Io, Sophie Lancestern, non avrei mai immaginato che la mia vita sarebbe stata stravolta così, ma in modo buono non c'è che dire...
Capitolo I
Sono Sophie, per gli amici Sof, ho 18 anni, tipica ragazza con occhi marroni, capelli castani abbastanza lunghi con una punta di rosa sul fondo, e... ma cominciamo dall'inizio prima di rivelare quello che sono e come sono ora...
Due anni prima...
Sono le 6.00 di mattina e puntuale come noi la mia fantastica sveglia mi butta giù dal letto, e sì è ricominciata la scuola, addio libertà, così ancora molto assonnata, con una mano che spunta dal lenzuolo cerco di spegnerla, ma senza successo, così sono costretta ad alzarmi.
E si inizia con la solita routine quotidiana della scuola, alzarsi, lavarsi, vestirsi, fare colazione e corre per non perdere il bus per la scuola. Esco con i miei soliti pantaloni neri attillati, una maglietta dei Led Zeppelin, una giacca di pelle borchiata sulle spalle, anfibi neri e i capelli raccolti in un cipollino e neanche un filo di trucco.
Incredibilmente riesco arrivare alla fermata in tempo, così mi siedo sul muretto e aspetto il bus, come ogni volta mi inacanto e guardo le macchine passare, principalmente sono mamme e padri che portano i propi figli a scuola, gente che penso vada al lavoro e poi qualche moto che sfreccia. Poi arriva quel grande ammasso blu del bus e salgo, c'è sempre una grande occasione e quasi mai un posto per sedermi, Jo il conducente mi saluta sempre, ormai questo è il quarto anno che prendo sempre lo stesso bus alla stessa ora e così mi conosce. Lo saluto a mia volta e poi mi attacco per evitare di cadere fragorosamente. Arrivata alla fermata scendo e mi avvio verso alla scuola. È un liceo artistico abbastanza grande, l'entrata è vecchia, con un cancello arrugginito ma ancora funzionante che da su un filare di querce, appena varco la soglia un ragazzo mi corre incontro e mi abbraccia talmente forte che inizio a tossire e dico "Sì Zac sono felice anch'io di vederti ma mollami se vuoi ancora una migliore amica viva". Così lui si stacca da me e io lo abbraccio. Zac è il mio migliore amico da sempre, è un ragazzo alto, capelli castani, occhi verdi, muscoloso ma non troppo e che sa sempre farti ridere.
Così mi chiede "Pronta per il prossimo anno??" e io "non vedi come sprigiono di felicità da tutti i pori?!" dico sarcastica.
Okey, la scuola che frequento mi piace moltissimo, amo l'arte, però non amo molto stare sui libri, preferirei seguire la mia grande passione ma mia madre vuole a tutti i costi che vada a fare l'università.
Continuando a parlare andiamo verso la nostra classe, saluto Annabeth e Rachel, le mie due migliori amiche, e ci sediamo in banco vicini, poi entra il prof e inizia a fare l'appello.
E sì è propio ricominciata.