Un rumore di passi si fece sentire, era Bakugo di ritorno da dove era stato quella sera. Aprì la porta di casa, era più o meno mezzanotte.
"Fanculo... È tardi..."
Si trovò a passare per la stanza di sua figlia, vi entrò e vide che vicinissimo a lei stava Deku, perciò tese la sua mano per svegliarlo.
Il ragazzo si destò subito. «O... Ow...?! K-Kacchan?! Sei a casa?!»«La tua voce è dannatamente troppo alta, la sveglierai!» lo riproverò lui dandogli un calcio.
«Perché devi dare calci alle persone... Non conosci dei modi normali per svegliare la gente?» si toccò il punto dolorante Izuku.
«Ah?! Non avresti dovuto dormire.» Detto ciò uscì dalla stanza seguito a ruota dall'altro, ritrovandosi insieme in cucina, Midoriya preparò del caffè per tutti e due.
«Vuoi del caffè?» chiese.
«Non ne ho bisogno!»
«Pensavo di poter restare sveglio, ma mentre la stavo calmando mi sono addormentato. Questo è quanto» si giustificò Izuku.
Bakugo ascoltava mentre era al cellulare a guardare delle notifiche. L'altro non sapeva come continuare la conversazione tanto da non proferire parole per un paio di minuti.
«... Kacchan, u-uhm... Mi dispiace.»
Bakugo alzò gli occhi dal telefono lanciandogli uno sguardo. «Oh, queste scuse sono per?»
«Per quello che ti ho fatto ieri...»
L'altro si alzò dal suo posto arrivando vicinissimo a lui e prendendolo per la maglia. «Per aver spinto il tuo cazzo nel culo di una persona? Adesso ti stai scusando? Ah?!» era incazzato stavolta.
«Dovresti vergognarti un po' delle parole che usi» rispose rimproverandolo.
«Chi diavolo è il colpevole principale, dimmelo ora, dannazione! Voglio sapere la verità!» disse aspettando la sua risposta e lasciandolo andare.
«Che hai da sogghignare?» richiese dopo un po'.«Eh? No, è solo che era da un po' che non facevamo una bella chiacchierata, sono davvero commosso...» ammise Izuku.
«Non hai riflettuto affatto su ciò che hai combinato» disse Kacchan per poi avvicinarsi di nuovo all'altro. «Per iniziare...» lo avvicinò di più verso di sé, davvero vicinissimi. «Dovresti stare zitto se tutto quello che sai dire è "mi dispiace", codardo» si avvicinò con la bocca alla sua. «In questo modo mi desterai subito.»
Chiudendo gli occhi Kacchan e Deku si baciarono, approfondendo di molto quel loro vero primo bacio, Deku lo strinse a sé. Si staccarono dopo un po' per riprendere fiato.
«Per cinque anni ti ho pensato... Finalmente, finalmente sei tornato. Ma ti sei sposato ed hai anche avuto una figlia» Izuku abbassò il suo capo nella spalla del biondo tenendolo stretto. «Non avevo sentito niente... Perché mi hai lasciato?» confessò.
«Chi sei tu per dirmi questo? Dove vado, se mi sposo, se ho un marmocchio... Sono cose che non ti riguardano... Da sempre, sei sempre stato un pugno nell'occhio... Smettila di intrometterti nella mia vita, non infastidirmi!»
«Ah ah ah» rise Deku.
«Che hai da ridere, schifoso?»
«Posso interpretare quello che hai detto come una appassionante confessione, sei così presuntuoso.»
Detto questo lo baciò di nuovo, ancora e ancora. Poi iniziò a toccarlo in ogni dove, gli alzò anche la maglietta. «Ehi, forse potremo continuare ciò che stavamo facendo ieri...» disse in modo suadente senza staccarsi da lui.
Ma proprio in quel momento furono interrotti dall'arrivo dei genitori di Kacchan.
«Siamo a casa! Siamo tornati tardi stanotte. Accidenti tesoro, hai preso la strada sbagliata.» «Suppongo che ho perso la strada perché guidavo veloce.» I due coniugi parlavano tra di loro quando di accorsero dei due ragazzi.«Cosa state facendo?» chiese Mitsuki.
I due di staccarono subitissimo e Kacchan abbassò il corpo di Deku più giù che poté, ma quello si stava lamentando e lui allora gli intimò di starsi zitto.
«Lascia andare Izuku. Ti abbiamo portato un souvenir» disse il padre di Katsuki porgendo al figlio un pacco. «Condividilo anche con lui.»
Mitsuki invece baciava il figlio. «Mi hai fatto male, vecchia strega di merda!» sempre dolci parole aveva verso la madre il biondo. Poi la donna di rivolse all'altro ragazzo: «Izuku, sei rimasto con Katsuki? Grazie!» gli sorrise.
«No davvero, non è stato un grosso problema. Ah ah ah.»
"Non posso dire cosa è successo ieri anche se il mio orifizio è stato squarciato." (non sapevo come interpretare questa frase e mi è uscita così xD)Kacchan gli lanciò un'occhiata interrogativa. «Ehi vecchia strega, non parlare con Deku senza permesso.»
«Eh? Ma questo è perché non parli mai con lui!» lo riproverò lei.
«Vecchia strega di merda... Deku faresti meglio a non dire nulla!»
«Ah? In realtà Kirishima, Kaminari e Uraraka...»
«Eh? Vuoi morire per caso?»
E tutti risero contenti, anche Kacchan fece mezzo ghigno.
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Lacrime azzurro cobalto
FanficEssendo la mia prima fanfiction sulla ship che io amo di My hero academia, ho voluto romanzare (passatemi il termine) due Doujinshi. Ho cercato di tradurli più italianamente possibile xD Attenzione: Katsuki è stato sposato e ha una figlia. È una s...