La classe piomba in un silenzio tombale, mentre le graziose lentiggini di Marylin lasciano posto a due guance completamente paonazze per l'imbarazzo.
Ne approfitto per scrutarlo ancora una volta: è disinvolto, inibito. Come se non avesse appena risposto in malo modo. Come se la cosa non lo toccasse minimamente.
Chissà perchè, ma il suo atteggiamento non mi stupisce affatto.
«Beh, c-come preferisci...», balbetta l'insegnante in preda allo shock.Decido così di intervenire, o perlomeno di distogliere l'attenzione di tutti dalla poveretta.
Mostro a tutti il mio disegno, alzandomi in piedi.
«Sono Lorraine, e... ho disegnato un salice», rompo il silenzio.Un salice? Ora che l'ho detto ad alta voce sembra così stupido persino a me stessa.
La ragazza dalle treccine bionde si porta una mano a serrare le labbra nel tentativo di trattenersi dal ridere, mentre la compagna di banco la imita.
Oh, perfetto! Sono riuscita a mettermi in ridicolo di fronte a tutti... Grazie a questo essere mistico di fianco a me.
Mi rimetto a sedere sotto lo sguardo riconoscente di Marylin.
E sotto quello di Newt, che osserva con la coda dell'occhio il disegno poggiato sul mio banco.
Beccato!Una volta terminato il giro di nomi, Marylin comincia un monologo sulle numerose tecniche pittoriche che si possono adottare.
Devo dire che la sua parlantina è davvero accattivante, se non fosse per l'opprimente presenza di quel burbero a fianco a me.
«Bene, ragazzi... Un obiettivo che dovremmo raggiungere al termine di questo mesetto insieme sarà quello di creare qualcosa da lasciare a questa scuola.»
«Cosa vorrebbe dire?», commenta Chloe, la ragazza di fianco a me.
«Una sorta di concorso. Chi si impegnerà di più, chi riuscirà a stupire maggiormente me e il preside Stenfield con il suo dipinto passerà nella storia della Mason High School.»La classe non batte ciglio, probabilmente perplessa quanto me.
«Continuo a non capire...»
«Insomma... il dipinto dei vincitori verrà appeso alle mura di questa scuola! Per secoli e secoli!», esclama con aria sognante, sperando nella medesima reazione da parte nostra.Sbuffa, quando si accorge del silenzio di tomba che affligge l'aula.
«E potrete vincere ben tremila dollari!», rivela speranzosa.Questa tattica sembra funzionare maggiormente, dato che i ragazzi cominciano a circolare tra loro, parecchio interessati alla proposta.
Io sorrido, ma Newt continua ad essere ammutolito, il che comincia a darmi sui nervi.
Come si può essere tanto svogliati?«Bene allora...», Marylin è soddisfatta. «Per prima cosa, avvicinate i tavoli al vostro compagno.»
I ragazzi spostano i banchi rumorosamente e la classe piomba nuovamente nel caos più totale.
Io rimango attonita.
«Oh, è... un lavoro in coppia?», domando in mezzo al trambusto, mentre scorgo la testolina bruna di Marylin annuire orgogliosa.Riluttante, sposto il mio banco vicino a quello di Newt, che ovviamente, da grande gentiluomo quale è, non si è nemmeno preso la briga di evitarmi lo sforzo.
«Bene. Ora, perché non descrivete con una sola parola il disegno del vostro partner? Cominci... tu, Lorraine».
Deglutisco, imbarazzata come poche volte nella mia vita.
Sembra che Marylin sia un'appassionata di giochetti da prima elementare.Guardo di nuovo il disegno di Newt. Beh, approfitto del fatto che non sta prestando attenzione per rendere il tutto rapido e indolore.
«Caotico... ma interessante»
«Sono due aggettivi», commenta lui, puntiglioso, senza degnarmi di uno sguardo.
Mi fa imbestialire. «Solo caotico, allora... Va bene?»
Alza le spalle.I ragazzi tornano a concentrarsi sui nostri battibecchi, come se si trovassero davanti al grande schermo e noi fossimo i due più grandi attori della storia di Hollywood.
Marylin cerca di sdrammatizzare il tutto con una risatina nervosa, poi si rivolge al mio partner. «E tu Newt, cosa ne pensi del salice di Lorraine?»
Mi nascondo la testa tra le mani.
Era proprio necessario specificare la tipologia di albero rappresentato?«Banale», afferma con nonchalance, mettendo a dura prova la mia pazienza.
Sbuffo in una risata.
«Beh, grazie tante Mister Oscurità!».
«Non devi prendertela solo perché sono stato sincero»
«Chi ti fa pensare che me la sia presa?»
«Il fatto che stai alzando il tono di voce ad ogni parola che esce dalla tua bocca, forse?»Ci scambiamo le battute come se stessimo cercando di fare punto in una partita di tennis.
Pensare che questo sarà il mio partner per tutto il tempo non fa altro che aumentare il senso di nausea che si propaganda nel mio stomaco.
Come si può essere tanto spudorati?Scuoto la testa indispettita, ignorando lui e tutti gli sguardi che puntano nella mia direzione.
«Okay, forse non è stata una buona idea», si intromette Marylin mortificata. «Perchè non cominciate a mettervi d'accordo sul progetto da mettere in atto?»
Alcune teste annuiscono, e cominciano a confrontarsi con i compagni e scarabocchiare fogli scambiandosi idee.
«Ricordatevi che il tutto deve avere senso. Dovete riuscire a raccontare una storia, una storia che sia in grado di stupire me e il preside!», ci strizza l'occhio la brunetta, prima di sedersi sulla sedia dietro la cattedra e armeggiare rumorosamente con il computer.
«Beh... che si fa?», domando controvoglia al mio compagno, gli occhi nascosti da ciuffi di capelli spettinati.
«Rilassati, non c'è fretta...»,
«Che vorrebbe dire?»
«Esattamente quello che ho detto»
«Ovvero?»
Comincia a spazientirsi, ma la cosa non mi turba affatto. Non sprecheró l'occasione di vincere del denaro per colpa di questo fannullone.
«Abbiamo un mese, no? La settimana prima della consegna disegnamo qualcosa, ci inventiamo una storiella e ci affidiamo alla fortuna. Che dici?», si volta verso di me, compiaciuto del fatto che ogni sua parola si conficchi nel mio stomaco come una fastidiosa spina pungente.
Il sorriso divertito, due pozzi neri al posto delle iridi.Dato che non rispondo, è lui a proseguire nel discorso.
«Prova con gli alberelli... Sembri cavartela piuttosto bene!», fa un cenno al mio disegno.
Non ci vedo più.Scatto in piedi e mi dirigo a passo d'elefante alla cattedra.
Marylin mi rivolge un sorriso, che scompare non appena i suoi occhi incontrano i miei, infuriati.«Tutto bene, Lorraine?», domanda.
«Oh no... No che non va bene!», sbraito, ignorando le occhiatacce indisturbate dei compagni e quella soddisfatta di Newt.
Lo indico. «È impossibile! Non posso lavorare con lui!»
«Oh, beh...», di nuovo quell'espressione mortificata. «Ci sono solo altri sette ragazzi, a parte te. Le coppie sono già state formate e...»
«E?», la mia voce è stridula, irriconoscibile.
«E quindi non si può fare... Avanti, provate ad andare d'accordo!»Non posso crederci. Mi ha liquidato così... Torno al mio posto con la coda tra le gambe, ignoro il ghigno malefico di Newt e le risatine che ne derivano e mi accascio sul banco per il tempo restante, imitata dal mio compagno.
Non appena Marylin ci lascia liberi, sono la prima a sfrecciare fuori da quest'opprimente aula, riprendendo a respirare solo in corridoio.
Drew mi sta aspettando con la schiena contro il muro, e non appena mi scorge tra la foglia si solleva sulle punte e agita la mano.Tento di raggiungerlo ma passo dopo passo mi accorgo che la sua espressione diventa sempre più stregata.
Capisco al volo: mi volto di scatto, trovandomi davanti il ragazzotto tanto gentile nei miei confronti.
«Alla prossima, Lorraine...», mi saluta divertito diretto verso l'uscita.Drew è alle stelle.
«Vedo che ti sei fatta degli amici!», esclama con ancora gli occhi puntati sul didietro di Newt.
«Non dire un'altra parola», lo minaccio.
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Teen Fiction"Prezioso? Trovi davvero che il tempo sia prezioso?", sbuffò in una risata. "Il tempo sa essere tremendamente rancoroso, quando vuole". Allora non potevo capire il senso delle sue parole. Di conseguenza, come è possibile che quest'ultime siano rima...