Lo so, perché ti amo // Uraraka x Reader

Chapter three

"Volete che me ne vada?" Chiese Kirishima, Uraraka sì volto verso di lui, muovendo le mani in segno di dissenso. "Oh, nono, non ti preoccupare." Incominciammo a muovere qualche passo verso la stazione. "Allora, cosa mi volevi chiedere? Uraraka-San?" Chiesi gentilmente. "Puoi chiamarmi pure Ochaco, comunque ti volevo chiedere se ti andava di venire a studiare da me domani!" Rimasi un poco sorpresa, ma felice. "Ma certo!"

Camminammo ancora e a qualche passo dalla stazione Ochaco sì blocco. "Guarda, abito lì." Disse indicando una piccola casa in stile giapponese. Le sorrisi gentilmente. "Ok, va bene, ci vediamo domani Ochaco-Chan." "A domani Uraraka!" Aggiunse Eijiro. Lei, ormai lontana ci salutó con la mano.

Eravamo a pochi passi dalle reciproche case. "Hey Kirishima, ti posso chiedere una cosa?" Chiesi curiosa. "Certo!" Disse alzando i pollici. "Potrei chiamarti per nome? Sai, chiamare per cognome è un po' formale e-" "Non ti devi giustificare, so di essere affascinante." cercando di fare una faccia Sexy, ci guardammo negli occhi per poi scoppiare a ridere. "Certo che puoi, solo se io ti posso chiamare [t/n]." Sorrisi. "Ovvio!"

"Va bene Eijiro, io sono arrivata." Dissi indicando casa mia. "Va bene, ci vediamo domani!" "Sì, a domani." Sorrisi mentre sì allontanava. -avevo proprio bisogno di un amico del genere.-

"Mammaaaa sono a casaaaa."
Dalla cucina spuntò mia mamma. "Ciao cara." Mi sorrise. Mi guardai a torno cercando di captare urla o minacce varie. La guardai. "Katsuki non è ancora a casa?" Mosse la testa in dissenso, sospirai. "Un po' di pace..." dissi assumendo l'espressione di una persona che stava mangiando Nutella.

Salì in camera mia stendendomi sul letto e presi un manga. Lessi per 5 minuti, poi mi addormentai con il libricino sul volto. Delle urla mi fecero sobbalzare. Svegliandomi. "SONO A CASA VECCHIA, TIENI STA MERDA DI VERDURA!" Poi dei passi pesanti sulle scale. La mia porta sì spalancò. "OI" ma che vuole sto qui? "Ahh lasciami in pace... mi hai svegliato" sbuffó "Idiota, mi passi gli appunti di inglese?" Gli indicai la scrivania, il telefono sul mio comodino vibró.

Numero sconosciuto:
"Hey ciao sono Eijiro! Ho reperito il tuo numero in modo strani, non farti domande ahaha😂"

Sorrisi, penso che saremmo potuti diventare grandi amici.
"Oi perché sorridi? Chi è?" Chiese Katsuki ancora nel impresa di trovare gli appunti di inglese. "Huh? Oh, è Eijiro.." storse il naso. "Da quando ti scrive? E da quando lo chiami per nome? Cosa è tutta questa confidenza?! Se la vede poi con me quel petardo..." sbuffai. "Ma è solo un amico.." assunse uno sguardo omicida. "NON ME NE FRE-" per distrarlo feci finta di guardare fuori dalla finestra e urlai "ODDIO C'È DEKU!" Sì bloccó e sobbalzó "DOVE? DOVE? LO CREPO QUELLO." E uscì dalla stanza correndo urlando "TI AMMAZZOOO", funziona sempre. Ridacchiai.
Decisi di rispondere al rosso:
A: Eijiro💕
"Heylà, che fai di bello?"

Nel mentre sbirciai fuori dalla finestra, c'era Katsuki che inveiva mentre probabilmente cercava il ragazzo verde. Continuó per un po', poi, probabilmente accorto del mio trucchetto, mosse lo sguardo sulla finestra della mia stanza. Oh cavolo, mi aveva scoperto STACCA STACCAAAA. Vidi che con il labiale disse, probabilmente ringhiando un "TUUUU..." mi guardai attorno alla disperata ricerca di un aiuto, afferrai il mio telefono e cercai un nascondiglio. Corsi in lavanderia e mi nascosi dietro la tenda. Sicuramente non mi scoprirà, vado tranquilla. Nel frattempo Kirishima mi aveva risposto:

Da: Eijiro💕
"Ahah nulla di che, i miei non sono a casa. Tu?"
A: Eijiro💕
"Hekajdiskmaka"

Nel panico, avevo digitato lettere a caso.

Dei passi incazzatti camminavano per il corridoio. "[t/nnn] dove sei? Se ti trovo forse non ti faccio esplodere del tutto..."
deglutì a vuoto, se quello mi trova mi lincia l'anima. Stavo pensando a un piano di fuga, mi accorsi che ero al primo piano, posso uscire dalla finestra!
Scostai le tende e mi misi in ginocchio sul davanzale, le aprì cercando di fare meno rumore possibile. Il piano funzionò e mi ritrovai nel giardino di casa mia. Ormai era sera. Corsi nel vialetto per poi uscire definitivamente dalla mia residenza.