Routine

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Tornai a casa a piedi delusa dal comportamento di Esteban, pensavo di potermi fidare di lui e invece mi raccontava cazzate su cazzate, bhe si anche io l'ho fatto con lui ma quello è un altro discorso non posso gettargli addosso 9 anni di merda, non mi guarderebbe più negli occhi.

Una volta a casa andai in camera mia e mi buttai sul letto stanca... dopo una quindicina di minuti sentì il campanello suonare quindi scesi le scale svogliatamente " ehi Bia, scusa se ti ho lasciato da sola tutta la giornata" disse evidentemente dispiaciuto porgendomi una rosa " eri occupato con Penelope" dissi sedendomi sul divano dove poco dopo mi raggiunse anche lui " io non la sopporto, é lei che mi sta continuamente addosso" " in realtà puoi stare con chi vuoi, siamo solo amici noi no?" mi guardò per qualche secondo come per cercare le parole più adatte " per ora si" mi diede un bacio sulla guancia e uscì di casa senza darmi tempo di replicare.

Dopo che Esteban se ne andó arrivò mia mamma e passammo il pomeriggio a guardare la tv e mangiare schifezze " uno di questi giorni andiamo alla spa?" Disse mia madre di punto in bianco, la spa mi sembrava un ottimo modo per rilassarmi e divertirmi con mia mamma " va bene, potremmo andare sabato mattina e pranzare fuori" lei sembrava così felice di questa nuova vita e pure io.
Verso le 19 Esteban si presentó alla mia porta " come mai non sei pronta?" non capendo di cosa stesse parlando restai lì impalata a fissarlo " non te lo avevo detto? Cazzo, scusa, ogni lunedì io e i miei amici ci troviamo per mangiare guardare un film e cose varie e tu vieni con me" nel mentre che lui mi spiegava cosa faceva il lunedì sera arrivó mia nonna che lo salutó con un caloroso abbraccio come se lo conoscesse da una vita " ciao Anna, stavo giusto spiegando a Bianca la mia routine del lunedì è le stavo chiedendo se voleva partecipare, ovviamente col suo permesso" " certamente, sei un bravo ragazzo portala a casa sana e salva che domani avete scuola" disse mia nonna per poi tornare in cucina per preparare la cena " su muoviti vai a prepararti, Fred ha già ordinato le pizze" corsi su a cambiarmi e al posto del jeans prestatomi da Mary indossai un pantalone della tuta nero, una canottieria anch'essa nera e una felpa abbastanza pensare sopra " sono pronta" urlai mentre correvo giù dalle scale " spero le pizze non si raffreddino, casa di Fred non é vicina da qui"

Dopo una mezz'ora buona di macchina arrivammo a casa di Fred; " muoviti che la pizza è appena arrivata" urló un ragazzo dalla finestra e dalla voce mi sembrava Axel; " finalmente, vi avevamo dato per dispersi" disse Landon aprendo la porta di casa " dov'è la pizza? Sto morendo di fame" dissi entrando senza salutare nessuno " bhe si caio anche a te" mi rispose Axel " la pizza?" " sul tavolo in cucina, ti accompagno" ritornai dalla cucina con Axel e le pizze; mi sedetti sulla poltrona dato che loro quattro stavano litigando su chi si dovesse sedere vicino al bracciolo del divano mente io mangiavo tranquillamente la mia pizza beandomi di quello spettacolo.

Dopo aver finito di cenare mi coricai sul divano con la testa sulle gambe di Este e i piedi sulle gambe Landon mentre Axel prese la poltrona, dove poco fa ero seduta, e Fred si coricò per terra " guardiamo un Horror o una commedia?" chiese Fred " commedia" Urali subito io " allora mettiamo un horror" mi rispose Axel, alla fine guardammo un horror e passai la serata e guardare le felpa di Esteban dato che ogni 2 minuti mi giravo dall'altra parte per la paura.

Alla fine della serata Esteban mi riaccompagnó a casa che era quasi l'una passata, devo dire che mi divertivo molto con loro, avevo finalmente degli *amici* anche se li conoscevo si è no da un giorno sentivo che stavamo diventando inseparabili, sia Axel che Landon mi trattano da loro sorellina minore, mentre Fred é un po' l'uomo maturo della situazione... mente Esteban credo che stia diventando troppo importante per me è ho paura di farlo soffrire, ho paura che mi faccia soffrire come ha fatto mio padre
" dovrai abituarti brutta stronzetta, perché non sarà l'ultima volta che vengo a sfondarti"
Mio padre mi urlava addosso, io ero ancora nuda e sporca di sangue e lui mi teneva strettta, fino a farmi mancare il respiro, stavo piangendo, avevo paura, lui non era mio padre.
" non piangere se no ti faccio sentire il vero dolore" e dopo questa frase mi butta fuori dalla stanza, in corridoio senza forze.

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