venuta in mente eh... quindi a me pensi?'
Mette la mano sul mento mostrando un'espressione pensierosa.
TN: 'Aaa smettila! Lo vuoi capire che non mi interessa minimamente avere a che fare con te? Ti ho pensato perché Light in qualche modo è collegato a te! Sennò dove altro avrei potuto cercarlo!?'
Faccio il broncio e fisso il finestrino.

Elle: 'Mh, se lo dici tu.'

Arriviamo e tramite un computer e un microfono collegato in qualche modo alla "cella" di Light, inizio a parlargli.
TN: 'Light! Ma come ci sei finito qui!'
Light: 'TN? Tu cosa ci fai qui? Non voglio che tu venga messa in mezzo! Vattene...'
TN: 'Ma che ti prende? Non sei tu!'
Elle: 'Deprimente non trovi?'

Mi giro verso Elle e gli lancio un occhiataccia, quello che aveva appena detto era rivolto a Matsuda, un investigatore al quanto strano e apparentemente sbadato.
TN: 'Vuoi anche i pop corn magari?'
Elle: 'No, sono apposto così, magari però una torta ci sta... Watariii!'

Guardo in alto scocciata, sempre il solito.
TN: 'Allora Light? Che ti prende? Per favore, spiegami e poi farò ciò che vorrai.'
Light: 'Senti... forse è bene che finisca qui.'
TN: 'Eh?'
Me ne vado, non voglio sentire altro.
Questa parole sono bastate per colpirmi dritto nel cuore e frantumarlo.

Perché tutto d'un tratto si comporta così? Che sia davvero lui Kira e che la cattiveria gli abbia dato alla testa? Non lo so, so solo che sto piangendo, sono diventata una fontana.

Vado a sedermi su una panchina per poter riflettere e allo stesso tempo deprimermi.

Dopo poco qualcuno si siede accanto a me, è Elle.
Elle: 'Ei, hai le guance rigate di lacrime, non voglio vederti così.'
TN: 'Che fai? Ora tutto a un tratto sei dolce con me?'
Elle: 'Ma io non sono mai stato in altro modo con te...'
TN: 'Mh, se lo dici tu.'
Mi porge un fazzoletto ma prima che possa prenderlo mi asciuga lui stesso le lacrime.
Elle: 'Dai vieni qui.'
Allarga le braccia come per dire, sono qui solo per abbracciarti e io mi ci butto ma solo perché in questo momento non ho altro che bisogno d'affetto, non c'entra il fatto che sia lui.

Ci abbracciamo, è un abbraccio lungo e intenso, mi sento come protetta, una lacrima cade lungo la sua maglietta e io lo stringo ancora più forte. Eccola qua, di nuovo quella sensazione provata la scorsa volta, quando mi abbracciò.

TN: 'Non voglio più perderti.'
Mi sono resa conto dopo poco delle parole che fossero uscite dalla mia bocca e a quel punto ho realizzato quanto lo volessi nella mia vita.

Si stacca leggermente da me e d'un tratto mi bacia.

Lxreader colpo di fulmineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora