CAPITOLO QUARTO

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Si voltò di nuovo verso la nave iniziando a correre ma rimase bloccata sul posto, i pesanti scarponi del ragazzo facevano scricchiolare la ghiaia ad ogni passo mentre si avvicinava. Concentrandosi riuscì a muovere un braccio vicino lelsa della spada laser che era disattivata, incastrata nella cintura - non resistere - disse il ragazzo, la voce ferma e decisa - ti farai solo del male, lo sai - lei cercò di muovere una gamba ma il ragazzo intensificò la presa e lei urlò dal dolore. Caidan le si avvicinò camminando piano fino a fermarsi di fronte a lei: era alto il doppio di lei con spalle possenti e sguardo di ghiaccio, i capelli simili a quelli di Juro tenuti più corti e ordinati - perché? - disse quasi con dolcezza, chinandosi per arrivare al suo sguardo - perché te ne sei andata? - lei non rispose, la morsa del ragazzo era talmente forte da non riuscire a muovere un muscolo, lui annuì alzandosi e lei cadde in avanti gemendo e inspirando aria - sai che cosa ho dovuto fare per convincere il Comandante a non sguinzagliarti contro una armata di droidi d'assalto? - lei non rispose, alzandosi a gattoni, guardando verso la nave - non avrei mai dovuto fidarmi di quell'essere ripugnante, doveva darti più sonnifero - lei si voltò a guardarlo: il volto del ragazzo era corrucciato in una espressione di tristezza e rabbia, guardandola con aria sconfitta - sai perché sono fuggita - disse lei e lui le si scagliò contro gridando - TU SEI SCAPPATA DAL NOSTRO GIURAMENTO! - lei si alzò afferrando il coltello del Nagai, lui la guardò sorridendo - sapevo che lo avresti ucciso. Ti conosco troppo bene - lei scosse la testa in una smorfia, sapeva quanto potesse essere imprevedibile Caidan - Ti prego Hikka, torna con me. Korius ti aspetta, è molto preoccupato -

-Korius mi ha tenuto nascosto per tutta la vita il vero piano dellImpero e tu lo sapevi! E non mi hai detto nulla! -

-Il Generale voleva solo che tu completassi il tuo addestramento senza distrazioni - disse lui serio, la voce profonda e fredda - ah certo! Così avrei scelto il Lato Oscuro senza fare storie, bella pensata! Scommetto che tu eri daccordo! Sei sempre stato in accordi con lui! - Caidan sbottò stringendo i pugni e scagliandosi contro la ragazza che si spostò di lato procurandogli un taglio al costato poco profondo con il coltello. Il ragazzo gemette tenendosi una mano sul taglio - vuoi per caso biasimarmi? Io ho scelto da che parte stare a differenza tua - lei scosse la testa pulendo il coltello con un lembo della maglia dal sangue del ragazzo - non essere arrogante, percepisco lo stesso cambiamento in te. Tu sei come me, ma non lo ammetti - il ragazzo sfilò dalla cintura il manico di una spada laser puntandoglielo contro senza accenderla, la guardò per qualche secondo con sguardo feroce - non costringermi a portarti via con la forza Hikka - lei lo guardò negli occhi chiari, il ragazzo abbassò l'arma lungo il corpo, allungando l'altra mano verso di lei cambiando espressione, ora triste - vieni con me, sarai riaccolta a braccia aperte. Korius ti perdonerà, vuole solo riaverti con lui. A casa. Ti prego - lei lo guardò: sarebbe potuta tornare a casa e vivere come sempre, circondata dai suoi compagni e da Caidan, Korius le avrebbe fatto una strigliata ma non lavrebbe mai toccata, si sarebbe allenata e sarebbe tornata a fare il sicario. Abbassò il coltello guardando Caidan, bramava il lato oscuro, ma non poteva addentrarvisi - sento il richiamo del lato oscuro ma io non posso più farlo Cai, non posso più andare contro la mia natura - Caidan arricciò il naso divaricando le gambe - non essere sciocca, ascolta il richiamo della Forza, tu sei più oscurità che luce. Hikka, torna da me- lei abbassò lo sguardo per terra, una fitta al cuore la scosse- ti prego Cai lasciami andare o scappa con me. Io lo sento, anche tu sei senti il richiamo della luce - il ragazzo abbassò la mano sfoderando la spada laser di colore rosso con laltra- NON OSARE DIRLO ANCORA! - lei lo sfidò - se no che fai? Mi uccidi? - il ragazzo si lanciò verso di lei con la spada, lei accese la sua aspettandolo sul posto, appena lui si avvicinò abbastanza lo schivò e allungando un braccio lo scaraventò di lato verso una roccia, il ragazzo impattò violentemente sul masso facendo volare la spada poco più in là. Lei lo guadò tristemente allungando di nuovo il braccio verso la spada laser del ragazzo attirandola a se, quando la afferrò se la mise nella cintura guardandolo - non ho mai voluto questo - disse mentre il ragazzo si allontanava dal masso, alzandosi in piedi barcollando - vieni via con me Cai, io e te assieme. Come sempre - Caidan allungò una mano verso di lei che si portò le mani alla gola mentre si sollevava andando verso di lui, attirata. Il giovane la guardava con rabbia negli occhi mentre boccheggiava per trovare un po' d'aria, scuotendosi. Cercò di dire qualcosa ma la morsa era troppo forte, quando Caidan si rese conto che la stava soffocando lasciò andare il braccio con espressione terrorizzata e lei ricadde a terra tossendo e aspirando aria. Si sdraiò sulla schiena respirando a fatica, voltandosi verso di lui guardandolo mentre scioccato si osservava le mani tremanti, poteva percepire il terrore del ragazzo come fosse il suo - che cosa... che cosa ho fatto? - disse lui guardandola, lei si alzò a gattoni aspirando aria, il ragazzo la guardò questa volta con lorrore negli occhi -... che mi succede? - chiese, lei lo fissò poggiandosi sulle ginocchia - lo sai, un accolito dell'oscurità non si fa certe domande. Un Sith non ama davvero, vive per se stesso. Tu sei forse così? - si alzò guardandolo per poi voltarsi verso la nave, arrancando tra la sabbia e la ghiaia - ASPETTA! - gridò lui correndo, lei si mise a correre senza voltarsi ma il ragazzo la raggiunse afferrandole un braccio, bloccandola, lei si voltò mettendogli una mano sul petto per cercare di spingersi via, senza successo. Lui le si avvicinò così tanto da poter sentire il suo respiro sulle guance, cercava di dimenarsi ma Caidan le aveva bloccato le braccia portandole verso il basso - se scappi, ti dovrò dare la caccia finché non ti avrò trovata - disse sottovoce, lei abbassò la testa per non sentire il suo fiato caldo negli occhi - se vieni con me non dovrai farlo - disse ma il ragazzo la strattonò - MA NON LO CAPISCI? LUI HA SCELTO ME! - gridò e lei sbarrò gli occhi - no - disse quasi impercettibilmente, lui scosse la testa affranto - non posso rifiutare -disse con rimorso. Dentro di lei un sentimento di odio e paura scoppiarono: alzò la testa di colpo colpendolo al naso per poi dargli un calcio negli stinchi, lui mollò la presa e lei iniziò a correre verso la nave rallentata dalla sabbia. Prese un ricevitore e ansimando chiamò S2 intimandogli di accendere i motori mentre con velocità scendeva lungo una ripida di roccia, quando arrivò alla nave un grido lontano la fece sussultare: era Caidan. Si voltò guardando il ragazzo che la osservava dall'alto della scogliera di roccia, si girò facendo pochi metri arrivando davanti all'entrata della nave e si voltò di nuovo un'ultima volta mentre il ragazzo gridava sporgendosi verso la nave con le braccia tese lungo il corpo, lei prese un microfono e ci sussurrò dentro, lo alzò facendolo brillare verso il ragazzo per farglielo vedere per poi gettarlo a terra sulla sabbia entrando nella nave. Appena entrata la nave iniziò a sollevarsi da Mombàt, lontano da Caidan.

Mentre il portellone si chiudeva si appoggiò alle preti, affaticata. Allungò la schiena sulla lamiera nera prendendo fiato. Si toccò il fianco sinistro dove aveva riposto la spada di Caidan e la prese, guardandola come se fosse una reliquia: l'impugnatura nera era rivestita in alcuni punti con del metallo argento, all'apertura del laser due spuntoni indirizavano la scintillante striscia di energia verso l'alto. D'un tratto un rumore sordo la fece scattare e lei azionò d'istinto la spada puntandola verso l'intruso: Juro fece cadere una borsa alzando le mani, lei sospirò disattivando la spada alzandosi in piedi - pensavo che saresti rimasto su Mombàt - disse mentre si massaggia a le tempie, lui fece spallucce - c'è ancora una remota possibilità che dopo tutto questo io possa ritornarci? - lei fece una smorfia - non direi, no - il ragazzo abbassò le braccia - S2 non la finiva di armeggiare, ho sentito che lo hai chiamato con un ricevitore - lei annuì andando verso la sala comando, si mise alla postazione di guida impartendo ordini a S2 mentre il ragazzo la osservava, una volta allontanati dal pianeta e prima che le navi di Caidan la raggiungessero decise di allontanarsi definitivamente da Mombàt - S2, pronto al salto, voglio arrivare il più vicino a Konnubian - Juro si appoggiò a uno dei sedili - Konnubian? E' quel pianeti di mercanti che mi dicevi? - lei annuì guardandolo di sfuggita mentre azionava i sensori -S2 preparati, al mio via..VIA! - di colpo la nave ebbe un getto in avanti per poi arrivare davanti ad un pianeta verdeggiante, il droide fischiettò qualcosa e Nova sorrise - si, una volta arrivati da una mia vecchia conoscenza ti farò fare un bagno d'olio - Juro rise - speriamo che questa volta non tenti di avvelenarti - lei sorrise alzandosi - oh sta tranquillo, questa mia vecchia conoscenza sa che è meglio non farmi arrabbiare - Juro scosse la testa - perché? - S2 borbottò qualcosa - no, a lui ho tagliato entrambe la braccia - il ragazzo la fissò per qualche secondo e lei rise - certa gente farebbe meglio a tenere le mani a posto- disse spazzolandosi i capelli con le dita - dobbiamo fare presto, sospetto che Caidan mi abbia rintracciato per via della nave... Se riesco a venderla e prenderne una nuova possiamo allontanarci senza che nessuno sappia nulla- Juro la guardò serio mentre lei sfilava via dai comandi andando in una cella, poggiandosi su un letto. La tensione che aveva provato era stata tale da farle sentire ogni minimo muscolo tendersi. Quando lui le aveva detto di essere stato scelto, aveva reagito d'impulso - chi era quel tipo? - chiese Juro appoggiandosi alla parete esterna della stanza, lei si voltò a guardarlo - quel tipo era Caidan Erando, un mio.... amico-
- non sembrava esserlo visto che ha tentato di ucciderti-
- oh no, non lo avrebbe mai fatto. In effetti, non lo farebbe mai-
- eppure l'ho visto, ti stava strangolando -
- Caidan è confuso, sente il richiamo della luce come lo sento io ma ne teme il confronto. È ancora più complicato per lui che per me, io me ne sono andata perché ho sempre avuto una via di fuga, alla fine. Ma lui no - Juro la guardò con rammarico, quasi conoscesse la sua situazione - il problema è che nel lato oscuro non c'è posto per alcune cose, e anche se si è disposti a tutto, certe faccende non puoi ignorare, non puoi liberarti dei tuoi compiti-
- era tuo compagno di missione immagino -
- noi due eravamo i sicari prediletti del Generale, Adepti Oscuri di grandiosa abilità, allievi di maestri Sith molto influenti nell'Impero.-
- detta così sembra una cosa grandiosa, se solo l'Impero non fosse malvagio-
- È così. Amavo la mia vecchia vita, anche se non sopportavo l'idea di vivere solo per una parte della Forza. Il richiamo dell'oscurità e della bramosia di potere è forte, e se non sei abbastanza saldo e lucido da resistere ti ci trascina dentro, cambiandoti per sempre-
- e dimmi Nova, tu da che parte stai ora? -
- dalla parte di nessuno. Non mi voglio schiedare-
- beh, per qualcosa ti dovrai schierare, alla fine. Per chi combatterai, luce oppure oscurità? - lei lo guardo malamente - vorrei poterti dire che è facile scegliere, ma credimi, non lo è - si voltò verso la parete senza dire nulla aspettando che il ragazzo se ne andasse, lasciandola sola.

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