Clara
Fisso la mia figura allo specchio e mi giro continuamente per vedere se sto bene con i vestiti che ho deciso di indossare per questo appuntamento.
"Clara, a te dovrebbero dare due lezioni di stile!" Gemma fa irruzione nella mia camera. Mi fissa dall'alto verso il il basso con un sorriso diabolico in viso. Che ha da sorridere?
"E a te due lezioni di rimorchio!" Rispondo a tono, mentre slaccio la zip della felpa grigia e sistemo un po' la coda alta imperfetta come sempre.
"Quelle dovrebbero darle ad Andrea." Sussurra tra sé e sé "Comunque sia, questi vestiti non vanno bene per l'appuntamento!" Sbraita poi, come se avessi appena commesso chissà quale reato.
"Che hanno che non va? Vanno bene!" Sbuffo, spazientita. Gemma è fissata con i vestiti da indossare, ha uno stile stravagante e unico, mentre Io tendo ad essere semplice, fin troppo semplice. Infatti, Gemma mi ha definita come una senza stile.
"Clara, ma fammi il piacere." Serra le labbra e continua a fissarmi come se avesse dei raggi X al posto degli occhi "Sembra che sei appena uscita dalla palestra con quei leggins e quella felpa!"
Rimango a bocca aperta per il suo commento a dir poco offensivo. Mi sono impegnata tanto per scegliere questi vestiti, non può dirmi così.
"No, non ci siamo proprio." La sento borbottare, mentre guarda il mio armadio alla ricerca di un qualcosa di meglio. Quando smette di rovistare rivolge di nuovo gli occhi verso di me "Hai un guardaroba triste, Cla'. I vestiti sono tutti uguali." Ridacchia nervosamente.
"Lasciamo perdere i vestiti. Io adesso vado, ti aggiornerò in seguito."
Alza il pollice in segno di approvazione e, dopo una serie prolungata di supposizioni su come andrà l'uscita, Gemma fa per tornare a casa sua, mentre io sto per intraprendere la mia avventura.
"Clara!" Sento la sua voce una volta che mi sono voltata per andare per la mia strada.
Mi giro completamente verso la mia amica "Che c'è adesso? Ho un capello fuori posto?" Ironizzo.
"Sì." Lei sembra rispondermi in maniera seria "Sciogli quella coda. Sembri un carciofo." Prima di ricevere il mio sentito Vaffanculo la vedo già scappare, ridente più che mai.
***
"Bella macchina." È la prima cosa che dico, non appena lo vedo appoggiato a essa, in tutto il suo splendore "Sicuramente è più bella del tuo naso." Continuo, mentre mi sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio per guardarlo meglio: ha uno stile a dir poco sciatto, indossa un semplice maglioncino beije, un jeans che dà l'aria di essere vecchio e un paio di scarpe da ginnastica nere.
Mi fissa con i suoi occhi scuri e intensi, mentre mi fissa dall'alto verso il basso. Non mi lascio di certo intimidire da un idiota che cerca di mangiarmi con gli occhi.
"Sempre spiritosa, Cla'." Commenta lui, ridacchiando nervosamente "Il mio naso è a dir poco unico." Aggiunge poi, ironicamente.
"Il tuo naso è a dir poco storto." Imito la sua voce, sempre con quel sorriso diabolico che non riesco a togliermi dal viso.
Attendo solo il momento in cui mi farà salire sulla sua macchina per ottenere quello che vuole.
Non ti darò quello che vuoi, Andrea, non dopo che hai fatto piangere la mia migliore amica.
L'hai ferita e ora Io ferisco te."Vogliamo dare inizio a questo appuntamento o vuoi stare qui a fare considerazioni sul mio naso per tutta la serata?!" Replica lui, spazientito, mentre prende il telefono per controllare l'orario.
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Sarà davvero amore?
Teen FictionClara è una ragazza romagnola che vive con sua madre a Bassano, in provincia di Vicenza. È una ragazza del tutto particolare: egocentrica, menefreghista al massimo, stronza come pochi. Solo di una cosa le importa: i suoi sentimenti per Michele, un r...